Bezzecca è una delle località più importanti per quanto riguarda la storia delle Guerre d'indipendenza italiane e della Prima Guerra Mondiale.
Ci troviamo in Valle di Ledro – Trentino, un tempo territorio dell'impero austroungarico al confine con la Repubblica di Venezia, e poi con il Regno d'Italia, motivo per il quale questa zona è sempre stata contesa tra le due parti e, nei periodi dei due conflitti, fronte di battaglie.
COLLE SANTO STEFANO
Le cose da vedere a Bezzecca riguardano soprattutto questi temi. Sul Colle di Santo Stefano sorge l'omonima chiesa: consacrata nel 1521 e fortemente danneggiata nel corso delle battaglie garibaldine e della Grande Guerra, accolse i caduti di entrambi i conflitti fino a diventare Monumento Ossario.
Il Colle oltre ad essere teatro dei combattimenti del 1866, è segnato dalle opere di fortificazioni realizzate dall'esercito italiano: dal 1916 il Dosso di Cerì fu occupato dal 7° Bersaglieri, avamposto direttamente esposto al fronte sulle cime settentrionali della valle, dove stanziavano i combattenti delle file austro-ungariche.
Durante la guerra l'altura fu costellata di trincee, ridotte, camminamenti, giri di reticolati e di protezioni.
SCALA A CHIOCCIOLA
Alcune gallerie collegavano la base del colle ai percorsi trincerati, una delle quali con un lungo tratto verticale è ora percorribile tramite una moderna scala a chiocciola (in inverno spesso chiusa).
I camminamenti e le trincee della prima guerra mondiale formano un intricato percorso dove si trovano lapidi e monumenti a ricordo delle imprese garibaldine e della prima e seconda guerra mondiale.
Durante la terza guerra d'indipendenza Bezzecca fu sede della battaglia che, il 21 luglio 1866, vide contrapposte le camicie rosse di Garibaldi ai soldati dell'esercito austriaco.
Nel corso della prima guerra mondiale la valle si trasformò nuovamente in campo di battaglia e subì una pesante opera di fortificazione sia da parte italiana che austro-ungarica.
I paesi furono evacuati e la popolazione trasferita in Boemia, dove rimase fino alla fine del conflitto.
Vedi il post: esodo popolazione Valle di Ledro in Boemia
OBBEDISCO
Garibaldi è una figura importantissima qui a Bezzecca. Infatti, questo paese è noto per il celebre “obbedisco” scritto da Garibaldi il 9 agosto 1866 nel quartier generale di palazzo Cis che si trova in centro paese ed ora utilizzato come casa di riposo.
Nonostante la vittoria ottenuta e la possibilità di marciare verso Riva del Garda e dirigersi verso Trento, Garibaldi venne fermato: l'obiettivo era congiungersi con le truppe dell'esercito regolare del generale Medici arrivate il 25 luglio 1866 a Valsorda in vista di Trento.
La ragion di stato e gli equilibri politici ebbero la meglio sul vecchio condottiero che fu costretto ad abbandonare la Valle di Ledro e le altre zone trentine conquistate sul campo.
VISITA DELLE TRINCEE
La visita alle trincee di Bezzecca conduce in luoghi carichi di storia e invita a muoversi fra le tracce e le memorie che quegli eventi hanno lasciato sul territorio.
Vi consiglio di lasciare la macchina nel parcheggio situato in Via Alfonso Lamarmora, subito dopo la curva, attraversare la strada e iniziare entrando nella galleria che conduce alla scala a chiocciola (in inverno spesso chiusa, quindi bisogna salire su breve sentiero nel bosco e poi all'interno di una trincea).
Una volta usciti vi troverete nella parte più alta del Colle di Santo Stefano. Percorrete quindi tutte le trincee e scendete poi verso l'ingresso del cimitero.
BEZZECCA
Dal cimitero su comoda stradina asfaltata si rientra in centro a Bezzecca.
In paese potete visitare il museo Garibaldino (purtroppo non so come sia perchè l'ho sempre trovato chiuso) e poi, su Via Peluca, prendete il sentiero sulla sinistra che conduce, in 10 minuti, al belvedere della Madonna di Lourdes, un punto panoramico con una vista bellissima su Bezzecca dall'alto fino al lago di Ledro.
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