Visitare la Val di Cembra durante una delle sue tante manifestazioni è il modo migliore per capirne il territorio e la sua storia.
Baite Aperte è proprio una di queste manifestazioni: si tratta di un pranzo itinerante tra le baite e i muretti a secco alla scoperta dei sapori tipici, dei vini, spumanti e grappe prodotti in Val di Cembra.
Pochi sanno, infatti, che la Val di Cembra è la culla della vite in Trentino, testimoniato dal ritrovamento di un vaso vinario di origine dell'età del ferro, che veniva usato nei riti cerimoniali. Un'occasione, quindi, per abbinare il piacere di una camminata all'aria aperta con quello delle degustazioni.

baite aperte val di cembra
brindisi in Val di Cembra
L'escursione lungo il sentiero Passerschlucht – Gola del Passirio, è di sicuro una delle escursioni più famose e frequentate in Val Passiria.
In totale sono circa 8 chilometri di lunghezza e 400 metri di dislivello, da percorrere in circa 3 ore (con deviazione cascata a Moso). E' bene disporre di due auto oppure prevedere il rientro in bus (circa uno ogni ora).
Inizio la mia passeggiata alla Passerschlucht dal centro di San Leonardo. Da qui prendo la via Andreas Hofer e mi dirigo verso il campo da calcio e la piscina pubblica. Questo è il vero punto di inizio dell'escursione.


passerschlucht
cascate lungo la Gola del Passirio Passerschlucht

Chiusa – Klausen è senza dubbio una delle cittadine più belle di tutto l'Alto Adige, ed è inclusa, dal 2002, nella lista dei borghi più belli d'Italia. Per vedere Chiusa e i suoi dintorni consiglio di calcolare una mezza giornata (centro storico), oppure una giornata intera se si vuole inserire anche le miniera di Villandro o qualche bella passeggiata sull'Alpe di Villandro.
Il mio itinerario alla scoperta della cittadina inizia da Porta Sabiona, punto d'ingresso alla Città Alta che si sviluppa lungo la strada principale per tutto il centro storico. 
 
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cosa vedere a chiusa
nel cuore dell'Alto Adige
UN PO' DI STORIA
Subito sulla destra trovo la chiesa degli Apostoli dove i commercianti tedeschi prima di sdoganare le loro merci venivano per pregare. Infatti, per tutto il Medioevo, Chiusa continuò a prosperare come sede della dogana, importantissima fonte di reddito per i vescovi.

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ingresso nel borgo



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La cittadina visse la sua fase di maggior benessere durante il periodo aureo dell'industria mineraria, tra il XIV e il XV secolo. Le case di Chiusa non sono sfarzose come quelle di Vipiteno o Bressanone, anche perchè mancano i portici; in compenso le facciate sono più larghe e il loro carattere pittoresco è rimasto invariato nei secoli.

LA CITTA' DEGLI ARTISTI
In epoca turistica, dal 1874 fino alla prima guerra mondiale, il borgo medievale si trasformò in “città degli artisti”, tutti tedeschi e tutti attratti dall'ipotesi, non confermata, che Walther von der Vogelweide, il più famoso dei trovatori, fosse nato qui. Il poeta del XII e XIII secolo è quell'uomo malinconico che si vede in posa un po' ovunque in Alto Adige, in particolare in Piazza Walther a Bolzano.
Chiusa divenne così la mecca del romanticismo. Si dipingeva, si scriveva, si faceva musica e ci si divertiva. La locanda “Lampl” con la sua sala “Walther” divenne il fulcro del movimento grazie all'ospitalità dell'oste e alla bellezza delle sue figlie.

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Città Alta
Nel 1494, Albrecht Duerer si fermò durante il suo famoso viaggio a Venezia. Vi avevo già parlato del suo tumultuoso itinerario: trovò una piena dell'Adige e fu costretto a salire per la Val di Cembra dove rimase per un po' di tempo, prima di proseguire per Venezia. Questo cammino è tuttora percorribile da Salorno a Cembra e si chiama Duererweg.
La locanda Lampl oggi non esiste più, ma rimane ancora la sala Walther luogo di eventi e congressi. La casa si trova sul lato destro della strada principale nella città alta.

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la sala Walther

LA PARROCCHIALE, LA CITTA' BASSA
Continuo la mia passeggiata per il centro di Chiusa fino alla Chiesa di San'Andrea. Completata nel 1498 presenta un interno particolare segnato da volte a costoloni reticolati con colonne slanciate. Il ponte da Piazza Comune porta sul lato opposto dell'Isarco, da dove si gode di una vista bellissima sulla città.

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piazza Parrocchia

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klausen

Dalla piazza giungo poi nella Città Bassa, ammirando le insegne in ferro battuto degli alberghi e antiche botteghe, alcuni antichissimi, come l'ex albergo Orso Grigio, di cui si ha notizia fin dal 1335.

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le insegne in ferro battuto
La strada finisce in Piazza Tinne con negozi e hotels, dove si può fare una sosta in uno dei tanti tavoli colorati delle birrerie oppure visitare il vicino museo Civico con il suo tesoro.
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piazza Tinne
Dal museo Civico consiglio di salire alla collina panoramica per ammirare una bellissima visuale su Chiusa.

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vista dalla collina del parco dei Capuccini

IL CONVENTO DI SABIONA, L'ACROPOLI DELL'ALTO ADIGE
E poi si sale a Sabiona lungo un sentiero che dal centro cittadino si infila in una vecchia scalinata, passando per Castel Branzoll, e si fa più dolce, in una mulattiera tra alberi e fiori. Il convento, che domina la città da una roccia scoscesa, è stato fondato alla fine Seicento ed è tuttora abitato dalla monache di clausura benedettine, dedite alla preghiera corale e ai lavori domestici.

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la salita verso il monastero di Sabiona
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monastero di Sabiona

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il monastero di Sabiona visto durante la mia escursione sul sentiero del Castagno

MINIERA DI VILLANDRO
Una visita di Chiusa non può essere completa senza aver visto la miniera di Villandro. A pochi chilometri dal centro cittadino, si sale in macchina lungo la strada che conduce all'Alpe di Villandro e si parcheggia poco prima dell'ingresso. Qui ad attendermi trovo la guida che mi conduce all'interno di un labirinto di gallerie che rivela roccia dopo roccia tutte le fatiche degli uomini che qui vi hanno lavorato.

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miniera di Villandro, credits Ufficio Turistico di Chiusa
villandro
un'avventura nell'oscurità

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Sui 750 metri di dislivello, la miniera di Villandro contava ben 16 gallerie per un totale di 16,5 km di 2/3 scavati a mano. Si calcola, inoltre, che l'avanzamento annuo fosse di circa 8 metri.
Una bellissima esperienza nell'oscurità della terra che può essere il punto iniziale per partire alla scoperta del territorio di Chiusa e Valle Isarco, tra valli incantate e paesi medievali.

INFORMAZIONI UTILI:
Per ulteriori informazioni su Chiusa visita il sito ufficiale di Chiusa/Klausen - Alto Adige
Per la miniera di Villandro: BergWerk  



Il Panoramaweg è una delle escursioni, come dice già il nome, tra le più panoramiche, ma anche tra le più faticose e lunghe di tutta Saalbach. Ho avuto modo di effettuarlo durante un mio soggiorno nella famosa località austriaca, soggiornando presso l'hotel Eva Village, uno dei migliori della regione. Per la prenotazione mi sono affidato al sito di Austria per l'Italia un'associazione che riunisce più di 30 hotels, selezionati con cura, all'interno del territorio austriaco, tutti con personale parlante italiano, cosa non scontata durante le vacanze all'estero, anche nella vicina Austria.

escursione trekking saalbach
in cammino sui monti di Saalbach
L'Alpe Cimbra con oltre 400 km di strade e sentieri adatti alla mountain bike, bici da corsa ed ebike è un vero paradiso per gli amanti delle due ruote.
Oggi volevo raccontarvi la mia esperienza in mountain bike sui sentieri di Lavarone e in particolare l'itinerario 830 che fa il giro di Lavarone, Carbonare e monte Rust, un itinerario ad anello su strada sterrata e sentiero che propone tratti di relax e alcuni di discreto impegno con un dislivello di circa 340 metri.

percorsi itinerario mountain bike lavarone
in itinerario in mtb sulle montagne di Lavarone

Tra i forti della Grande Guerra che si possono visitare in Trentino, il forte Pozzacchio è senza dubbio uno tra quelli che merita di essere visitato.
Ho avuto modo di visitare questo forte la scorsa settimana dopo una bella escursione, sempre a tema Grande Guerra, sul vicino Corno Battisti, completando in questo modo una bellissima giornata tra storia e natura. 

forte grande guerra pozzacchio trentino
forte Pozzacchio
La cascata di Fragsburg è la cascata più alta dell'Alto Adige. Meno conosciuta rispetto a quelle di Parcines e di Racines, merita di sicuro una visita per ammirare il suo spettacolare salto d'acqua.
L'escursione alla cascata di Fragsburg è facilissima e anche cortissima. L'ho visitata durante il mio primo giorno di vacanza in Val Passiria: arrivando da Bolzano, ho seguito le indicazioni per Scena Merano, passato l'ingresso ai giardini di castel Trauttmansdorff e, alla prima rotonda, girato a destra seguendo le indicazioni per l'Hotel Castel Fragsburg. Consiglio di fermarsi durante il percorso per ammirare un bellissimo panorama sulla conca di Merano.

cascata più grande alto adige fragsburg
cascata Fragsburg
Vipiteno mi stupisce sempre per la sua bellezza in ogni periodo dell'anno. Vi avevo già raccontato cosa si può vedere in una giornata aVipiteno e dintorni, ma con il post di oggi volevo descrivervi un itinerario di visita più specifico nel centro di Vipiteno. Infatti, poco tempo fa, ho partecipato ad una visita guidata organizzata dall'ufficio turistico dove ho scoperto storia, dettagli e segreti di questo borgo entrato di diritto nell'elite dei Borghi più Belli d'Italia.

itinerario vipiteno
la via Città Nuova e la Torre delle Dodici
San Vito di Cadore è una delle destinazioni migliori per fare camminate trekking sulle Dolomiti Bellunesi. Dico migliori perchè è posizionata vicino alle montagne più belle di Cortina d'Ampezzo, ma anche a quelle della Val Boite, potendo così “svallare” e raggiungere le altre destinazioni vicine tra Pelmo e Antelao.
 
Un po' come ho fatto io. Ho tenuto come base il paesino di Cibiana di Cadore e poi mi sono mosso per effettuare le escursioni.
 
L'escursione che vi voglio raccontare oggi è il giro del Col della Pausa, una facile escursione di 5 km, 2 ore e 300 metri di dislivello, con partenza dal centro di San Vito di Cadore, ideale per il primo o ultimo giorno di vacanza, oppure, nelle giornate di tempo incerto (come nel mio caso).
 
 
escursioni trekking san vito di cadore
San Vito di Cadore

L'altopiano del Renon è un vero paradiso per le escursioni trekking. E' stato definito l'altopiano con un orizzonte grandissimo perchè non serve fare fatica a salire sulle cime più alte per ammirare scenari sulle Odle, Sciliar, Latemar, Catinaccio e Sas de Putìa: anche dalla passeggiata più semplice si potranno godere di splendidi scenari!
Ecco quindi che ho pensato di scrivere un post dedicato alle escursioni trekking più famose da fare sul Renon, post che spero si possa arricchire nel prossimo futuro.

escursioni trekking renon
le piramidi di terra con sullo sfondo le Dolomiti