Cosa vedere a Gradisca d'Isonzo

Tra i borghi più belli del Friuli Venezia Giulia, Gradisca d'Isonzo è senza dubbio uno da vedere assolutamente.

 

Inserito nell'elenco dei Borghi più belli d'Italia, è perfetto per una visita di poche ore. Io ci sono arrivato dopo un'escursione sul Monte Sabotino a Gorizia e, parcheggiata l'auto nel parco in via Gorizia, mi sono immerso a piedi nel fascino del suo centro storico.


Prima di raccontarvi le cose da vedere a Gradisca, vorrei concentrarmi sulla storia di questo borgo, per secoli conteso dalla Serenissima e casa Asburgo.

 

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STORIA DI GRADISCA

La "Guerra Gradiscana" scoppiò nel 1615 tra la Repubblica di Venezia e l'arciduca Ferdinando d'Austria, principalmente attorno alla fortezza di Gradisca, fondata dai Veneti nel 1479 e passata agli Austriaci nel 1511. Ufficialmente il conflitto nacque per le aggressioni dei pirati Uscocchi contro le navi venete, ma Venezia sospettava il coinvolgimento austriaco. Nonostante un iniziale successo veneziano, l'assedio alla fortezza fallì nel 1617.

 

Gradisca subì gravi danni, ma nel 1647 fu ceduta dall'imperatore all'Eggenberg, trasformandosi in una "Contea Principesca" autonoma. Durante la dominazione Eggenberg, Gradisca conobbe uno sviluppo economico e sociale sotto il conte Francesco Uldarico della Torre, che introdusse scuole, attività industriali e migliorò l'aspetto urbano. Questo fu il periodo di massimo splendore per la città, che divenne un centro residenziale anziché solo una cittadella militare.

L'indipendenza terminò nel 1717 con l'estinzione degli Eggenberg. Gradisca mantenne un'amministrazione speciale fino al 1754, quando fu unita a Gorizia nella "Contea Principesca di Gorizia e Gradisca".


Ma quali sono le cose da vedere a Gradisca d'Isonzo? Partiamo!


VIA CESARE BATTISTI

Una volta parcheggiata la macchina, attraverso la porta in Largo Porta Nuova ed entro nel cuore storico del borgo, iniziando da via Cesare Battisti. 

 

Qui si trova la Loggia dei Mercanti, una piccola struttura che custodisce lapidi commemorative legate alla fondazione della fortezza. 

Proprio di fronte, la Casa dei Provveditori Veneti, risalente al Cinquecento, è una delle poche testimonianze dell'epoca in paese e oggi ospita la prima enoteca regionale pubblica italiana.

 

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Proseguendo lungo la strada, sulla sinistra si affaccia la Chiesa della Beata Vergine Addolorata, un edificio storico che annuncia l'avvicinarsi del Castello.

 

CASTELLO

Il Castello di Gradisca, costruito nel 1473, fu fortificato per proteggere il territorio dalle invasioni turche. 

 

Costruito dagli Austriaci, su una preesistente struttura veneta, tra il 1546 e il 1565, al tempo dei Capitani imperiali Nicolò II Della Torre, Giovanni de Hojos e Giacomo de Attimis, il Castello ha subito nel tempo numerosi adattamenti e trasformazioni e dal 1815 al 1915 è stato sede di una "Casa di Pena Generale". 

 

Al suo interno, fra gli edifici principali, troviamo il Palazzo del Capitano, l'Arsenale Veneto, la Caserma detta "La Longa", la Caserma austriaca, la Chiesetta di San Giuseppe e il Corpo di Guardia.

 

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Anche se non ho potuto visitare l'interno del castello, trovandolo chiuso, il giro attorno alle sue mura è molto interessante. Il percorso è scandito da sei torrioni e due porte, offrendo una panoramica della possente architettura militare dell'epoca. 

 

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Passo accanto alla polveriera veneta e completo il giro arrivando alla centrale Piazza Unità d'Italia.

 

PIAZZA UNITA' D'ITALIA 

La piazza ottocentesca è il cuore di Gradisca. La sua forma ellittica è dominata dalla colonna sormontata dal leone di San Marco, simbolo della breve dominazione veneziana. 

 

Da qui proseguo verso Via Ciotti, che regala altri scorci interessanti.

 

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VIA CIOTTI

In Via Ciotti spiccano la Chiesa della Beata Vergine Addolorata, risalente alla fine del Quattrocento, e il Palazzo Torriani, un edificio imponente terminato nel 1705. 

 

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Oggi ospita il Municipio, la Biblioteca e la Galleria d'Arte Contemporanea Luigi Spazzapan, dedicata all'artista locale e ad altri talenti del Friuli Venezia Giulia.


VIA BERGAMAS

Dal termine di Via Ciotti raggiungo di nuovo Via Cesare Battisti, vado a sinisttra e prendo Via Bergamas, una parallela di Via Ciotti.

 

Questa strada conserva un'atmosfera austera con edifici come il Palazzo de Comelli, risalente al Seicento, e si apre al Duomo dei Santi Pietro e Paolo, una delle cose da vedere assolutamente qui a Gradisca d'Isonzo, con la sua facciata barocca e gli interni cinquecenteschi.

 

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Proprio di fronte al Duomo si trova Casa Bergamas, legata alla commovente storia di Maria Bergamas e del Milite Ignoto. Un'epigrafe in Via Bergamas 37 ricorda il sacrificio del figlio di Maria, Antonio Bergamas, morto nel 1916, e il ruolo della madre nella scelta del feretro ad Aquileia che rappresenta tutti i caduti non identificati d'Italia.

 

Per scoprire tutta la storia della scelta del milite ignoto, e il suo viaggio in treno verso Roma, leggi il post sul mio blog dedicato al Milite Ignoto

 

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PASSEGGIATA MURA DI CINTA

Dopo aver esplorato il centro storico, concludo la visita con una breve passeggiata lungo le mura di cinta. Immerso nel verde, questo percorso offre splendide viste sul Carso e sul fiume Isonzo, regalando un momento di relax e contemplazione.

 

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Queste sono le cose che vi consiglio di vedere a Gradisca d'Isonzo, un piccolo gioiello che merita una visita: un mix di storia, arte e natura che vi lascerà più che soddisfatti.

 

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