Percorso 7 Chiese di Monselice: passeggiata con indulgenza plenaria

Una delle passeggiate più belle e semplici da fare in Veneto è il Percorso delle 7 Chiese di Monselice.

Si tratta di una camminata di 20 minuti che costeggia 7 piccole cappelle fino al balcone panoramico di Villa Duodo.

Punto di partenza della mia passeggiata è Piazza Mazzini. Da qui prendo la via che si arrotola attorno al Colle della Rocca ammirando un campionario delle più scenografiche architetture di Monselice.

La stradina che sale verso il Percorso delle 7 Chiese di Monselice si imbocca immediatamente dopo lo IAT di Piazza Mazzini e da qui continua a salire fino a Villa Duodo.

Mi tengo sulla sinistra la ex chiesa di San Paolo, ora museo della Città, e inizio a camminare in salita arrivando all'ingresso, sulla sinistra, del Castello.

Non lo visito e procedo in salita fino ad incontrare, sempre sulla sinistra, Palazzo Nani-Mocenigo. Il cancello prepara l'inquadratura sulla meravigliosa scalinata monumentale.

Dal muro di cinta della villa vi sovrasteranno statue di nani, a richiamo del nome della nobile famiglia veneziana.

Passo accanto alla Pieve di Santa Giustina, ex Duomo, e arrivo all'ingresso del Santuario delle Sette Chiese dove si trova la Porta Santa.

Strano a credersi, ma in un piccolo centro come Monselice potete provare l'emozione di ottenere l'Indulgenza Plenaria, affrontando il pellegrinaggio a questo santuario.

All'inizio del XVII secolo la famiglia Duodo ottenne il privilegio papale di realizzare sui suoi terreni un santuario che garantisse la remissione dei peccati a chiunque vi si fosse recato in pellegrinaggio.

Il progetto del complesso fu affidato a Vincenzo Scamozzi e ultimato nel 1615.

Varcata la Porta Santa procedo alla visita delle sette chiese, ciascuna è il simulacro di una delle basiliche di Roma. All'interno si trovano pale della scuola di Palma il Giovane.

A fine percorso arrivo a Villa Duodo, dove, sulla destra, si può entrare nella chiesetta di San Giorgio, che è l'ultima cappella e custodisce le reliquie di 28 martiri cristiani (tra cui San Valentino) fatti traslare qui direttamente da Roma nel 1650.

Uscito dalla chiesa faccio una sosta per ammirare l'elegante facciata della villa e salgo sulla vicina gradinata per ammirare una vasto panorama che oggi arriva fino agli Appennini.