Tra le escursioni a tema Grande Guerra sulle Dolomiti, più interessanti e appaganti da fare, quella che conduce in cima al Monte Piana è, secondo me, quella da prendere in considerazione per prima.
Ci troviamo nei pressi di Auronzo di Cadore e questa camminata si snoda al confine tra Veneto e Alto Adige, quasi in linea dell'originario confine tra Regno d'Italia e Impero austroungarico (un po più verso Cortina).
Ma vediamo le cose con ordine.
Inizio la mia giornata di escursione sul Monte Piana dalla prima colazione dell'hotel Cacciatori di Auronzo, una struttura a 3 stelle con una ricco buffet di prima colazione dove si può trovare di tutto per fare un carico di energia e partire alla volta dei sentieri trekking di Auronzo.
SI PARTE DAL PARCHEGGIO RISTORANTE GENZIANELLA
Arrivare
al punto di partenza dell'escursione al Monte Piana è molto facile:
da Auronzo si seguono le indicazioni per il lago di Misurina e si
parcheggia poco dopo nei pressi del ristorante Genzianella (sulla
strada per le Tre Cime) dove c'è un grande parcheggio e area camper.
Qui una volta parcheggiata la macchina ci si avvicina ai cartelli delle jeep che conducono al monte Piana.
Ebbene si. In estate, purtroppo, se si percorre questo sentiero si dovrà condividere per un tratto la camminata con le jeep che portano le persone direttamente al Rifugio Monte Piana senza fare fatica.
La mia fortuna è stata quella di percorrere questa escursione in un giorno settimanale di inizio giugno seza incontrare persone nei sentieri. Considerate anche voi la bassa stagione!
STRADA MILITARE
La descrizione di questa escursione sul Monte Piana è molto facile: dai cartelli presenti nel parcheggio si segue la strada asfaltata che si immerge nel bosco.
Dopo una ventina di minuti si raggiunge questo bivio:
Qui i pedoni vanno a sinistra ( ci si incontrerà con le jeep più avanti 😂) e si inizia a camminare sull'antica strada militare, prima nel bosco, e poi, con una serie di tornanti sotto la roccia, si prende quota e ci si incontra di nuovo con la strada (qui diventata sterrata).
RIFUGIO MONTE PIANA
Si va a sinistra e la si segue superando altri tornanti con le prime vedute sulle Tre Cime di Lavaredo (oggi coperte dalle nuvole) e sui Cadini di Misurina, e raggiungendo dopo circa due ore scarse di cammino il rifugio Monte Piana (oggi chiuso).
CHIESETTA CADUTI DELLA GUERRA
Qui vale la pena salire i gradini e raggiungere la piccola chiesetta dedicata ai caduti della Grande Guerra e poi continuare in salita fino alla parte alta della montagna dove è presente un vasto pianoro teatro di terribili battaglie tra i due eserciti.
Proprio qui infatti si trovava il fronte.
MUSEO STORICO ALL'APERTO
Raggiuntaa la parte sommatile, inizia il percorso del Museo Storico all'aperto del Monte Piana. Vi consiglio di seguire sempre il sentiero principale fino alla piramide Carducci e alla Grande Croce che regala una vista mozzafiato sulla Croda Rossa, Prato Piazza e sulla Valle di Landro.
Per i meno esperti cercate di evitare sulla sinistra le indicazioni per i sentieri attrezzati perchè sono esposti e mal messi.
NESSUNA INFORMAZIONE 😢
Grande delusione, inoltre, è stata la totale assenza di informazioni e cartellonistica con le descrizioni di quello che è successo qui.
Visto che la gente paga un biglietto per salire sul Monte Piana, sarebbe stato giusto dare questo tipo di info. Qui, infatti, persero la vita più di 14.000 soldati.
GRANDE GUERRA
Tra il 15 e il 17 si consumarono alcuni dei più violenti scontri tra soldati italiani e austro-ungarici che per ben due anni lottarono sulla sommità pianeggiante di questo monte.
Fu uno dei teatri più sanguinosi e statici di tutta la guerra, e nonostante la netta superiorità di uomini e armamenti dell'esercito italiano, i comandi italiani non furono mai in grado di conquistare le postazioni dominanti sul monte occupate dagli austriaci, sia per errori tattici sia per incompetenza di una guerra nuova e insolita in alta montagna.
Per l'Italia riuscire a sfondare sul Monte Piana significava trovare via libera verso la Val Pusteria e l'Austria.
Purtroppo si rimase bloccati per anni in una guerra di trincea che terminò solo a seguito della battaglia di Caporetto dove tutto il fronte delle Dolomiti si spostò sul Monte Grappa, fiume Piave e Montello.
Vi consiglio, comunque, di prendere il vostro tempo e camminare tra le trincee, camminamenti, posti di osservazioni, postazioni artiglieria ecc ecc e cercare di capire come deve essere stata, all'epoca, questa montagna, sia in estate che in inverno.
Se avete tempo raggiungete anche la Croce di Dobbiaco e poi ritornate nei vostri passi e riscendete lungo il sentiero dell'andata.
Vi invito anche a leggere la sezione del mio blog dedicata alla GRANDE GUERRA, il breve riassunto della prima guerra mondiale e le trincee della prima guerra mondiale da visitare.
RIENTRO SULLO STESSO SENTIERO
Finisce dopo 5 ore e 650 metri di dislivello questa escursione storica che regala anche delle vedute sublimi sulle Dolomiti.
La potete fare anche in inverno con le ciaspole seguendo il mio itinerario Monte Piana ciaspole.
INFO UTILI:
Dove dormire:
Se cercate sistemazione nei pressi del Monte Piana e Misurina, vi consiglio l'Albergo Ristorante Cacciatori di Auronzo, un hotel 3* situato a circa 3 km dal centro, a conduzione familiare, con camere confortevoli, molte con balcone e vista montagne, giardino con parco giochi e minigolf, bar con terrazza all'aperto e un ottimo ristorante, aperto sia a pranzo che a cena, con piatti tipici e tradizionali come pastin polenta e funghi, canederli, tagliatelle al ragu di cervo e altri piatti di selvaggina.
Il modo migliore per concludere con gusto una giornata di escursione sul monte Agudo.
Contatti:
Albergo Ristorante Cacciatori
Via Ligonto, 26 AURONZO DI CADORE
Tel. 0435.97017
Sito Web: Albergo Ristorante Cacciatori
Email: info@albergo-ristorante-cacciatori.it
VEDI ANCHE:
La sezione del blog dedicata al VENETO e al TREKKING
Davvero peccato che non vi siano indicazioni di ciò che è accaduto. Sarebbe il minimo, anche per dare un senso a tanti morti e alle battaglie cruente che hanno visto teatro queste zone meravigliose!
RispondiEliminaPerchè di zone meravigliose si tratta e i tuoi scatti ne sono la più tangibile testimonianza! Grazie Andrea
Verissimo......anche in altri posti come le trincee del Piave o del Carso dovrebbero esserci tanti più cartelli con molte spiegazioni riguardo la grande guerra... RICORDIAMO DI PORTARE SEMPRE DEI FIORI O DEI PENSIERI AI VARI CIPPI DEDICATI A QUESTI GIOVANI SOLDATI........ È IL MINIMO CHE POSSIAMO FARE......
EliminaP.S. Non ci sono stata, ma dopo ciò che hai scritto sarà doveroso andarci!
RispondiEliminaGrazie Andrea per tutte le indicazioni. Lo abbiamo fatto in jeep quando nostra figlia era piccola. Quest'anno abbiamo deciso di tornare sul Monte Piana a piedi e rivedre questi luoghi carichi di storia che non smettono mai di emozionare.
RispondiEliminagrazie!! posto davvero stupendo!
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