Scoprire
tutti, o quasi, i castelli del Trentino abbinando una
degustazione in una delle tante cantine presenti sul territorio: sia
chiaro, non una cantina qualunque, ma una cantina che ricorda le
antiche vendemmie dell'epoca medievale, quelle che si ammirano
dipinte negli affreschi durante le visite ai castelli.
Ebbene si,
questo è stato il tema del mio breve soggiorno a Trento durante il Festival del Turismo Medievale, un festival organizzato all'APT di Trento, Monte Bondone e Valle Dei Laghi, assieme a Medieval Italy, dove si possono visitare i diversi castelli del
Trentino abbinando degustazioni in alcune eccellenze della zona.
Ma vediamo le cose con ordine.
Ma vediamo le cose con ordine.
Se avete in
programma una visita ai castelli del Trentino,
vi consiglio di seguire il mio itinerario partendo da:
CASTELLO DE BUONCONSIGLIO
In centro a
Trento. Il vasto complesso, ex dimora dei principi vescovi e simbolo
della città di Trento, è caratterizzato da elementi di epoche
diverse, dal tardo Medioevo al Rinascimento, e conserva uno tra i più
significativi cicli pittorici di tema profano del tardo Medioevo: il
Ciclo dei Mesi, capolavoro gotico-internazionale che si ammira nella
Torre Aquila.
La visita dura circa due ore per la ricchezza del materiale esposto,tra collezione e donazioni,che vanno dall'età antica, con le raccolte archeologiche, all'età moderna, con le collezioni di scultura lignea e la pinacoteca.
La visita dura circa due ore per la ricchezza del materiale esposto,tra collezione e donazioni,che vanno dall'età antica, con le raccolte archeologiche, all'età moderna, con le collezioni di scultura lignea e la pinacoteca.
CASTELLO DI AVIO
Il primo castello che si incontra arrivando in Trentino è il Castello di Avio, poco prima di Rovereto. Consiglio di fare una sosta in questo castello il primo oppure l'ultimo giorno del vostro soggiorno dato che ci passerete per forza.
Per scoprire questo maniero dai mille segreti e leggende, leggi il mio post dedicato al Castello di Avio
CASTEL BESENO
Il primo castello che si incontra arrivando in Trentino è il Castello di Avio, poco prima di Rovereto. Consiglio di fare una sosta in questo castello il primo oppure l'ultimo giorno del vostro soggiorno dato che ci passerete per forza.
Per scoprire questo maniero dai mille segreti e leggende, leggi il mio post dedicato al Castello di Avio
CASTEL BESENO
Da Trento ci
spostiamo poco più a sud verso Rovereto e troviamo uno dei castelli
più spettacolari, Castel Beseno. Segnato nei secoli da alterne
vicende, il castello di origine medioevale è il più esteso
complesso fortificato del Trentino. La sua posizione strategica
garantiva l'inaccessibilità e il controllo sul territorio della
Vallagarina e della strada degli altipiani di Folgaria. Il percorso
di visita, circa un'ora e mezza, si snoda tra il sistema di cinte
murarie, campi, bastioni e porte. Dalla Porta Scura si entra nel
primo cortile per accedere al camminamento di ronda e poi alla Piazza
Grande dominata dal palazzo Comitale con tracce di decorazioni
pittoriche e scultoree. Le sale del pian terreno ospitano un
allestimento di copie di armi, attrezzi e armamenti come corazze,
elmi, caschi e maglie di ferro, che possono essere indossate dal
pubblico, con l'intento di restituire la vita di una guarnigione
militare agli albori dell'età moderna.
CASTEL THUN
Importante
simbolo degli antichi fasti di una delle antiche e potenti famiglie
nobili trentine, quella del Tono(in seguito diventato Thun), che si
assediò nella bassa Val di Non, già dal XII secolo. Nel tempo
riuscì ad accrescere il proprio potere salendo i gradini
dell'aristocrazia trentino -tirolese. Il castello, circondato da un
significativo sistema difensivo cinquecentesco fatto di torri,
mura, bastioni, cammino di ronda, fossato e diversi giardini, è
sempre stato abitato. Nel tempo ha subito continui cambiamenti e
trasformazioni, perdendo l'autenticità medioevale e acquisendo le
sembianze di una dimora nobiliare di epoca moderna, come
testimoniano gli arredi e gli eleganti ambienti dotati di stufe in
stile viennese Alla scomparsa dell'ultimo discendente del ramo
boemo della famiglia, la provincia di Trento lo acquisì insieme alla
biblioteca e all'archivio.
Vedi anche: I castelli della Val di Non visitabili
CASTEL VALER
Castel Valer sorge in posizione panoramica e ha un aspetto complessivo di grande eleganza. Nel 1368 l'edificio divenne proprietà della famiglia Spaur, che tuttora lo possiede e ne ha fatto una location per eventi, ma anche per le visite guidate. Infatti, da poco tempo il castello è visitabile. Vi consiglio di contattate l'ufficio del turismo della Val di Non per gli orari.
CASTELLO DI STENICO
Severo e
imponente all'esterno, il castello, simbolo del potere dei principi
vescovi di Trento, all'interno conserva le decorazioni scultoree e
gli affreschi di un'elegante residenza.
Per la sua posizione strategica fu trasformato in un presidio per la difesa e il controllo del Banale, e delle strade per il Lomaso, il Bleggio e lungo la Valle dei Laghi, anche se con gli interventi dei vescovi Johannes Hinderbach e Bernardo Cles, tra XV e XVI secolo, il castello perse l'aspetto di semplice fortificazione. Lungo il percorso guidato si notano i cambiamenti: sul primo cortile si affacciano il palazzo di Nicolò, il palazzo Nuovo(XIII secolo) con l'elegante loggia rinascimentale, il mastio che funse da prigione,i medioevali palazzi di Levante e l'edificio Nuovo, ricostruiti nell'800 dagli austriaci, come sede degli uffici dell'impero Austroungarico.
Per la sua posizione strategica fu trasformato in un presidio per la difesa e il controllo del Banale, e delle strade per il Lomaso, il Bleggio e lungo la Valle dei Laghi, anche se con gli interventi dei vescovi Johannes Hinderbach e Bernardo Cles, tra XV e XVI secolo, il castello perse l'aspetto di semplice fortificazione. Lungo il percorso guidato si notano i cambiamenti: sul primo cortile si affacciano il palazzo di Nicolò, il palazzo Nuovo(XIII secolo) con l'elegante loggia rinascimentale, il mastio che funse da prigione,i medioevali palazzi di Levante e l'edificio Nuovo, ricostruiti nell'800 dagli austriaci, come sede degli uffici dell'impero Austroungarico.
CASTEL TOBLINO
Scendiamo di
quota e raggiungiamo il lago di Toblino. Il primo impatto è molto
suggestivo: pare che il castello emerga dalle acque del lago. In
realtà è costruito su un isolotto che secondo la tradizione, in
epoca antica, ospitava un tempietto, come riporta una lapide murata
nel portico del maniero. Oggi il castello è privato e si può
entrare solo nella parte che ospita il ristorante.
VISITA ALLA CANTINA PISONI
Alla fine di tutte queste visite è arrivato il momento di riposarsi un po' e di scoprire un mondo che per secoli ha vissuto in simbiosi con i castelli: quello della viticoltura.
Alla fine di tutte queste visite è arrivato il momento di riposarsi un po' e di scoprire un mondo che per secoli ha vissuto in simbiosi con i castelli: quello della viticoltura.
Anche
in Trentino la coltivazione della vite e la produzione di vino sono
da sempre attività centrali nella vita economica e sociale:
l’affresco
di Ottobre del “Ciclo dei Mesi”,
sulle pareti di Torre
dell’Aquila,
è una delle testimonianze più belle e significative di questa
tradizione.
Ecco quindi
che sono andato alla scoperta delle varie cantine della zona e mi
sono fermato da Pisoni,
nei pressi del lago di Toblino. Qui ho avuto modo di scoprire il
Mesum,
il nuovo
vino della cantina: un
vino dal sapore antico, che nasce dalle uve maturate in un vigneto
che riprende fedelmente gli affreschi presenti al castello del
Buonconsiglio.
Un omaggio alla tradizione di questa terra e al lavoro dei contadini: un vino di lieve dolcezza, rispettoso della natura, fedele a una storia secolare. Come nell'affresco, nel vigneto non sono stati usati cemento, plastica e filo di ferro, ma solo pali di castagno e materiale naturale. Il lavoro è svolto in modo completamente manuale, come nel Medioevo, senza l’utilizzo di macchinari motorizzati.
Un omaggio alla tradizione di questa terra e al lavoro dei contadini: un vino di lieve dolcezza, rispettoso della natura, fedele a una storia secolare. Come nell'affresco, nel vigneto non sono stati usati cemento, plastica e filo di ferro, ma solo pali di castagno e materiale naturale. Il lavoro è svolto in modo completamente manuale, come nel Medioevo, senza l’utilizzo di macchinari motorizzati.
Se poi
capitate nel periodo giusto, in autunno, potrete vedere di persona
come si svolgeva la vendemmia medievale!
Ma la visita
in cantina è anche occasione per scoprire i vari vini prodotti, tra
cui il famoso Vino Santo Trentino DOC, presidio
Slow Food, un vino che viene realizzato
con uve selezionate di Nosiola, vitigno
autoctono della Valle dei Laghi che
proprio in questo angolo di Trentino trova il suo habitat ideale.
Le uve di
Nosiola, appassite per oltre 6 mesi su
appositi graticci, vengono pigiate durante la Settimana
Santa e dopo una lenta e lunga
fermentazione, il risultato è un vino di
grande morbidezza, con giusto equilibrio
di tenore zuccherino e alcolico, ricco
di profumi e aromi che lo rendono unico: il Vino
Santo Trentino DOC. Per
la visita alla cantina consiglio di telefonare in anticipo, poi
avrete modo di fare un'ottima degustazione immergendovi nei sapori
del territorio. Il modo migliore per finire una giornata di visita
ai castelli del Trentino, tra arte, storia e cantine.
NB. Tutti gli appassionati enoturismo storico potranno provare un'esperienza simile partecipando all'edizione FTM - Festival del Turismo Medievale 2019. Tutte le info nel sito: https://www.discovertrento.it
ALTRE COSE DA FARE NEI DINTORNI:
- Cosa vedere a Trento in un giorno
- Un itinerario per Rovereto
- Forte Pozzacchio - Rovereto
- Escursione al Corno Battisti (media)
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