Giro dei forti del Campo Trincerato di Mestre in bici

Il giro in bici alla scoperta dei forti del campo trincerato di Mestre è uno degli itinerari cicloturistici più interessanti da fare in Veneto dal punto di vista storico.

Con il post di oggi sul blog vi racconterò il mio itinerario di 35 km e i forti che si possono vedere (non sono tutti), immersi in uno spaccato di storia dell'800.

Purtroppo mi è un po' difficile in questo post spiegare tutte le deviazioni e incroci presenti lungo il percorso, cercherò di stare il più sintetico possibile, lasciandovi la traccia e mappa a fine articolo.

Questo itinerario si snoda su piste ciclabili, stradine poco trafficate, argini ma anche zone centrali come Meste e Tessera che si possono comunque attraversare tramite una buona rete di ciclabili.

E' un peccato che non esista un giro dei forti ufficiale da seguire con segnaletica lungo il percorso (c'è solo in alcune zone ormai arruginita), nemmeno nel sito della città di Venezia si trovano info (in una città che si vanta di essere la capitale mondiale del turismo sostenibile queste dovrebbero essere le prime cose da promuovere).

Vi invito quindi a studiare bene il tracciato prima di partire da casa.

Ma vediamo le cose con ordine!

Dal XIII al XX secolo, a difesa di Venezia e del suo importante arsenale militare, veniva costruito un vasto e complesso sistema difensivo composto da difese a mare, da batterie lagunari e isole fortificate e da un insieme di forti terrestri che chiudevano il sistema sul lato occidentale, il famoso campo trincerato di Mestre.

Con il definitivo abbandono di queste strutture da parte delle autorità militari, le fortificazioni sono cadute in uno stato di completo abbandono, inghiottite, anno dopo anno, da una fitta e rigoglliosa vegetazione.

A salvare questi autentici scrigni ci hanno pensato gruppi di associazioni di cittadini che, dopo averli riscoperti e risanati, li stannno gradualmente ridonando alla collettività.

FORTE GAZZERA

Punto di partenza è il parcheggio situato vicino al Forte Gazzera (impostare nel navigatore) in via Brendole.

Il forte è aperto il primo weekend del mese, ma anche se è chiuso si può vedere da fuori il ponte che conduce al forte e fare il giro del forte tramite sentiero nel bosco.

Forte Gazzera è gemello di Forte Carpenedo e si differenzia da questo solo per alcuni dettagli costruttivi dovuti all'edificazione leggermente anteriore, come i collegamenti coperti con il traversone centrale e le due polveriere nel fronte d'attacco.

Info: Forte Gazzera

Visitato il Forte Gazzera è il momento di iniziare il nostro giro in bici dei forti di Mestre.

Prossima tappa: Forte Carpenedo.

Da Via Brendole raggiungo Zelarino, poi via su Scaramuzza mi immetto nella ciclabile che conduce all'Ospedale All'Angelo, passo il centro commerciale ex Auchan e poi prendo via Borgo Pezzana fino al Terraglio.

Proseguo fino a Carpenedo e, dopo la chiesa, prendo via Vallon sulla sinistra.

Passo sotto la ferrovia e, all'incrocio, svolto a destra (non andate a sinistra seguendo le indicazioni per il bosco di Carpendo) fino a vedere la segnaletica per il forte.

FORTE CARPENEDO

E' il forte di Mestre che mi è piaciuto di più perchè all'interno è presente un museo dedicato alla Grande Guerra davvero interessante e ben fornito.

Forte Carpenedo costituisce il nucleo originario del Campo Trincerato di Mestre, costruito a fine '800 a supporto di Forte Marghera, non più in grado di difendere Venezia e il suo arsenale dagli attacchi via terra a causa dell'aumento delle gittate delle bocche da fuoco.

Il forte era dotato di una ventina di pezzi di medio calibro posti su 12 piazzole allo scoperto, inoltre postazioni per mortai, fuciliere e mitragliatrici erano poste su tutto il perimetro e in 4 caponiere che, protese nel fossato artificiale che lo circonda, garantivano la copertura da ogni lato.

Il forte è aperto il sabato e la domenica, ma vi conviene controllare bene gli orari perchè cambiano spesso.

Inoltre, all'esterno, è presente un localino dove si può mangiare tipico veneto, toilette e spazi dove lasciare le bici.

Info: Forte Carpenedo

FORTE COSENZ

Mi rimetto in sella e proseguo ora per il prossimo forte, Forte Cosenz, pedalando sempre su Via Vallon e poi svoltando a destra prendendo Via Favorita.

Alla rotatoria svolto a destra seguendo sulla zona riservata alle bici e, subito fuori dal sottopasso, svolto bruscamente a sinistra (indicazioni dietro le spalle) seguendo i cartelli per il Bosco di Mestre.

Qui in poco tempo mi immergo nei sentieri sterrati di questa grande area verde fino al Forte Cosenz.

Completato nel 1911, durante la guerra venne usato per compiti di retrovia; fu riattrezzato operativamente dopo le 12 battaglie dell'Isonzo e Caporetto, quando gli Austriaci erano pericolosamente vicini a Venezia.

Non entrò mai in combattimento. Esso rappresenta un forte di nuova concezione, integralmente in cemento armato, attorniato da modesti fossati, definiti di seconda generazione.

Il forte è in stato di abbandono però ci si può avvicinare e vederlo dall'esterno.

Nel Bosco di Mestre decido di consumare il mio pranzo al sacco. Ci sono varie panchine ed è la posizione ideale per riposarsi e rimanere nel verde.

Ora l'itinerario per i forti del campo trincerato di Mestre si avvicina verso la città.

Dal bosco raggiungo Via Altinia e seguo la ciclabile fino a Favaro Veneto.

Qui vado a sinistra e proseguo in direzione Tessera su Via Triestina. Questo è l'unico tratto senza pista ciclabile, quindi bisogna fare un po' di attenzione perchè la strada è abbastanza trafficata.

Ho visto comunque che sono in opera dei lavori per la costruzione di una pista ciclabile che condurrà Tessera, quindi, in un breve futuro, questo problema non ci sarà.

Per evitare questo tratto svolto , poco più avanti, su Via Piovega e mi immergo nella campagna di Favaro fino ad arrivare alla super trafficata Via Orlanda.

Qui per fortuna c'è un marciapiede ciclabile e svolto a sinistra fino a Tessera.

FORTE BAZZERA

All'ingresso del paese vedo le indicazioni per il forte Bazzera, svolto a destra e arrivo in pochi minuti all'ingresso.

A partire da 1910, a causa del progressivo potenziamento delle artiglierie, il Campo Trincerato di Mestre fu ulteriormente rafforzato con una cortina di forti e polveriere più esterni e "moderni", Forte Bazzera è l'unica polveriera di questa nuovo sistema fortificato giunta ai nostri giorni.

Fatte le foto di rito, inizio a pedalare lungo il tratto più bello di questo itinerario: sulla sinistra la laguna veneta con i campanili di Venezia, mentre, sulla destra un canale e le campagne. Si pedala sull'argine del canale su terra ben battuta.

Se avete fortuna potete vedere anche i fenicotteri rosa in laguna!

Supero l'idrovora, il Passo di Campalto e, a causa di lavori di costruzione del ponte, prendo una deviazione per il Villaggio Laguna di Campalto e arrivo poi al Parco San Giuliano (quando i lavori sul ponte saranno terminati la ciclabile sarà tutta sull'argine fino al parco).

Fatta una sosta in quello che è uno dei parchi cittadini più grandi d'Europa (nel parco è presenta anche Forte Manin, ma è in uno stato di completo abbandono), supero il ponte ciclopedonale e arrivo in Viale San Marco. Qui la ciclabile invita a girare a sinistra per raggiungere Forte Marghera.

Al mio arrivo trovo tantissima gente perchè all'interno del forte sono presenti vari locali e bar. Oggi c'è anche una sagra.

FORTE MARGHERA

Bici a mano, mi dirigo verso il parcheggio per le bici e inizio a passeggiare al suo interno.

Si tratta del più antico e maestoso dei forti del Campo Trincerato di Mestre.

La sua costruzione fu iniziata dagli austriaci durante la loro dominazione agli inizi del XIX secolo e portata a termine dai francesi.

Rappresenta il primo esempio di fortificazioni costruita per la difesa di Venezia e del suo arsenale.

Vi consiglio di perdervi al suo interno e di ammirare tutte le sue costruzioni.

Info: Forte Marghera

Davvero curioso, inoltre, il rifugio dei gatti dove da anni l'Associazione Mici del Forte Onlus che si prende cura di gatti abbandonati e ammalati.