Il Monte Grappa è uno di quei luoghi che, oltre alla bellezza paesaggistica, custodisce una memoria storica intensa.
Questa escursione parte dal Monte Tomba e conduce a Castel Cesil, Monte Palon, Cima della Mandria e rientro per la malghe Il Piz e Barbeghera. Un itinerario ad anello di 11 km e 680 metri di dislivello, che attraversa trincee, gallerie, postazioni della Prima Guerra Mondiale e malghe, offrendo panorami che spaziano dalle Dolomiti alla laguna di Venezia.
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Il Monte Grappa è una delle mete che frequento più spesso durante le mie escursioni di gruppo.
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MONTE TOMBA
Parto dal comodo parcheggio del Monte Tomba, mt 876, raggiungibile con una ripida stradina che sale da Pederobba.
Seguo una traccia erbosa che mi porta poi ad attraversare la strada asfaltata nei pressi di Malga Doch.
Qui ignoro il sentiero a destra per Malga Barbeghera (quello che faremo al ritorno) e continuo dritto, passando accanto all’agriturismo Da Miet.
Il sentiero procede su traccia erbosa fino all’inizio di una ripida salita nel bosco.Da questo punto si ha una prima visuale sul percorso fatto finora con, in primo piano, il Monte Cesen.
La fatica si fa subito sentire: il percorso alterna tratti erbosi, con erba alta, ortiche, a gradini e passaggi lungo antiche trincee. La salita è molto ripida ma non lunga.
CASTEL CESIL
Continuo a salire verso il Monte Castel Cesil, e già qui il paesaggio si fonde con panorami pazzeschi con la storia vissuta tra queste montagne.
Raggiungo la croce di vetta, mt 1142, e
mi prendo qualche minuto per osservare il sistema di trincee e
gallerie e la vista stupenda sul fiume Piave, Monte Cesen e MonteZogo.
Riprendo il cammino seguendo le indicazioni per il Monte Palon.
Dopo un breve tratto in discesa e poi pianeggiante, anche qui mi aspetta una salita, questa volta direttamente lungo una trincea.
Ero già stato qui durante il periodo del Covid, partendo, però, dalla pianura con 1000 metri di dislivello. Potete leggere la descrizione nel mio post Monte Palon da Possagno
MONTE PALON
Arrivo alla croce panoramica nei pressi del rifugio Monte Palon, mt 1306 (volendo si potrebbe arrivare anche in macchina, anche se la strada è strettissima e super ripida), e un po' di tempo per ammirare la vista stupenda sulla pianure con le Colline di Asolo in primo piano.
TRINCEE
Il sentiero ora si arrampica tra trincee, gallerie, grotte e postazioni di artiglieria.
Mi fermo spesso a guardare i dettagli: passaggi scavati nella roccia, camminamenti stretti, piccole feritoie da cui un tempo si scrutava il fronte. Portatevi una torcia per entrare nelle gallerie.
Raggiunta la cima del Monte Palon, il panorama è incredibile: a nord le Dolomiti Bellunesi, a sud la pianura veneta che si allunga fino al mare.
Da cima Palon proseguo su sentiero su traccia erbosa che all'inizio si snoda su tratti pianeggianti e poi ti “regala” una salita decisa fino alla strada asfaltata in località Bocca di Forca.
CIMA DELLA MANDRIA
Da qui affronto l’ultimo strappo in salita verso la Cima della Mandria, mt 1482, con il suo sagello panoramico, dove il panorama in una sola occhiata abbraccia le montagne e, nelle giornate limpide, la laguna di Venezia.
Al mio arrivo trovo molte nuvole, ma ho avuto altre occasione per ammirare le visuali da qui. Davvero stupende.
Se avete tempo, e ancora fiato per camminare, potete continuare l'itinerario seguendo il vicino Sentiero delle Meatte, aggiungendo altri 6 km a questa escursione.
MALGA PIZ
Ma ora è il momento di iniziare la discesa!
Per il rientro scendo
nuovamente a Bocca di Forca e prendo poi la stradina asfaltata fino a
Malga Piz, mt 1450, aperta nei mesi estivi. E' stata occasione per fare una sosta e ordinare panna cotta con frutti di bosco. Non una porzione abbondante visto il prezzo, ma abbastanza buona.
Poco prima della malga, imbocco a destra una traccia erbosa in discesa (fate attenzione a non perderla perchè ci sono pochi cartelli) che si avvicina a Cima Palon, ma poi svolta a sinistra, puntando a nord fino a Malga Barbeghera.
MALGA BARBEGHERA
Nei pressi della malga, qui:
... prendo il sentiero che scende di quota e si avvicina al bosco.
Arrivato poi a questo cancello:
... svolto subito a destra e mi immergo nel bosco.
Continuo in discesa su sentiero largo, molto più semplice di quello fatto all'andata, che mi riporta a Malga Doch, esattamente dove ero passato all’inizio.
Da qui seguo lo stesso tracciato e ritorno al parcheggio del Monte Tomba.
VEDI ANCHE:
La sezione del
blog dedicata al VENETO,
alle ESCURSIONI
DI GRUPPO, se ti vuoi aggiungere ad una delle mie uscite come da
programma, al TREKKING
per le escursioni descritte nel blog, agli HOTEL
per organizzare la tua vacanza.
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