L'escursione al Rifugio Mulaz è una delle camminate più panoramiche e suggestive che potete vivere nelle Dolomiti.
Questo percorso ad anello parte da Passo Valles, offrendo viste mozzafiato e tratti attrezzati per gli amanti del trekking più avventuroso. La discesa attraverso la pittoresca Val Venegia avviene lungo un sentiero escursionistico che ti farà immergere nella bellezza incontaminata di questa valle alpina.
Il percorso copre un dislivello di 1100 metri, con una durata complessiva di circa 6 ore (a seconda del ritmo) per un totale di 14 km. Per chi preferisce evitare i tratti attrezzati, c'è l'opzione di partire da Passo Rolle, seguendo il sentiero utilizzato per il ritorno. Tuttavia, non avendo personalmente sperimentato questa variante, non posso garantire la stessa esperienza.
Decidiamo di effettuare questa escursione al rifugio Mulaz in giornata partendo prestissimo da Mestre – Venezia (circa 2h45 senza prendere l'autostrada).
Arrivati a Passo Valles ( mt 2032), sistemiamo zaino, scarpe trekking e iniziamo la nostra camminata.
PASSO VALLES
Dal passo risaliamo il sentiero di fronte al bar fino a vedere la segnaletica per il rifugio Mulaz sentiero 751.
FORCELLA VENEGIA
Da qui iniziamo a camminare fino a raggiungere la prima tappa: Forcella Venegia ( mt 2212) che ci regala la prima vista sulla Val Venegia e sulle Pale di San Martino e, più lontano, il monte Castellazzo dove si trova il Cristo Pensante.
PASSO VENEGIOTA
Sempre su comodo sentiero proseguiamo circondati da splendide visuali sulla Val Venegia, Forca Rossa e Falcade fino a raggiungere Passo Venegiota (mt 2300).
Da questo punto inizia il percorso più difficile.
Il sentiero 751 raggiunge una piccola sella che consente al sentiero di passare dal versante della Val Venegia a quello della Val di Valles,
Qui troviamo un primo cordino metallico che ci agevola la camminata per arrivare al Passo Fochet di Focobon (non segnalato).
TRATTI ATTREZZATI
Il sentiero perde ora quota e attraversa un lungo ghiaione. Quando lo si guarda dal basso fa davvero impressione!
Raggiungiamo poi una zona prativa e diamo inizio ai tratti attrezzati.
Il primo, moto semplice tranne che per le rocce lisce dovuto al numero di persone che passano ogni giorno (siamo sull'Alta Via 2 delle Dolomiti), il secondo simile, il terzo, invece, in ripidissima salita ma si è aiutati dalle rocce che fungono da gradini.
Un minuto di riposo per prendere fiato (splendida vista vette del Focobon e forcella Stia) ed eccoci al tratto più “impegnativo”, un tratto da risalire tra rocce e cordini metallici che ci conducono al Sasso Arduini, balcone naturale che regala viste su Marmolada, Sorapis, Antelao e Civetta.
RIFUGIO MULAZ
Ormai manca davvero poco! Il rifugio Mulaz (mt 1571) è bene in vista.
Arriviamo in circa 3H10 da Passo Valles e qui facciamo la nostra sosta per il pranzo al sacco! Possiamo dire panino con vista! Meritatissimo!
Sarebbe stato bello salire a Cima Mulaz e suonare la campana però non c'è tempo visto che siamo venuti in giornata. Magari una prossima volta 😊
Ovviamente foto a manetta ed è il momento di cominciare la discesa.
A
differenza del sentiero 751 fatto all'andata, quello del rientro è più facile.
PASSO MULAZ
Dal rifugio si fa un ultimo strappo in salita fino al Passo Mulaz (mt 2619) e iniziamo a scendere su ghiaione dominati da immense pareti dolomitiche su sentiero 710 chiamato anche di “Quinto Scalet”.
SENTIERO 710
Il sentiero scende ripidamente verso la Val Venegia.
In un breve tratto del percorso c'è una corda fissa (niente rispetto a quello fatto prima) e scende poi a tornanti (pezzo che sembra non finire mai) fino al Pian della Vezzena.
VAL VENEGIA
Qui vediamo le deviazione per Passo Valles su sentiero 749, che, tagliando alla base le cime Venegiota e Caladora, risale nel bosco e raggiunge la Forcella Venegia.
Da qui in discesa ritorniamo velocemente a Passo Valles sul sentiero fatto in andata, concludendo, dopo circa 6 ore, la nostra escursione al rifugio Mulaz.
Cosa dire di questa escursione? Molto bella dal punto paesaggistico, impegnativa per via dei tratti con cordino, ma niente di così difficile. Ovviamente bisogna essere allenati e abituati a camminare in montagna.
VEDI ANCHE:
Escursioni San Martino di Castrozza
San Martino di Castrozza estate
Escursioni a Fiera di Primiero
La sezione del blog dedicata al TREKKING , al TRENTINO e agli HOTEL per organizzare al meglio la tua vacanza
Ciao, grazie per il reportage. Dalle immagini non pare serva l'imbragatura per superare i pezzi attrezzati, non si ha di fronte quindi una vera e propria ferrata, confermi?
RispondiEliminaPer chi soffre di vertigini è fattibile?
Quando ci si trova in due , uno che sale e uno che scende, come ci si deve comportare nei tratti attrezzati? Grazie e un caro saluto Andrea da Pd