I forti della Grande Guerra sugli altipiani del Trentino: il fronte d'acciaio

Compresi fino al 1918 nel Tirolo di lingua italiana (il Welschtirol, l'attuale Trentino), gli altopiani di Folgaria e Lavarone, nel 1914 furono coinvolti nella Grande Guerra e nel 1915, trovandosi sulla linea di confine con il Regno d'Italia, furono protagonisti della cosiddetta Guerra dei forti. A partire dal 1908 furono in particolare fortificati gli altopiani di Folgaria, Lavarone, Luserna e Vezzena attraverso i quali le truppe italiane avrebbero potuto facilmente penetrare in trentino. Nel 1915 i forti degli Altipiani impedirono l'avanzata italiana su Trento e nel maggio 1916 furono base di partenza della Strafexpedition, l'offensiva con la quale gli Austriaci miravano alla pianura veneto-vicentina per cogliere l'esercito italiano alle spalle. Ma dopo un successo iniziale l'offensiva fallì. 

forti grande guerra altipiani trentino


LA GUERRA DEI FORTI
La loro funzione principale era quella di sbarrare le principali vie di accesso agli altopiani nell'area compresa tra l'alta Val d'Assa e la valle di Terragnolo. Con la dichiarazione di guerra dell'Italia, il 24 maggio 1915, gli altopiani si trovarono improvvisamente in prima linea. Si vuole che il primo ad aprire il fuoco, alle 3,30 di notte, sia stato il fronte italiano di Cima Verena. Fu il segnale che diede il via a quella che viene localmente chiamata la “Guerra dei forti”, cioè lo scambio di colpi di artiglieria tra i forti italiani e i forti austriaci.
Ma quali erano i forti sugli altopiani dell'Alpe Cimbra? Eccoli qui sotto, tutti ancora presenti ai giorni nostri.

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FORTE CIMA VEZZENA
A 1908 metri di quota, il forte è un tutt'uno con la cima della montagna che lo ospita e dalla quale ha preso il nome. Per la sua posizione era chiamato "l'occhio degli altipiani”. Più che un forte era un osservatorio, capace di controllare sia la parte superiore della Val d'Assa che quella dell'Alta Valsugana. Il 30 maggio 1915 subì gli attacchi degli alpini del battaglione Bassano e il 25 agosto del battaglione Val Brenta, ma alla fine non venne mai espugnato. Fu pesantemente bombardato dai grossi calibri italiani. 
Per sapere come arrivare al forte, leggi il mio post dedicato all'escursione a Cima Vezzena.

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FORTE BUSA VERLE
Sorge sull'altura che domina Passo Vèzzena, a 1554mt di altezza, in combinazione con il Forte Luserna aveva aveva il compito di controllare la testata superiore della Val d'Assa. Noto per aver ospitato durante il conflitto Fritz Weber e il regista altoatesino Luis Trenker, nell'estate 1915 fu oggetto di ripetuti e inutili assalti italiani che lo spinsero vicino alla resa. 

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FORTE LUSERNA
Costruito tra il 1908 ed il 1912, forte Luserna sorge sulla sommità di Cima Campo, a 1549 mt di quota . In combinazione con Forte Busa Verle aveva il compito di controllare il valico di Passo Vezzena. L'armamento era costituito da quattro obici in cupola corazzata, due cannoni da 8cm e 19 postazioni di mitragliatrice. 
Il forte è visitabile seguendo il percorso tematico Dalle Storie alla Storia, con partenza dal centro di Luserna.

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FORTE BELVEDERE GSHWENT
Situato sull'omonimo dosso roccioso, a 1177 mt di quota, il forte Belvedere Gschwent domina l'alta valle dell'Astico. Si sfregiava del motto “per Trento basto io”, a significare che da solo sarebbe riuscito ad evitare la conquista di Trento. L'armamento era costituito da tre obici da 10 cm in cupola corazzata, un cannone da 60mm e 22 postazioni di mitragliatrici. La copertura di cemento ha uno spessore di m 2,10 mentre la casamatta disposta su tre piani, si sviluppa per circa 50 m in lunghezza e circa 10 m in larghezza. 


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Forte Belvedere è l'unico in tutto il Trentino sfuggito all'opera demolitrice degli anni Trenta. Si salvò per il personale interessamento del podestà Quarto Stenghele e di Eugenio Osele che riuscirono a limitare drasticamente l'opera di prelievo del metallo nelle coperture. Ora i suoi interni si possono visitare grazie ad un percorso guidato.

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COMANDO TATTICO DI SETTORE A VIRTI
Nei pressi del piccolo abitato di Virti, in una profonda forra naturale immersa nella vegetazione, si trovava il cosidetto "Comando tattico di settore". La sua funzione era il coordinamento delle operazioni militari in atto sugli Altipiani. Si vuole che nel maggio 1916, in prossimità della Strafexpedition, vi avesse trovato alloggio il principe Carlo d'Asburgo. 

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FORTE CHERLE
Fu costruito tra il 1910 e il 1913 sull'omonima altura, a 1445 mt di quota. Per non confonderlo con il forte Busa Verle gli austriaci lo chiamarono Werk Sebastiano, prendendo il nome del villaggio situato sul lato opposto della valle. Subì pesanti bombardamenti ma non fu oggetto di attacchi diretti. Nel 1936 la copertura fu ridotta dai recuperanti ad un ammasso di rovine. Attualmente sono visitabili alcuni passaggi interni. Sulla copertura un suggestivo punto panoramico permette un'ampia veduta sugli altipiani di Lavarone e Luserna, fino e oltre Cima Vèzzena. 

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credits Alpe Cimbra
FORTE SOMMO ALTO
Denominato “Zwischenwerk Sommo”, Forte Sommo Alto fu costruito tra il 1911 e il 1914 sull'omonima altura, a 1613mt di quota. Disposto su tre piani, era munito di due obici da 10 cm in cupola corazzata e una torre osservatorio.

FORTE DOSSO DELLE SOMME “WERK SERRADA”
Costruito tra il 1911 e il 1914 a 1670 metri di quota, Forte Dosso delle Somme (Werk Serrada per gli Austriaci), si affaccia sulla profonda valle di Terragnolo. Armato con obici da 10 cm in cupola corazzata girevole, due cannoncini da 6 cm e da 22 postazioni di mitragliatrici, dei sette forti degli Altipiani era il più moderno e imponente. Oggetto di intensi bombardamenti, uscì dal conflitto danneggiato ma non distrutto. Al forte si può arrivare seguendo il percorso della Forra del Lupo, un'antica trincea sul fronte austroungarico, recuperata ed ora una delle escursioni più interessanti a tema Grande Guerra da fare a Folgaria.

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Questi erano i forti presenti sugli altipiani di Folgaria, lavarone e Luserna. Un patrimonio ancora presente sul territorio che ha lasciato un'impronta incisiva nella memoria collettiva e nel dna della popolazione di queste valli.

Visita la mia sezione dedicata alla Grande Guerra

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2 commenti:

  1. Scrivi e metti immagini bellissime. Se potessi andrei anch'io ma purtroppo ormai camminare e altitudine non fanno più per me. Ti leggo spesso anche se da maleducata non lascio saluti ma poi rimedio su Ig. Buona serata e settimana.

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