Cosa vedere a Gorizia in un giorno? Gorizia è un luogo con una straordinaria ricchezza storica, culturale e paesaggistica.
Questa città offre un mix unico di tradizioni e lingue, grazie alla sua posizione geografica a cavallo tra Italia e Slovenia, oltre a presentare numerose tematiche presenti nel mio blog come la grande guerra e l'impero austro-ungarico.
Secondo un sondaggio del quotidiano “il Sole 24 Ore” sulla qualità della vita, Gorizia risulta tra le prime 20 città in Italia per la qualità della vita, grazie al suo ambiente tranquillo e rilassante, al clima mite, al basso livello di inquinamento e alla presenza di numerosi servizi. Questo offre diverse opzioni per chi cerca casa.
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Lo scorso dicembre ho avuto modo di tornare in questa città e di visitare con calma le cose principali.
Ho approfittato della prima domenica del mese per visitare i musei gratuiti, inoltre, nello stesso giorno, si è svolta anche la sagra del Patrono con giostre e bancarelle su gran parte della città; non ideale per fare foto ma almeno occasione per vedere una Gorizia piena di vita.
LA NIZZA AUSTRIACA
Il percorso segue in parte l'itinerario compiuto dall'imperatore Francesco Giuseppe in occasione della sua ultima visita a Gorizia il 29 il 30 settembre 1900 e porta alla scoperta della Gorizia asburgica la città per la quale il barone Carl von Czoernig aveva coniato nel 1873 il felice appellativo di "Nizza austriaca".
Sono gli anni in cui Gorizia aveva cercato di affermarsi come prestigiosa meta turistica, promuovendo la realizzazione di parchi, alberghi, caffé e negozi, in un'atmosfera mitteleuropea e multietnica.
Ma vediamo le cose con ordine! Parcheggio la macchina in Corso Italia e raggiungo subito a piedi Borgo Castello.
CASTELLO
DI GORIZIA
Inizio il mio itinerario dal
monumento di più importante della città, il Castello di Gorizia.
Fu eretto attorno al XII secolo per ospitare il conte di Gorizia ( il quale aveva possedimenti anche in Tirolo), unendo diverse strutture architettoniche già esistenti, e negli anni cambiò forma di continuo, con l'aggiunta di maschi e torrioni.
Sopra l'ingresso principale compare un cinquecentesco leone di Venezia, ricordo del breve periodo in cui la città appartenne alla Serenissima. Infatti per diverso secoli questa città fu di dominio dell'Austria.
Oggi, prima domenica del mese, l'ingresso al castello è gratuito!
All'interno si può visitare il Museo del Medioevo Goriziano e girare per le varie sale che ospitano arredi e armamenti d'epoca.
Vi farete un'idea delle condizioni in cui vivevano principi e principesse, non tanto felici in tempi di guerra, chiusi in stanze buie e con poca acqua.
Tra tutte le camere non perdetevi la Sala del Conte, il Salone degli Stati Provinciali, con il suo magnifico coro ligneo, e la camera della tortura.
La Corte dei Lanzi è il fiore all'occhiello del castello: la sua anima medievale, racchiusa da edifici risalenti ai secoli XV e XVII.
Mi sono piaciute molto le installazioni interattive, con video e proiezioni sulle pareti che danno un plus alla visita del castello.
Prima di lasciare il forte non dimenticate di percorrere il cammino di ronda sulle mura di cinta. Io purtroppo l'ho trovato chiuso, ma di sicuro, se il cielo è sereno, scatterete ottime fotografie.
CAPPELLA DI SANTO SPIRITO
Finita la visita al castello cammino lungo la via principale di Borgo Castello e raggiungo la vicina Chiesetta di Santo Spirito, un piccolo edificio romanico con un campanile a vela del 1414, ristrutturato dopo la Grande Guerra.
La chiesetta non è visitabile, ma dalla vetrata all'esterno si riesce a osservare gli affreschi del XVI secolo che la tradizione attribuisce al figlio del Tintoretto.
MUSEO
DELLA GRANDE GUERRA E MUSEI PROVINCIALI
Poco distante ecco i Musei di Borgo Castello (pure qui oggi ingresso gratuito) che sono raccolti in tre strutture adiacenti (Casa Domberg, Tasso e Formentini).
Comprendono il Museo della Grande Guerra, che raccoglie documenti e testimonianze della prima guerra mondiale nella zona (c'è anche un breve percorso dove si può vivere l'esperienza della trincea), il Museo della Moda e delle Arti Applicate, con una collezione di abiti e tessuti degli ultimi tre secoli che documentano lo sviluppo di attività artigianali come la produzione di merletti, e la Collezione Archeologica, che ripercorre la storia di Gorizia.
Io ho visitato con calma quello della Grande Guerra, davvero bello e completo, con spiegazioni generali sul conflitto e sulle 12 Battaglie dell'Isonzo, poi velocemente gli altri.
DUOMO
Visitato Borgo Castello, scendo dalla collina e raggiungo il centro storico di Gorizia.
Dalla porta ad arco che introduce al borgo parte Via D'Annunzio, che conduce al Duomo, un luogo di culto che ha subito numerosi rimaneggiamenti nel corso dei secoli; è un punto di riferimento cittadino, ma non l'edificio che mi è piaciuto di più qui a Gorizia.
VIA RASTELLO
Dal retro del Duomo prendo la suggestiva Via Rastello, ricca di palazzi storici, che conduce nel cuore della città, Piazza della Vittoria.
PIAZZA DELLA VITTORIA
Oggi purtroppo la trovo invasa da giostre e bancarelle che vendono zucchero filato e non riesco ammirarla come si dovrebbe.
Si tratta di uno slargo pedonale cinto da palazzi dal fascino asburgico che si apre come un sipario con una curiosa forma triangolare che la rende un luogo molto piacevole dove fermarsi per un caffè all'ombra del castello.
Un tempo la zona dove ora sorge la piazza era un grande prato e fino a qualche anno fa era ancora attraversata da strade.
Oggi al suo centro troverete la bella Fontana del Nettuno.
CHIESA
DI SANT'IGNAZIO
Sulla piazza si trova la
Chiesa di Sant'Ignazio, dopo
il castello è senza dubbio il monumento più significativo della
città.
Vedrete spesso comparire all'orizzonte le cupole a cipolla della Chiesa di Sant'Ignazio, un edificio in stile barocco che si affaccia magnificamente su Piazza della Vittoria.
La chiesa fu costruita nella metà del XVII secolo per volontà dei gesuiti, arrivati a Gorizia su richiamo del Vaticano per contrastare il crescente protestantesimo.
Il
mio itinerario lascia ora il centro e raggiunge, a piedi, il confine
con la Slovenia, seguendo Via Carducci e Via del San Gabriele.
PALAZZO
WERDENBERG
Lungo il percorso incontro un
altro palazzo che attesta l'importanza dei gesuiti a Gorizia, Palazzo
Werdenberg, costruito per volere di costoro nel XVII secolo per
ospitare un seminario, ma poi, dopo che nel 1773 l'ordine fu sospeso,
trasformato da Maria Teresa d'Austria in un ginnasio statale.
Dal dopoguerra a oggi vi ha sede la Biblioteca Statale Isontina.
FRONTIERA
Svolto a destra e prendo Via del San Gabriele e raggiungo l'antica frontiera sul Valico San Gabriele dove possono essere presenti delle pattuglie per il controllo.
Appena
oltrepassata, svolto a sinistra e raggiungo Piazza
Transalpina.
PIAZZA
TRANSALPINA
Non
potrete lasciare Gorizia senza aver fatto un salto in questa piazza
che per anni è stata il luogo della separazione tra italiani e
iugoslavi, tra Gorizia e Nova Gorica.
Qui, con un piede in Italia e uno in Slovenia, potete scattare una fotografia sul luogo che oggi è simbolo di cooperazione, ma che fu emblema di divisione tra due mondi.
Infatti, al centro della piazza, spezzata letteralmente in due dal confine, fino al 2004 passava un muro; ora, ciò che resta di quel periodo è il ceppo lapidario in marmo che segnava la frontiera.
Di fronte alla piazza c'è la Vecchia Stazione Ferroviaria della Transalpina, che un tempo collegava Vienna con Trieste.
Oggi qui è territorio sloveno, ma naturalmente nessuno, in teoria, vi chiederà il passaporto.
Ho scritto in teoria perchè, ritornando di nuovo sul Valico San Gabriele, la polizia italiana mi ha chiesto i documenti.😅
Calcolate circa 25 minuti per raggiungere Piazza Transalpina da Piazza della Vittoria a piedi!
Queste sono le cose principali da vedere a Gorizia.
La mia giornata è proseguita poi verso il borgo di Gradisca d'Isonzo (presto il pst) e, come conclusione, una visita al Sacrario di Redipuglia al momento del tramonto.
E voi siete mai stati in questa cittadine del Friuli Venezia Giulia?
VEDI ANCHE:
Cosa vedere in Friuli Venezia Giulia
Borghi del Friuli Venezia Giulia
La sezione del blog dedicata al FVG
E' da tantissimo tempo che penso di Visitare Gorizia, ma ancora non sono riuscita a ritagliarmi qualche giornata per farlo, Più in generale, il Friuli Venezia Giulia non lo conosco molto bene, ma vedo che i tuoi articoli su questa Regione, sempre precisi e super dettagliati, ne dicono un gran bene!
RispondiEliminaGrazie mille e buon Ferragosto carissimo! Mimì
è davvero una cittadina caratteristica con grande fascino mitteleuropeo
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