Il rifugio Chierego e cima Costabella sono state le mete di questa bellissima escursione autunnale sul lago di Garda.
Ho avuto il piacere di effettuare questa camminata durante l'ultima domenica di ottobre, la prima giornata con l'ora solare e quindi con poche ore di sole a disposizione.
Per arrivare al rifugio Chierego sono partito a piedi da Prada Alta ed ho effettuato un giro ad anello di 6 ore, 15 km e 1000 metri di dislivello.
NB. Per i più pigri esiste anche un impianto che conduce direttamente in cima.
Nota negativa è la segnaletica lungo il percorso, davvero carente soprattutto in alcuni punti cruciali. Purtroppo non è una novità sul Garda Veneto (vedi giro delle malghe San Zeno di Montagna e Monte Luppia).
Ma non preoccupatevi! Con il post di oggi vi do tutte le dritte e anche la traccia gpx (a fine post) da scaricare e seguire lungo il percorso.
Vediamo le cose con ordine!
SI PARTE DA PRADA
Punto di partenza per l'escursione al rifugio Chierego e Cima Costabella è il parcheggio di Prada Alta nei pressi della partenza della bidonvia.
Qui vedo subito le indicazioni per il rifugio Chierego e rifugio Fiori del Baldo e inizio a camminare sulla stradina asfaltata che in breve tempo diventa sterrata.
Passo un cancello metallico e arrivo a questo bivio non segnalato:
qui a sinistra |
Qui vado a sinistra e mi immetto in un altro sentiero che ora sale costannte nel bosco (spettacolare durante il foliage) passando varie volte sotto la bidonvia.
Ad un certo punto, mi lascio alle spalle il bosco e si apre il primo panorama sul lago di Garda.
Guardate che spettacolo:
Di nuovo in salita, raggiungo la stazione a monte della bidonvia.
Dalla stazione l'itinerario continuerebbe fino al rifugio Fiori del Baldo costeggiando sempre la nuova seggiovia.
Io decido di seguire il sentiero ( non segnalato) che va sinistra, evitando quidi di camminare accanto ai piloni e creando un giro un po' più lungo...
qui a sinistra |
MALGA VALVACCARA
Proseguo poi per un centinaio di metri in piano e scendo alla vicina malga Valvaccara ben visibile.
Da qui si apre un panorama splendido sul basso lago, da dove si può ammirare Salò, Desenzano, la penisola di Sirmione e le colline Moreniche!
Dalla malga vedo dei segni rossi e bianchi sulla roccia che indicano la direzione, proseguo ora in salita, passo dei ruderi di una malga ed arrivo ad una pozza d'acqua.
Qui il sentiero sembra sparire ma voi continuate sempre dritto tenendo la pozza alla vostra sinistra. Poco dopo il sentiero riappare regalando altre splendide visioni sul lago.
Arrivato a questo abbeveratoio per le mucche:
... svolto a destra (tracce segnaletica nella roccia) e salgo ripidamente sul piccolo sentiero che poi fa una curva secca a sinistra (fate attenzione alla segnaletica nascosta tra l'erba) e continua poi quasi pianeggiante passando accanto ad un grande ripetitore bianco (non so se sia un ripetitore...) e inoltrandosi poi all'interno di una valle.
BOCCHETTO COAL SANTO
Ora si possono vedere ad occhio nudo le persone camminare in alto sui sentieri di cresta. E' lì che bisogna arrivare.
Giunto a questo bivio:
qui a destra |
Vado a destra seguendo la traccia sull'erba e inizio a salire tra i pini mughi.
A questo palo..
a sinistra |
...vado a sinistra seguendo la scritta il rifugio Telegrafo e, con un ultimo strappo in salita, raggiungo il Bocchetto Coal Santo sul sentiero in cresta, oggi super frequentato dagli escursionisti arrivati in seggiovia.
Da qui si apre un panorama bellissimo anche su Monti Lessini, Cima Carega, e Valpolicella.
CIMA COSTABELLA
Ora è il momento di raggiungere Cima Costabella.
Al bocchetto è presente la segnaletica per la Cima Costabella, ma fate attenzione.
Ci sono tre sentieri, due molto larghi che conducono al rifugio Chierego, quello centrale, invece, quello che dobbiamo seguire noi, sale ripido tra le rocce e non è segnalato.
E' questo:
In circa 10 minuti arrivo a Cima Costabella.
Tempo per la pausa pranzo al sacco ammirando un panorama da favola. E' il caso di dire pranzo con vista!
Da qui si possono vedere Bardolino, Lazise, Peschiera, ma anche, nella parte più a nord, Tremosine, le Dolomiti di Brenta e i ghiacciai dell'Adamello e Presena.
Un consiglio che posso darvi è di effettuare questa escursione in giornate di sole limpido.
RIFUGIO CHIEREGO
Inizia la discesa.
Sempre sullo stesso sentiero raggiungo in circa 10 minuti il rifugio Chierego, oggi letteralmente preso d'assalto, e poi, poco più avanti, il rifugio Fiori del Baldo, dove si trova l'arrivo della seggiovia.
Nemmeno qui trovo la segnaletica ma mi è facile capire, per completare il giro ad anello, che devo proseguire dritto e non scendere.
SENTIERO SU CRESTA
Proseguo sul sentiero di cresta (volendo si può camminare anche nella stradina sterrata poco più giù), passo un cippo commemorativo con bandiera italiana e proseguo sempre sullo stesso sentiero fino a raggiungere la stradina che arriva dal forte di Naole.
Qui svolto a destra e, poco più avanti, all'incrocio con la stradina sterrata che si vedeva prima, giro a sinistra e poi ancora a destra su segnaletica 655.
MADONNA DELLA NEVE
Il sentiero ora è più stretto e ripido.
Raggiungo la suggestiva Malga Madonna della Neve
... e poi, al bivio dei sentieri (ovviamente non segnalato), svolto a sinistra e scendo fino a questo punto:
Qui il cartello per Prada è messo male. Bisogna proseguire dritto ( e non a destra come sembra indicare il cartello) seguendo gli ometti presenti sul tracciato.
Questi:
RIENTRO A PRADA
In questo tratto controllate sempre bene queste preziosa segnaletica perchè, soprattutto in autunno, se si sbaglia di pochi metri, non si trova più la direzione giusta e si rischia di perdersi nel bosco (come nel Cansiglio).
E' davvero un peccato che un territorio così bello venga valorizzato in questo modo.
Speriamo
che negli anni le cose migliorino e si abbia più cura di questi sentieri.
La traccia tra le foglie autunnali abbandona poi il bosco e raggiunge le prime case di Prada. Qui ci sono dei cartelli che indicano la direzione da seguire e arrivo al parcheggio dopo circa 6 ore di cammino e 14 km.
Questa al rifugio Chierego e Cima Costabella è stata una delle camminate più panoramiche che ho effettuato sul lago di Garda.
Consiglio a tutti di munirsi di una buona applicazione trekking sul cellulare, oppure di un'ottima mappa sentieri.
In inverno/autunno è bene anche avere un frontalino, non si sa mai :)
VEDI ANCHE:
Dove dormire sul lago di Garda
Buongiorno, e simpatica la sua affermazione “per i più pigri” ma vorrei ricordarle che esistono anche delle persone con disabilità, che amano la montagna ma non hanno la capacità di affrontare camminate o sentieri come un normodotato. Grazie
RispondiEliminagrazie per il commento. Pigri era in senso ironico e non certo indirizzato alle pesone con disabilità. Nel mio blog trova più volte la stessa escursione da fare con gli impianti. Inoltre c'è anche un articolo dedicato alle persone disabili con tutti i sentieri accessibili da fare in carrozzina
EliminaGrazie per le info dettagliate, chiedo solo se ci sono tratti esposti. Grazie
RispondiEliminanon ci sono tratti esposti. chi soffre di vertigini può avere dei problemi lungo il tratto delle creste di naole, ma è tutto soggettivo, oltre che evitabile facendo il sentiero più basso.
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