Tra tutte le escursioni che si possono
fare ad Asiago, sui luoghi della Grande Guerra, quella al
monte Fior e Castelgomberto è senza dubbio una delle più
spettacolari e significative. E' in questi monti che si narra la
storia del libro “Un anno sull'Altipiano” di Emilio Lussu,
un libro che invito tutti a leggere per capire quello che è successo
in queste montagne.
La mia escursione al monte Fior
inizia dal centro di Foza, m. 1083. Parcheggio la macchina nella
piazza principale e inizio a camminare superando la chiesa, in
direzione Enego. Al primo bivio prendo la strada che va sulla
sinistra e continuo ancora per qualche centinaio di metri, fino a
trovare i primi cartelli.
vista in lontananza della Città di Roccia e Monte Fior |
Da qui inizia la salita lungo il
sentiero 860 che sale ripida nel bosco per quasi tutto il
dislivello dell'escursione. Chi dice che sull'altipiano di Asiago le
pendenze sono lievi, si dovrà ricredere. Per fortuna il sentiero
sale a zig zag così la pendenza si sente meno. Attenzione: la zona è
piena di ortiche, consiglio di avere dei pantaloni lunghi :)
si sale nel bosco |
Superato il margine boscoso, rimane
l'ultimo tratto in salita tra erbe alte: in questo tratto bisogna
seguire dei pali con i colori rosso e bianco del CAI per
orientarsi.
Durante la salita non ho trovato
nessuno: la maggior parte della gente preferisce
salire da malga Slapeur, raggiungibile in macchina e evitando così
tutto il dislivello. Ma ormai il più della fatica è stato fatto.
Arrivo a Casara Meletta a m. 1707 e trovo più di 200 mucche
ad attendermi! Che spettacolo!!
il benvenuto a Casara Meletta |
Giusto il tempo per orientarmi e seguo
l'unico sentiero che continua lungo una stradina sterrata e che
conduce all'inizio del tratto del monte Fior. Qui c'è anche la
deviazione per la città di roccia che visiterò nel pomeriggio.
In questo pezzo si cammina sul crinale
del monte Fior dove si possono osservare ancora le trincee e
camminamenti con i vari cartelli che spiegano bene le battaglie
e la storia di questo angolo dell'altopiano. In cima al monte Fior è
stata posizionata una foto panoramica con tutte le vette che si
possono ammirare in giornate di bel tempo: dalla Marmolada
all'Adamello, la vista spazia in un anfiteatro di montagne di rara
bellezza.
i cartelli lungo il percorso |
trincee |
sul monte Fior |
E' in questi posti che Emilio Lussu
narrava gli assalti alle trincee austriache inespugnabili e di
battaglie assurde volute da comandanti imbevuti di retorica
patriottica. Ora regna solo un grande silenzio, un silenzio da
capire e rispettare.
Dal monte Fior l'escursione continua
alla cima di Castelgomberto, situata proprio di fronte e
vicinissima. Per raggiungerla bisogna scendere di quota, passando
vicino a trincee e gallerie, arrivando così alla selletta Stringa
a m. 1731. Da qui si entra in un sistema di cunicoli, trincee e
camminamenti davvero impressionanti, fino a raggiungere la cima di
Castelgomberto a m.1771 dove è situata la croce in ricordo dei
caduti e al generale Euclide Turba.
gallerie |
salendo a Castelgomberto attraverso le trincee |
Tempo per il pranzo a sacco e un po' di
riposo per ammirare un panorama a 360° sull'altopiano verso
Marcesina.
vista sulla piana di Marcesina |
le trincee dall'alto |
A questo punto la meta dell'escursione
sarebbe raggiunta. Ritorno sempre per lo stesso sentiero dell'andata,
passo per il Monte Fior e raggiungo la deviazione, vicino a un
cancello, per la malga MontagnaNuova. In discesa raggiungo la malga,
che trovo purtroppo chiusa e, seguendo ancora il sentiero 861, arrivo
ai margini della Città di Roccia, delle impressionanti
formazioni rocciose immerse nel verde. Camminando accanto a queste rocce mi accorgo che
il sentiero proseguirebbe verso Catelgomberto... mannaggia.. ho fatto
strada in più per niente :((
NB. Un consiglio che posso dare
per questa escursione è quello che, una volta scesi a Selletta
Stringa, da Castelgomberto, proseguire verso malga Slapeur e
poi verso la città di Roccia. Da qui sempre con il sentiero 861 si
prosegue per malga Montagnanuova e ci si unisce al sentiero che
arriva da casara Melletta. In questo modo si fa un giro ad anello.
Non fate come me :(
Nella mappa, a fine post, c'è l'itinerario corretto :)
Nella mappa, a fine post, c'è l'itinerario corretto :)
la Città di Roccia |
un ambiente ricco di fascino |
Fatto le foto di rito, ritorno sui miei
passi e inizio ad a affrontare il ripido dislivello fatto
questa mattina. Prima, però, un momento per ammirare Foza
dall'alto: si può vedere ad occhio nudo la piazza dove ho
lasciato la macchina e anche un pezzo di pianura e di laguna. E' da
qui che gli austriaci urlarono “Hurrà Hurrà ” alla prima vista
della pianura, sicuri di poter raggiungere la Serenissima in
poco tempo concludendo così le ostilità .
vista su Foza dal sentiero |
Storie passate. Ora mi concentro a
scendere facendo attenzione a non cadere e, in breve tempo, tra
tornanti e ortiche, arrivo alla strada asfaltata e al centro di
Foza, dove trovo una fontanella con acqua fresca, perfetta per
dissetarmi. Finisce qui la mia
escursione sul Monte Fior e sui luoghi del libro “Un anno
sull'altipiano”, memorie ancora vive del nostro passato
che non dobbiamo dimenticare.
SCHEDA TECNICA:
Foza m. 1083 – Casara Melletta m.
1707, 1H30
Casara Melletta – Monte Fior m. 1824,
30 minuti
Monte Fior – Castelgomberto m. 1771 ,
30 minuti
![]() |
mappa dell'escursione con giro ad anello, come andrebbe fatta. Creata con l'applicazione Viewranger |
ALTRE COSE DA FARE AD ASIAGO:
Che bellezza! Questo posto sembra così sereno!
RispondiEliminaBaci
Maggie D.
IndianSavageBlog by Maggie Dallospedale
eh si :))
Eliminaposti bellissimi
RispondiEliminasi davvero!
Eliminacome sempre una meraviglia.....
RispondiEliminagrazie :))
Elimina