Sentiero dell'Ancino: dalla Valle del Centa a Lavarone a piedi

Il Sentiero dell'Ancino è uno dei percorsi più interessanti e suggestivi  da fare durante una vacanza sull'altopiano della Vigolana e Alpe Cimbra.

Complice la lunghezza, e il notevole dislivello, molte volte il Sentiero dell'Ancino non viene considerato.

Invece, rimane una bella escursione, perfetta per gli amanti delle lunghe camminate in montagna che collega la parte bassa della Vigolana a Lavarone, con circa 650 metri di dislivello e 3 ore di cammino a tratta. 

 

sentiero dell'ancino

 

SI PARTE DAL TORRENTE CENTA

Il punto di patenza del Sentiero Ancino è il parcheggio di Paldàofi, al km 3,5 della strada Caldonazzo - Centa San Nicolò. 

Dal parcheggio vediamo subito nostra segnaletica: Sentiero 217 Lavarone – Chiesa 2h40.

 

sentiero dell'ancino

sentiero dell'ancino


Scendiamo su una ripida strada cementata in loc. Molin Nuovo (parco fluviale attrezzato) e iniziamo a camminare sul lato sinistro del Torrente Centa, lungo una stradina a fondo naturale che regala viste suggestive verso la cascata del Valampach (alla nostra sinistra).

 

Il sentiero  arriva poi ai ruderi del Molino Polentóni (o Cléccheri) situati sulla sponda opposta del torrente.

 

sentiero dell'ancino


ATTRAVERSAMENTO TORRENTE

Qui inizia la parte più delicata dell'escursione: attraversare il torrente. Noi abbiamo effettuato questa escursione in gennaio, dove l'unica trave di legno per attraversare il corso d'acqua era diventata una lastra di ghiaccio.

 

sentiero dell'ancino


Spero per voi sia più facile. Alla fine ci siamo riusciti saltando tra dei sassi vicini.

 

 sentiero dell'ancino


Ammirato da vicino i resti del mulino, e scoperto gli antichi mestieri della valle, prendiamo il sentiero che passa dietro ai ruderi e si inoltra nel fitto bosco  dentro il quale si affronta un tratto assai ripido dove l'antica mulattiera è in parte scomparsa e la cui continuità è affidata ad un'esile traccia. 

 

sentiero dell'ancino

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CAPITELLO 

Dopo un ghiaione, a quota 870 metri, troviamo il capitello votivo di Sant'Antonio (eretto in muratura nel 1865 e restaurato dalla Sezione SAT di Lavarone nel 1992) che indica la metà strada del sentiero dell'Ancino.

 

sentiero dell'ancino


Proseguiamo sempre in salita entrando in una faggeta e, con numerose svolte, saliamo fino ad incontrare una piccola croce in pietra eretta a ricordo di una disgrazia del 1839.

 

Molto belle le vedute che ogni tanto si aprono sulla valle e sul Becco di Filadonna.

 

sentiero dell'ancino

 
sentiero dell'ancino

STRADA DELLA VAL CARETA

Sempre nel bosco, raggiungiamo il bivio con il sentiero 219, andiamo a destra, e camminando ora sulla "Strada della Val Caréta". Seguiamo fedeli le indicazioni per Lavarone passando per un fitto bosco (seguite bene la traccia) fino alla località Casare, sulla strada SS349, e poi finendo a Lavarone Chiesa.

 

In questo tratto si può fare anche una deviazione al Comando Virti, la zona dove l'impero austroungarico aveva il comando durante la Grande Guerra. Vi consiglio di utilizzare un gps per raggiungerlo perchè non è segnalato.

 

sentiero dell'ancino

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LAVARONE

Se ne avete ancora, potete fare un ultimo sforzo di 15 minuti e raggiungere il lago di Lavarone, meta finale del Sentiero dell'Ancino e, magari, fare anche  un tuffo rigenerante!! A gennaio era ghiacciato, ma se capitate in estate fateci un pensierino!


Il ritorno lo si fa lungo lo stesso sentiero dell'andata (potete anche valutare il caso di utilizzare due auto).


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INFO UTILI:

Dove Dormire:

BAITA FILADONNA

Durante il mio soggiorno sull'altopiano della Vigolana, ho dormito presso Baita Filadonna, una baita isolata nel bosco  in muratura e legno immersa nel silenzio più totale.

Baita Filadonna fa parte dell'associazione Vacanze in Baita in Trentino, 82 baite sparse nel territorio trentino ristrutturate e impreziosite dei comfort necessari abitabili per un utilizzo stagionale o, se dotate di riscaldamento, per l’utilizzo annuale, anche in inverno con la neve.


La baita si sviluppa su due piani. Al piano terra c'è la zona giorno con cucina e soggiorno con divano/letto; al primo piano, invece, servizi con doccia e camera matrimoniale con letto a castello a fianco. Scalinata in legno, oggetti della tradizione alpina caratterizzano gli ambienti interni che sono davvero tipici e ricchi di fascino.

 

baita in montagna

 

All'esterno, ampio giardino recintato con tavolo e panche dove poter mangiare all'aria aperta durante la bella stagione.


Di sera, invece, ci si può addormentare ammirando le stelle, immersi nel silenzio più totale. Lontano da tutti e da tutto.

 

Info: Baita Filadonna

Email: baitafiladonna@gmail.com


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