Ammirare magici panorami sull'altopiano dei Sette Comuni camminando tra boschi e malghe. Questo è stato il tema della mia escursione con le ciaspole a Gallio in una splendida giornata di sole, lontano dalle folle del weekend.
L'itinerario che vi propongo è un po' frutto della mia fantasia e si snoda, sempre su sentieri battuti, utilizzando i vari circuiti che ci sono tra Gallio e il centro fondo di Campomulo. Molto spesso le ciaspole non servono perchè il fondo è ben battuto e quindi si cammina abbastanza agevolmente anche con scarponi e ramponcini.
Calcolate 5 ore A/R per questa escursione; potete comunque abbreviarla come volete.
Ma vediamo le cose con ordine.
SI PARTE DALLE MELETTE
Punto
di partenza della mia uscita con le ciaspole a Gallio è il
parcheggio nord delle Melette a 1400 metri d'altezza.
Attraverso la strada e vedo subito le indicazioni per Monte Longara e Cippo del Papa.
In questo primo tratto seguirò il circuito creato dal comune di Gallio che percorre un giro ad anello di 20km con partenza dal centro paese rientrando poi per la Val Nos.
Farò solo un pezzo. La partenza dalle Melette permette di evitare il tratto in salita e di congiungersi all'anello in una quota più elevata.
Seguo le indicazioni e inizio a camminare su una stradina che raggiunge la sommità della montagna all'altezza di alcune centraline elettriche.
Da qui mi unisco al tracciato battuto che arriva da Gallio (segnaletica) e salgo alla Malga Longara Avanti.
Il panorama alle mie spalle inizia ad aprirsi sempre di più. Un vero spettacolo.
MONTE LONGARA
Passata la malga, vado verso sinistra e raggiungo la cima del monte Longara a metri 1633 (cippo).
Il panorama regala una splendida vista sull'altopiano meridionale verso Asiago.
Da qui ora è tutto un tratto dritto verso nord. C'è un pezzo in lieve discesa e poi si risale sul cucuzzolo del monte Baldo a metri 1682 ( da non confondere con quello sul lago di Garda vicino a Brentonico), il tratto più alto dell'escursione.
Splendida la vista verso le Dolomiti e Lagorai, con le Pale di San Martino di Castrozza, Cima d'Asta (ricordi della scorsa estate) e monte Pavione. Di sicuro è la parte più panoramica di tutta la giornata!
Questo tratto del percorso segue un mio itinerario estivo che vi ho descritto nel post escursione per le malghe di Gallio, un'interessante escursione da fare in giornata durante la bella stagione. Poi non ditemi che non vi do consigli! :))
Proseguo dritto e arrivo a questa deviazione:
CIPPO DEL PAPA
Se andate a sinistra potete raggiungere, in pochi minuti, il Cippo del Papa.
Il giorno 16 luglio 1988, Papa Giovanni II, passando sopra l'Altopiano in elicottero di ritorno da Lorenzago di Cadore, ebbe modo di atterrare in territorio galliese e di fermarsi qualche istante per benedire la popolazione dell'altopiano e pregare per la vittime di tutte le guerre.
Vi ho già raccontato nel blog quello che è successo tra questi monti durante la Prima Guerra Mondiale (è stato l'unico territorio in Italia dove si è combattuto dal primo all'ultimo giorno). Vi suggerisco di leggere anche la mia sezione dedicata alla Grande Guerra.
Faccio una breve deviazione al Cippo del Papa e poi ritorno al punto di prima dove c'è la deviazione (non segnalata) e inizio a scendere nel bosco.
RIFUGIO CAMPOMULO
Ad un certo punto raggiungo questi cartelli:
A sinistra si continua per l'itinerario ad anello di Gallio che prosegue per la Val di Nos, a destra, invece, si scende al rifugio Campomulo.
Decido di andare a destra e raggiungo il rifugio in pochi minuti.
Da questo punto in poi ci si collega ai sentieri del centro fondo di Gallio.
Ora, però, c'è un problema. Di solito questi sentieri sono a pagamento perchè vengono battuti regolarmente (almeno così si dice). Quest'anno con la situazione Covid e problemi di gestione vari, il rifugio e le piste di fondo non hanno aperto e quindi si può camminare liberamente.
Non so spiegarvi, purtroppo, come funzioni in annate "normali"; se si deve pagare anche se si arriva a piedi a Campomulo, oppure solo se si arriva con la macchina.
Per questo vi consiglio di chiedere informazioni all'ufficio turistico.
CAMPOMULETTO
Dal rifugio Campomulo cammino sempre sulla stessa pista battuta che prosegue verso nord ( ce ne sono diverse ma si uniscono tutte più avanti) e raggiungo il rifugio Campomuletto.
MALGA FIARA
Non scendo al rifugio ma vado a sinistra immergendomi sempre di più nel bosco e ammirando panorami magici innevati verso il monte Ortigara. Ancora un po' di cammino e raggiungo la mia meta di oggi: Malga Fiara.
Tempo
per il mio pranzo al sacco e inizio il mio rientro seguendo lo stesso
sentiero dell'andata. In totale sono state 5 ore e 450 metri di dislivello complessivi (inclusi i vari sali e scendi).
Se cercate qualcosa di più facile, leggete pure il mio post dedicato alle passeggiate invernali sull'altopiano di Asiago.
Non perdetevi inoltre i miei consigli su DOVE DORMIRE sull'altopiano di Asiago. Ecco qui:
HOTEL GAARTEN BENESSERE – vacanza wellness
HOTEL LINTA PARK – vacanza wellness
HOTEL DA BARBA – vacanza family
GUEST HOUSE IN CONTRA' – vacanza appartamento
VEDI ANCHE:
Cosa vedere a Gallio in estate
Vedi anche la sezione dedicata alle escursioni TREKKING al VENETO e OLTRE LO SCI
La montagna è incantevole in estate, con l' esplosione di colori che regala la natura ma in inverno, con la neve, ha un che di magico!
RispondiEliminaIo non ho mai ciaspolato ma non vedo l' ora di iniziare a farlo. A Natale ho ricevuto in dono dei bellissimi ramponcini: non vedo l' ora di inaugurarli!!! Mi mancano così tanto le passeggiate tra i monti...!
Bellissimo questo percorso, Andrea. Grazie dei consigli ;-)
A presto
i ramponcini sono utilissimi!! te li consiglio davvero, si evitano inutili cadute
Eliminache meraviglia Andrea!! foto stupende!! ci andrò sicuramente
RispondiEliminagrazie!!
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