Ammetto che un po' di timore c'era nel ritornare alle Cinque Torri e al rifugio Scoiattoli. In questi luoghi ho ricordi bellissimi d'infanzia, di escursioni e gite fatte con i miei genitori durante le vacanze in campeggio a Cortina, sulle Dolomiti, molti (moltissimi) anni fa. Si sa, da bambini le cose sembrano molto più grandi e spettacolari, e la paura di arrivare lì e rimanere un po' deluso era molta (cosa che mi è già successo già per altre destinazioni). Nel caso delle Cinque Torri, invece, non è stato così, alla fine dell'escursione l'entusiasmo è rimasto pari a quello di venticinque anni fa!
Ma iniziamo le cose con ordine: arrivati a Cortina prendiamo la strada che porta al passo Falzarego e, dopo una ventina di minuti, lasciamo la macchina presso il parcheggio del rifugio Bain de Dones, da dove parte anche la seggiovia che sale al rifugio Scoiattoli, una delle nostre mete della giornata.
Dal piazzale seguiamo le indicazioni per il sentiero 425 che indica anche i nomi dei rifugi Cinque Torri e Scoiattoli, entriamo in un bosco di larici e abeti rossi fino ad arrivare a costeggiare sulla destra il lago Bain de Dones (non certo famoso per le sue acque limpide). Qui facciamo la prima sosta foto. Superato il lago proseguiamo attraverso il bosco con numerosi saliscendi e, dopo aver attraversato un piccolo ruscello, il sentiero inizia, facendo già una piccola selezione nel gruppo, a salire più ripidamente fino a raggiungere la strada asfaltata che porta al rifugio Cinque Torri.
Proseguiamo per la strada asfaltata fino al limite del bosco e da qui si ha la prima visuale sulle Cinque Torri e più precisamente sulla Torre Grande, con alle nostre spalle l'imponente Tofana di Rozes. Da questo punto, dopo qualche minuto in lieve salita, arriviamo al rifugio Cinque Torri.
Qui facciamo una sosta obbligatoria per ammirare il panorama: un balcone naturale con vista sulle maggiori cime della conca ampezzana! Vicino a noi c'è la Croda da Lago, dove sono stato lo scorso anno, peccato però che in quel giorno le nuvole basse impedivano di vedere questo spettacolo dolomitico, al contrario invece oggi si mostra in tutto il suo splendore!
Complice la bellissima giornata, il prato davanti al rifugio inviterebbe a sdraiarsi al sole e rimanere qui, ma il nostro programma prevede di arrivare fino al rifugio Scoiattoli, così non perdiamo tempo e ci rimettiamo in marcia seguendo il sentiero con le indicazioni del rifugio. Il sentiero costeggia le pareti verticali della Grande Torre, luogo ideale come palestra di roccia; oggi in particolare c'e tantissima gente che si cimenta nella salita lasciando tutte le persone di sotto con il naso all'insù. Bisogna fare particolare attenzione a non camminare molto vicino alle pareti della Torre perchè a volte c'è il pericolo di caduta sassi forse dovuto agli stessi scalatori.
Costeggiamo le altissime pareti e seguendo sempre lo stesso sentiero vediamo in lontananza il rifugio Scoiattoli dove arriviamo dopo circa mez'ora di cammino a quota m 2225.
Il rifugio è situato vicino all'arrivo della seggiovia e, siccome oggi è la prima domenica d'agosto, c'è tantissima gente. Abbiamo fatto bene a portarci il pranzo a sacco da casa, in rifugio sarebbe stato da attendere ore prima di essere serviti! Scegliamo una posizione un po' più isolata e stendiamo i nostri asciugamani per poter pranzare in santa pace godendo così di un panorama che ha dell'incredibile. Davanti ai miei occhi ho, a mio parere, uno degli scenari dolomitici più belli: Lagazuoi, Tofane, Cinque Torri, Croda da Lago, tutti sembrano a portata di mano.
Finito la sosta per il pranzo decidiamo di allungare un po' l'itinerario andando al rifugio Averau. Dal rifugio Scoiattoli lo si vede ad occhi nudi, e si vede pure il rifugio Nuvolau, questo però troppo lontano da poterlo includere nella nostra escursione (qui trovi il racconto della nuova escursione al rifugio Nuvolau).
Il sentiero è il numero 439 e sale costantemente in salita per circa mezz'ora lasciandoci alle spalle una bellissima vista sulle Cinque Torri e sulle Tofane. Il rifugio Averau, a quota m 2413 è stato recentemente ristrutturato e dalla terrazza il panorama spazia sul Civetta e sulla Marmolada.
Il sentiero è il numero 439 e sale costantemente in salita per circa mezz'ora lasciandoci alle spalle una bellissima vista sulle Cinque Torri e sulle Tofane. Il rifugio Averau, a quota m 2413 è stato recentemente ristrutturato e dalla terrazza il panorama spazia sul Civetta e sulla Marmolada.
Diciamo che più che un rifugio sembra un hotel. Anche qui tantissima gente, all'interno sembra di essere in un autogrill in autostrada, ma si sa siamo a Cortina, la regina delle Dolomiti e se non c'è il pienone qui in agosto dove dovrebbe esserci? Non poteva mancare la sosta panna cotta con i frutti di bosco con tanto di sorpresa alla cassa: cinque euro! si vede che siamo nella località dei VIP! La settimana scorsa in Val Venegia per la stessa panna cotta ho speso solo tre euro: due mondi diversi di concepire la montagna!
Ritorniamo al rifugio Scoiattoli per lo stesso sentiero dell'andata e nei pressi del rifugio visitiamo il museo all'aperto della grande guerra. I sentieri portano alle trincee difensive, ricostruite fedelmente in base ai documenti storici e alle varie postazioni di comando tra le quali è da segnalare la ricostruzione di una postazione di artiglieria con cannone di 75 mm, il tutto immerso in uno scenario suggestivo.
Lungo i sentieri sono collocati diversi cartelli con spiegazioni storiche in varie lingue e di domenica in alta stagione ci sono anche delle visite guidate dove le guide sono vestite da soldati e da crocerossine con abiti rigorosamente dell'epoca.
Il sentiero prosegue lungo le trincee e, prendendo la strada giusta si riesce a girare dietro le Torri fino a raggiungere il rifugio Cinque Torri, cosa però che noi non siamo riusciti a fare trovandoci di fronte ad un canalone ripidissimo. Invece di tornare indietro e di cercare il sentiero corretto decidiamo di ritornare verso il rifugio Scoiattoli e prendiamo lo stesso sentiero dell'andata, arrivando così con calma al rifugio Cinque Torri dove siamo passati questa mattina. Qui non facciamo nessuna sosta e continuiamo la nostra discesa sempre seguendo il sentiero n. 425.
Quando passiamo nei pressi del laghetto capiamo che la nostra escursione è quasi al termine e arriviamo dopo pochi minuti al parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina.
Ovviamente si pensava di fare una sosta per il dolce al rifugio Bain de Dones ma al nostro arrivo lo troviamo chiuso (segue l'orario della seggiovia). Appuntamento quindi per la torta Sacher rimandato alla prossima escursione!
Finisce qui, ai piedi della Tofana di Rozes, questa bellissima giornata passata in uno dei luoghi più visitati delle Dolomiti e dal fascino talmente suggestivo che non potrà mai deludere.
SCHEDA TECNICA:
PARTENZA: Rifugio Bai de Dones m 1889
ARRIVO: Rifugio Averau m 2413
DISLIVELLO: m 524
Agosto 2012
Vedi anche tutte le mie escursioni in montagnae le 5 escursioni più belle delle Dolomiti
Finisce qui, ai piedi della Tofana di Rozes, questa bellissima giornata passata in uno dei luoghi più visitati delle Dolomiti e dal fascino talmente suggestivo che non potrà mai deludere.
SCHEDA TECNICA:
PARTENZA: Rifugio Bai de Dones m 1889
ARRIVO: Rifugio Averau m 2413
DISLIVELLO: m 524
Agosto 2012
Vedi anche tutte le mie escursioni in montagnae le 5 escursioni più belle delle Dolomiti
che bel giro! l'ho fatto lo scorso anno con la mia famiglia. bellissimo
RispondiEliminagrazie!
RispondiEliminaLa prossima volta che andate al rifugio 5 Torri, poco dopo aver incontrato la strada asfaltata e poco prima di raggiungere al rifugio, sulla destra c'è una deviazione che vi porta ai piedi delle 5 Torri tra camminamenti e postazioni della Grande Guerra fino a scorgere il rifugio dall'alto ed arrivarvi con un facile sentiero....Buona domenica.
RispondiEliminaciao Gildo, eh era quello che volevamo fare al ritorno ma che non abbiamo trovato. magari la prossima estate staremo più attenti... grazie, buona domenica anche a te!
EliminaConfesso che ci sono sempre salita con la seggiovia... tre bambini sono una giustificazione sufficiente? L'anno scorso con i due più grandi abbiamo fatto il percorso museale ed è stato bellissimo! Come la pausa al rifugio sotto la torre grande :) Non vedo l'ora di tornare!
RispondiEliminasi concordo, per i bambini dev'essee una bellissima esperienza :))
Eliminabellissimo!
RispondiElimina:))
Eliminami segno questo itinerario, se non è troppo lontano da dove andrò, magari lo facciamo!
RispondiEliminasi merita davvero, se riesci prova ad andarci.
Eliminai miss hiking. and my, such wonderful views here!
RispondiEliminahttp://halfwhiteboy.blogspot.com/
thanks!
Eliminabellissimo sarebbe il mio sogno poterlo fare è difficile?
RispondiEliminaAssolutamente no! a piedi è fattibile anche con bambini a seguito. Se invece volete proprio prendere la seggiovia arriverete proprio sotto le cinque torri e da li potete lo stesso visitare l'area della grande guerra. è forse una delle escursioni che più mi ha colpito
Eliminaallora lo metto in programma!!! magari usando la seggiovia al rientro.... portare la belvetta sulle spalle in salita è faticoso, ma in dscesa... povere ginocchia!!!
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaCiao!
RispondiEliminabella la descrizione dettagliata :-)
Ci sono difficoltà particolari lungo il sentiero o è affrontabile anche da bambini di 6-8 anni? (devo dire che sono bravi camminatori ;.))
grazie!
Lara
il sentiero è facile e ben segnato, se i bambini sono bravi camminatori non avranno problemi.
EliminaVisto il bel tempo almeno per ora... Andiamo a vedere questi bei posti!
RispondiEliminabuona passeggiata!!
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQuando abbiamo letto la descrizione del tuo blog, ci siamo subito fermati! Anche noi siamo appassionati di trekking e, proprio un annetto fa, abbiamo trascorso una settimana nelle Dolomiti (San Vito di Cadore), per esplorare i sentieri nei dintorni. Uno di questi è stato proprio il rifugio Cinque Torri e le sue trincee di guerra.
RispondiEliminaNon vediamo l'ora di tornarci. E prenderemo sicuramente tanti spunti dalle tue descrizioni, per scoprire nuovi posti. Le Dolomiti regalano sempre dei paesaggi mozzafiato e non si finisce mai di scoprirle.
Lisa&Ale
le dolomiti sono sempre affascinanti, le montagne più belle a mio parere!
RispondiEliminaAmo le camminate che portano sempre più in alto, fino alla cima, dove si può ammirare il paesaggio, il panorama, l'orizzonte che rende tutto più ricco di significato, guardare con occhi stupiti tutto ciò che abbiamo intorno è meraviglioso!
RispondiEliminaLe immagini che hai posto sono bellissime e descrivono posti incantevoli, credo sia stata una camminata indimenticabile!
Grazie della visita al mio blog e buona giornata da Beatris
grazie!!
Eliminaal posto della seggiovia si puo andare a piedi??
RispondiEliminasempre dal rifugio baita de dones???
certo è proprio il giro descritto in questo post. vicino al rifugio, sulla destra, inizia il sentiero che sale al rifugio 5 torri
EliminaSto organizzando con il mio gruppo scout una route che prende in considerazione luoghi che sono stati teatro della grande guerra sulle dolomiti. Uno di questi è proprio le 5 torri. Il tuo percorso mi ha incuriosito molto, mi sa dire per caso se la strada asfaltata che porta al rifugio 5 torri è percorribile in macchina o privata?
RispondiEliminaSto organizzando con il mio gruppo scout una route che prende in considerazione luoghi che sono stati teatro della grande guerra sulle dolomiti. Uno di questi è proprio le 5 torri. Il tuo percorso mi ha incuriosito molto, mi sa dire per caso se la strada asfaltata che porta al rifugio 5 torri è percorribile in macchina o privata?
RispondiEliminaè una strada sterrata che si può tranquillamente fare a piedi dal rifugio Bain de Dones :) con l'auto si può arrivare, ma no nei mesi estivi
Eliminaci siamo stati il 19 agosto 2016 con i miei amici ,escursione stupenda
RispondiEliminasaliti con la seggiovia panorama incantevole, escursione intorno alle torri andando verso est, passando dalle trincee della grande guerra allestite con manichini e armi originali che fanno pensare al grande sacrificio che i nostri padri o parenti hanno vissuto in quei anni bui.
Escursione affascinante e allo stesso tempo contemplativo pieno di tristezza. Vorremmo tornarci anche per l'accoglienza al rifugio cinque torri dove la cucina e tipica del posto
Assolutamente senza parole, hai descritto esattamente il percorso che ho intenzione di fare io questa estate! E' un'esperienza che mi auguro di poter ripercorrere sulle mie gambe! Mi rendo conto che son passati diversi anni, ma orientativamente dal Rifugio Bai De Dones al Rifugio Averau sai dirmi quanto tempo ci si impiega?
RispondiEliminaeh non saprei dirti esattamente perchè abbiamo fatto tante soste. cmq due ore abbondanti da De Dones al rifugio Scoiattoli poi un'altra ora scarsa per raggiungere l'Averau.
EliminaCiao Pizzo. sono tuo amico su instagram. Una domanda: se prendo la seggiovia diciamo verso le 14...mangio qualcosa al rifugio scoittaoli....riesco a vedere le trincee e il museo della grande guerra e tornare giù al parcheggio per le 17/18? grazie. Steromoli
RispondiEliminaciaoo, il museo è all'aperto e raggiungibile in pochi minuti dal rifugio scoiattoli. certo vedrai tutto di corsa ma secondo me ce la puoi fare
EliminaCiao Andrea Pizzato, non ti conosco, ma ho letto il racconto delle tue escursioni. Sulle Dolomiti ho solo qualche ricordo di quand'ero bambina , ma questo è un bell'invito a ritornarci! Grazie.
RispondiEliminagrazie!!
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