Lago di Loppio: escursione trekking e sentieri

Uno dei laghi più enigmatici del nostro territorio è senza dubbio il lago di Loppio, situato tra Rovereto e il lago di Garda, in Trentino. 

 

E' un lago che si può osservare sulla destra mentre si guida in direzione Nago. Ma non sempre. Infatti, l'acqua è appare sono in determinati periodi dell'anno.


La complessità di questo luogo è riassunta da vicende che sono al limite della contraddizione.

 
La prima è un'azione umana: nel 1958 la costruzione, proprio sotto il lago, di una galleria idraulica tra Adige e Garda causò lo svuotamento del bacino. L'acqua scomparve e lo specchio lacustre non si è più ricostituito. 

 

Vicenda successiva è la rivincita della natura selvaggia, autentica wilderness di ritorno in un territorio fortemente addomesticato, offeso, degradato. Dove un tempo c'era lo specchio d'acqua, spontaneamente si è instaurato un ecosistema palustre ricco di piante, anfibi, rettili e uccelli, governato solo da leggi di natura.

 

lago di loppio

 

Ma vediamo le cose con ordine!

Ho avuto modo di visitare il lago di Loppio durante due sopralluoghi per le mie uscite di gruppo soggiornando una notte a Torbole: primo giorno escursione sul Monte Pastello - Monti Lessini, secondo giorno, invece, le trincee dell'anello del Perlone sul Monte Corno nei pressi di Nago.


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Dopo i vari sopralluoghi, sulla via del ritorno, siccome non avevo voglia di tornare troppo presto a casa, mi sono fermato in località Loppio per vedere velocemente questo lago. Calcolate 1H30 per la camminata A/R.


SI PARTE DA LOPPIO

Lascio la macchina nel piccolo parcheggio situato lungo la statale, prima del passaggio pedonale (provenendo da Nago); da qui seguo la pista ciclabile Adige-Garda che costeggia la strada in direzione lago di Garda (non il massimo, visto il rumore e lo smog) e mi avvicino al lago.


lago di loppio

lago di loppio

lago di loppio

Oggi ho avuto fortuna perchè nel lago è presente molta acqua e quindi lo posso ammirare in tutta la sua bellezza con gli alberi metà sommersi.

 

lago di loppio

ISOLA DI SANT'ANDREA

Proseguo lungo la ciclabile e arrivo, dopo 1,5 km (20 minuti) al punto dove bisogna svoltare a destra e scendere all'isola di Sant'Andrea di Loppio, la parte più bella di questo itinerario.

 

lago di loppio

Il 1958 ha segnato un autentico spartiacque temporale tra un prima e un dopo: come dicevo prima, in quell'anno, infatti, il bacino fu privato dell'acqua così come della capacità di contenerla.

 
La rocca di Sant'Andrea ha subito la stessa sorte: fino al 1958 è stata un'isola per davvero e poi non più.

 
Nei secoli fu occupata e presidiata, con la spada o con la croce, per fare la guerra o mantenere la pace. L'uomo fu attratto dalle sue caratteristiche e ne colse tutti i pregi e i vantaggi

 
In ogni tempo, però, isola e lago hanno ospitato soprattutto la vita della nature e ancor oggi sono custodi di biodiversità, il nostro unico e autentico tesoro.

 

lago di loppio

CHIESETTA

Supero un ponticello e raggiungo su sentierino in salita la parte alta dell'isola, la sommità consacrata. Qui gli abitanti della fortezza seppellirono alcuni dei loro morti.

 
Poi la gente se ne andò e le case furono abbandonate. Per alcuni secoli la natura ricostruì i suoi habitat, finché nuovi uomini vennero in questo luogo isolato a cercare pace e silenzi per edificare una chiesa. 

 

Piccola ma solida, in muratura, sopra le vecchie tombe, dominante in cima all'isola. 

Consacrata prima del 1178 all'apostolo Andrea, il Santo protettore dei pescatori, fu visitata, frequentata e venerata per secoli. Abbandonata crollò, nel Settecento o più tardi ancora. Sui ruderi e con le sue pietre, altri elevarono un imponente capitello a quattro fronti, fulcro di confine tra le antiche pievi e parrocchie di Mori, Gardumo, Nago e Brentonico.

 

lago di loppio

Raggiungo poi il punto panoramico che regala una visuale completa del lago di Loppio.


lago di loppio
 

L'IMPRESA DELLA SERENISSIMA

Se potessimo rivedere a velocità accelerata il lungo film della vita di questo lago, ad un tratto e per un istante apparirebbe, là sull'orizzonte, una grande folla di uomini, buoi e cavalli. Nel gran trambusto vedremmo i boschi tagliati, i tronchi disposti al suolo e una flotta di navi avanzare per terra.

 
Poi sul lago la vedremmo navigare e di là, con ugual trambusto, riprendere la via di terra verso il passo e poi, oltre, sparire.

 
Quale onore, per un piccolo lago in mezzo alle montagne, esser solcato da navi vere in un viaggio vero!

Ed erano navi della Signora del mare, la Serenissima Repubblica.

 
Nel 1439, infatti, essendo in guerra con Milano, Venezia invia un naviglio militare che risale l'Adige, transita per questa valle e giunge infine sul lago di Garda scendendo per la Valletta Santa Lucia a Torbole. 

Una flotta nel cuore delle Alpi, l'unica di cui la storia conservi notizia.

 

lago di loppio

Scatto le foto di rito e poi è ora di rimettermi in cammino. 

Volendo si potrebbe completare l’intero giro del lago di Loppio, ma oggi il tempo è tiranno. 

Rientro quindi al parcheggio lungo lo stesso sentiero dell’andata, dando un arrivederci – spero presto – a questo angolo dell’alto Garda. 

 

 

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Cosa vedere a Riva del Garda

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Laghi del Trentino

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Monte Stivo 

Rovereto

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