La Val di
Zoldo è un vero paradiso per le escursioni trekking e per
le camminate immerse nella montagna più tradizionale. Siamo sulle
Dolomiti Bellunesi, tra Pelmo e Civetta, molto comode da raggiungere
da Venezia (cca 2 ore di macchina), in posizione strategica per
scoprire le altre vallate vicine.
La
settimana scorsa ho avuto modo di tornare in Val di Zoldo
soggiornando presso l'Ospitalità Diffusa di Cibiana di Cadore,
il piccolo paese dei murales, situato a cavallo tra Zoldano e Cadore.
Ma
vediamo le cose con ordine. Tra le escursioni trekking che
si possono fare in Val di Zoldo, mi sento di consigliare:
LAGO E
RIFUGIO COLDAI DA PALAFAVERA
Questa è
l'escursione più famosa di tutto lo Zoldano, ma che
dell'Agordino. Ve l'avevo già descritta con partenza dal lago di
Alleghe, ma volendo si può partire anche dal versante della Val di
Zoldo e più precisamente dal campeggio Palavera (m. 1525).
Da qui si
segue il sentiero 564 che sale fino alla casera di Piola (m. 1816) e
poi in ripida salita sulle pareti del Civetta fino a raggiungere,
prima il rifugio Coldai, e poi, poco più avanti, il lago Coldai
( m. 2143). Qui avrete una vista bellissima sulla parete del Civetta,
il regno del sesto grado! Pochi posti sulle Dolomiti possono
competere con questa vista:
Il ritorno lo si effettua lungo lo stesso percorso dell'andata.
Tempo: 2 ore
andata
Dislivello:
600 metri
RIFUGIO
CITTA' DI FIUME
Si parte dal
Passo Staulanza m.1766, a cavallo tra Val di Zoldo e Val Fiorentina.
Al margine del bosco passa il sentiero 472 che ad un certo punto
diventa 480 e attraversa un ghiaione dominato dalle possenti
pareti del Pelmo e arriva al rifugio Città di Fiume, m.1918,
situato in una posizione davvero unica.
monte Pelmo |
Il rifugio è quasi sempre
pieno, quindi vi conviene telefonare in anticipo oppure portarvi il
pranzo a sacco e mangiare ammirando le Dolomiti. Il ritorno lo si può
effettuare lungo tutto il sentiero 472.
Tempo: 2 ore
scarse andata
In
alternativa si può partire dal parcheggio situato vicino ad un
tornate in direzione Selva di Cadore e prendere il comodo sentiero
che conduce più velocemente al rifugio Città di Fiume (ca. un'ora
di camminata)
RIFUGIO
VENEZIA
Punto di
partenza per l'escursione al rifugio Venezia è il Passo Staulanza,
m. 1766. Il sentiero è sempre il 472 (quello del rifugio
Città di Fiume) però va in direzione opposta e fa quasi tutto il
giro del Pelmo, arrivando nel versante che dà sul Cadore a m. 1946.
Provate le ottime grappe del rifugio!
![]() |
incontri lungo il sentiero per il rifugio Venezia |
![]() |
rifugio Venezia |
In
alternativa, per farla più corta, si può partire da Zoppè di
Cadore e prendere il sentiero 471 che conduce, con viste
spettacolari sul Pelmo, al rifugio Venezia.
Leggi: escursione Rifugio Venezia
Leggi: escursione Rifugio Venezia
PASSEGGIATA
DA PECOL E CREP DI PECOL
Bel giro che
ho avuto modo di effettuare in una domenica di novembre, scoprendo
bellissimi colori e panorami mozzafiato tra Civetta e Pelmo, per
un'immersione solitaria (penso di essere stato l'unica persona in
zona) nella montagna più autentica.
![]() |
i colori dell'autunno in Val di Zoldo |
Si parte dal centro di Pecol
e si seguono le indicazioni per le sorgenti del Maè, passando
lungo il percorso vita. Si continua per Baita Civetta e si inizia la
salita verso il rifugio Pian del Crep dove c'è l'arrivo della
cabinovia. A questo punto inizia la discesa per Pecol passando per la
piccola Baita Cristelin.
Tempo: 2 ore
MONTE PUNTA
Questa bellissima escursione permette di scoprire magici panorami sul monte Pelmo in completa solitudine, visto che non ci sono rifugi o malghe lungo il percorso.
La fatica però vale di sicuro la pena. Si parte dalla frazione di Col con i suoi tabià , e si sale ripidamente lungo il sentiero 492 e poi 499 fino a 1952 metri della cima del monte Punta. Da qui si può ammirare una splendido panorama sul Pelmo e sulle Dolomiti Bellunesi con Civetta e Bosconero in prima linea.
Il rientro lo si effettua seguendo il sentiero 492 che ritorna nell'abitato di Col.
Tempo 5 ore
Dislivello 780 metri
Leggi: escursione Monte Punta
VAL PRAMPER
Bella escursione che conduce alla malga Pramper e al rifugio Pramperet (presto sul blog la descrizione). Si parcheggia in località Pian de la Fopa (oppure al Castelaz se volete allungarla) e ci si immerge nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi tra cime dolomitiche di suggestive bellezza. Il sentiero fino alla malga è una strada forestale, mentre dalla malga al rifugio è un sentiero ripido.
Tempo: 4 ore se partite da Pian de la Fopa, 6 ore dal Castelaz
Dislivello: 700 - 900 metri
Leggi: escursione Malga Pramper
Questa bellissima escursione permette di scoprire magici panorami sul monte Pelmo in completa solitudine, visto che non ci sono rifugi o malghe lungo il percorso.
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i tabià della Val di Zoldo |
La fatica però vale di sicuro la pena. Si parte dalla frazione di Col con i suoi tabià , e si sale ripidamente lungo il sentiero 492 e poi 499 fino a 1952 metri della cima del monte Punta. Da qui si può ammirare una splendido panorama sul Pelmo e sulle Dolomiti Bellunesi con Civetta e Bosconero in prima linea.
monte Pelmo visto dalla cima del monte Punta |
Il rientro lo si effettua seguendo il sentiero 492 che ritorna nell'abitato di Col.
Tempo 5 ore
Dislivello 780 metri
Leggi: escursione Monte Punta
VAL PRAMPER
Bella escursione che conduce alla malga Pramper e al rifugio Pramperet (presto sul blog la descrizione). Si parcheggia in località Pian de la Fopa (oppure al Castelaz se volete allungarla) e ci si immerge nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi tra cime dolomitiche di suggestive bellezza. Il sentiero fino alla malga è una strada forestale, mentre dalla malga al rifugio è un sentiero ripido.
Tempo: 4 ore se partite da Pian de la Fopa, 6 ore dal Castelaz
Dislivello: 700 - 900 metri
Leggi: escursione Malga Pramper
Dopo tutto questo camminare è la volta del ritorno in appartamento. Per
la mia vacanza in Val di Zoldo ho scelto la zona di Cibiana di
Cadore, un bellissimo paese immerso tra le cime dolomitiche del
Sassolungo di Cibiana. Qui non ci sono negozi alla moda o centri
benessere , si viene a Cibiana per vivere una montagna tradizionale,
per evadere dal tran tran quotidiano e per staccare la spina. Cibiana
è conosciuta anche per essere il paese dei murales, infatti,
lungo tutte le frazioni del comune, si possono ammirare diversi
murales sulle facciate delle case che ritraggono scene di vita
locale e storie private.
Su
queste montagne ho potuto “sperimentare” una nuova forma di
ospitalità : l'Ospitalità Diffusa di Cibiana, grazie alla quale si
può vivere la vita
di un borgo
e sentirsi
come un suo abitante. Questa
filosofia
è alla base di un
modello di sviluppo del territorio che
inserisce le strutture ricettive all’interno del suo centro
abitato. Gli
edifici degli appartamenti sono generalmente
stabili antichi
ristrutturati e ammobiliati con tutti i comfort,
l’impatto
sull’ambiente è quindi bassissimo,
perché non si costruisce nulla di nuovo.
Al
mio arrivo ho ritirato le chiavi dell'appartamento presso il
ristorante Taulà dei Bos e poi ho preso possesso del mio
bilocale in tipico stile alpino, con cucina,
salottino, camera da letto e servizi privati, l'ideale per vivere la
montagna in maniera indipendente e a pieno contatto con l'ambiente
locale.
ambienti tradizionali |
Per
la spesa si può approfittare del vicino supermercato, oppure si può
cenare presso il ristorante Taulà dei Bos,
con vista panoramica, e provare la cucina
tipica cadorina a base di canederli e casunziei.
Davvero ottimo e il modo migliore per terminare una giornata trekking
sulle vette della Val di Zoldo e del Cadore.
Info Utili:
Per prenotazioni, richieste e informazioni per gli appartamenti dell'Ospitalità Diffusa di Cibiana di Cadore contattare:
Ristorante Taula dei Bos
Via Masariè, 51Ristorante Taula dei Bos
32040 Cibiana di Cadore
Email: info@tauladeibos.it
Sito web: Taula dei Bos, ristorante tipico in Cadore
ALTRE COSE DA FARE IN VAL DI ZOLDO:
- Ospitalità diffusa a Cibiana di Cadore
- Escursione al monte Punta
- Escursione al rifugio Venezia
- Escursione al rifugio Fiume
- Gita con le ciaspole sul monte Punta
- Una facile escursione trekking alle sorgenti del Maè da Pecol
- Una passeggiata per Pieve di Cadore
- Una facile escursione a San Vito di Cadore
- Quattro escursioni trekking da non perdere in Cadore
Non conoscevo per niente questa valle. Grazie per avermela fatta conoscere :)
RispondiElimina:))
Eliminagrazie per le dritte! non conoscevo questi posti
RispondiEliminaprego!
Eliminache meraviglia! non ci sono mai stata!
RispondiEliminagrazie! merita!
EliminaCiao Andrea. Bell'articolo: andrò a Cibiana la prossima settimana e le tue dritte mi saranno molto utili. Una domanda: tutti i tempi di percorrenza sono solo andata o in alcuni, dove non è indicato, è andata e ritorno?
RispondiEliminaGrazie
Barbara
ciao grazie, si si andata e ritorno
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