Tra
i tanti borghi di montagna che ho visitato sulle Dolomiti, uno che più mi
ha particolarmente colpito è stato Fornesighe in Val di Zoldo.
In pochi lo conoscono. Infatti, questo villaggio NON fa parte del
club dei borghi più belli d'Italia, né tanto meno dei borghi
arancioni del Touring Club. Ma forse meglio così perchè il borgo conserva ancora un fascino autentico lontano da occhi indiscreti di turisti e foto instagram.
Fornesighe
è, però, nella lista della rete dei Villaggi Degli Alpinisti,
un'associazione che appoggia ai fondamenti comuni della Convenzione
delle Alpi, e deve rispettare i criteri che la rendono così
peculiare rispetto alle altre destinazioni turistiche. Le dimensioni
della località devono essere piccole, le strutture ricettive non
pensate per una grande affluenza, creando quindi quel clima familiare
che i villaggi alpini possono saper ispirare nell'immaginario
collettivo.
In
questo blog trovate altre tre località che fanno parte di questo
gruppo: Longiarù in Alta Badia, Kartitsch e Villgratental nell'Osttirol, Austria.
Per
vedere Fornesighe calcolate circa mezz'ora. Arrivare è molto
semplice: da Longarone si seguono le indicazioni per la Val di Zoldo
e, una volta arrivati a Forno di Zoldo, si gira a destra per il Passo
Cibiana (punto di partenza per il Monte Rite).
Consiglio
di lasciare l'auto alla curva della strada che sale verso Forcella
Cibiana, perchè le macchine non possono passare tra i vicoli
stretti e acciottolati del borgo.
La
frazione di Fornesighe è aggrappata ai prati con i suoi tabià
(antichi fienili) sospesi sulla valle che sprofonda ripida ai suoi
piedi, oltre la quale svettano gli Spiz di Mezzodì.
In
questo presepe antico si affacciano bellissime case e tabià
ristrutturati con le loro splendide geometrie di legno.
Famoso
per i suoi rustici in legno ben conservati, si dice infatti che
questo paese non subì mai incendi, mantenendosi quasi
perfettamente fedele a un tempo. Alcuni tabià sono
meravigliosamente restaurati e il modo migliore per ammirarli tutti è
perdersi tra i vicoli respirando tutta la storia del borgo.
Il
nome del paese si riferisce ai forni di fusione del metallo che un tempo erano dislocati al piano terra delle case, e i suoi
abitanti erano per lo più fabbri, anche se oggi tutto questo è
difficile da immaginare.
Sulle
facciate domina il legno e l'hobby preferito è costruire
maschere di cirmolo. Una storia recente, cominciata alla fine
dell'Ottocento e ormai diventata tradizione. Basta passeggiare
osservando nei cortili, balconi e sotto alle sporgenze dove è
accatastata la legna, per scorgere una ricca varietà di
sculture, maschere e cippi contornati da trucioli di segatura.
Fornesighe
è anche un ottimo punto di partenza per scoprire tutto il territorio,
a cominciare dalle escursioni trekking della Val di Zoldo,
tra le quali il lago Coldai è la più famosa, ma
meritano anche il rifugio Fiume e rifugioVenezia, continuando poi con il borgo dei murales di Cibiana di Cadore
, e finendo con una sosta alla scoperta dei sapori all'Insonnia di Zoldo, un vero must se si è in zona :)
Adoro visitare i Borghi, in Italia ce ne sono centinaia, uno più bello dell'altro.
RispondiEliminaQuesto non l'ho visitato, ma grazie a te ho l'indirizzo.
Buona serata.
grazie!!
EliminaMuy hermoso Andrea !.
RispondiElimina:))
EliminaPeccato che non facciano più il Festival della Musica, ad agosto.
RispondiEliminaConfermo l'ottimo consiglio culinario de L'Insonnia