Una delle camminate invernali più belle da fare a Cortina d'Ampezzo è quella che conduce alle Cinque Torri e ai rifugi Averau e Nuvolau.
Si tratta di un giro di 4H30 scarse (anche se con tutte le soste foto potete stare una giornata intera), 10 km con dislivello di 650 metri, immerso tra panorami più belli delle Alpi.
SI PARTE DA BAI DE DONES
Punto di partenza è il parcheggio presso la partenza della seggiovia Bai de Dones a metri 1900, per il momento, gratuito.
La cosa più difficile di questa escursione invernale alle Cinque Torri è trovare il punto iniziale del tracciato. So che bisogna seguire il sentiero estivo, però, in inverno, si segue la traccia di chi è passato prima di te e bisogna trovarla nel bosco!
Davvero un peccato che non ci sia una segnaletica invernale come nelle vicine regioni di Alto Adige o Tirolo. Basterebbe almeno un cartello solo all'inizio, anche di carta.
In ogni caso, dopo aver parcheggiato, costeggio la pista battuta dal gatto delle nevi, accanto alla pista da sci, e vedo, dopo circa 200 metri, una traccia immergersi nel bosco con vicino i colori dei sentieri CAI.
Sono nella direzione giusta!
Da qui mi immergo in salita tra i silenzi della vegetazione, passo sotto la nuova telecabina e salgo sempre più di quota.
Alla mia sinistra la possente mole della Tofana di Rozes.
RIFUGIO CINQUE TORRI
Il sentiero svolta verso destra e inizia a regalare le prime vedute verso la conca di Cortina con in primo piano Sorapis e Antelao.
Ora il tracciato è più dolce, continuo sempre dritto, mi unisco alla strada innevata che arriva da Cianzopè (volendo si può partire anche da lì, ma ci sono pochi posto auto) e arrivo al rifugio Cinque Torri da dove si ha una visuale sublime sulle Cinque Torri.
Guardate che spettacolo:
Fatte le foto di rito, proseguo la mia camminata tenendomi il rifugio sulla sinistra e raggiungo un bivio di 2 sentieri.
Qui consiglio di prendere quello di sinistra che si snoda un po' più basso e lontano dalle pareti di roccia.
Lasciato il bosco alle spalle, si continua in un ambiente più aperto dalle viste sempre più grandi.
Supero un masso con capitello e, con un breve sforzo in salita, raggiungo il rifugio Scoiattoli dove c'è l'arrivo a monte della seggiovia.
RIFUGIO SCOIATTOLI
In questo punto si ha la prima visione della Tofana di Rozes assieme alle Cinque Torri.
Non vado in rifugio, decido di continuare la mia escursione andando a sinistra e costeggiando in salita la pista da sci su sentiero battuto dal gatto delle nevi.
La pendenza è tosta ma il tratto che rimane per raggiungere il rifugio Averau non è lungo.
Alle mie spalle si apre un panorama sempre più immenso che abbraccia molte altre vette delle Dolomiti, come il Cristallo e la Croda Rossa.
RIFUGIO AVERAU
Una volta al rifugio Averau si può ammirare l'altro versante della montagna che regala una visuale sulla zona di Alleghe - Civetta, Pale di San Martino e Marmolada.
Rimane un ultimo sforzo da fare: raggiungere il rifugio Nuvolau.
Di
solito questo tratto non è consigliato da fare a piedi in inverno, ma essendo un periodo di siccità (oltre un mese
senza precipitazioni) il livello della neve è talmente irrilevante che si vedono addirittura i sassi.
E' consigliabile, in ogni modo, avere ramponcini o ciaspole.
NB. Prima di partire chiedete parere alle guide alpine o all'ufficio del turismo per questo tratto
Inoltre, consiglio di prendere il tracciato che parte un po' prima del rifugio Averau (quello che utilizzano gli ski alper), da qui;
.. io sono partito dal rifugio Averau ma presenta una curva con un tratto un po' esposto (nella traccia che vi lascio a fine post trovate l'itinerario giusto).
RIFUGIO NUVOLAU
Poco più avanti i due tracciati si incontrano e si sale sempre costantemente fino ad arrivare alla cima di questo maestoso sperone su cui poggia il rifugio Nuvolau a 2500 metri di quota.
Panorama davvero top, forse uno dei più belli delle Dolomiti, con in primo piano il Pelmo e la conca di Cortina!
Qui decido di consumare il mio pranzo al sacco (giornata stupenda oggi) e rientro al parcheggio seguendo lo stesso sentiero dell'andata.
VEDI ANCHE:
Cosa fare a Cortina in inverno se non si scia
Rifugio Dibona con le ciaspole
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