La voglia di tornare a camminare e godere di bei panorami è tanta! Finalmente lo possiamo fare, ma sarà importante iniziare la stagione trekking 2020 con un occhio rivolto alla sicurezza, seguendo le linee guida che permetteranno di convivere con il Covid 19.

Infatti, ogni appassionato di trekking e outdoor dovrà fare la sua parte per contribuire attivamente a vivere la montagna con buon senso e responsabilità.

Per farlo sarà importante mettere in atto dei comportamenti che riducano i rischi, a partire dalla necessità di mantenere il distanziamento fisico.

Tra le varie linee guida da seguire c'è anche l'obbligo di portare la mascherina nei luoghi chiusi o se si è a stretto contatto con qualcuno, soprattutto nel caso non si riesca a rispettare una certa distanza.

QUI puoi leggere tutte le info e le cose da sapere per quanto riguarda le vacanze sicure in Trentino.

Con il post di oggi volevo farvi conoscere alcune novità nate fra le Dolomiti  del Trentino e in particolare quella de La Sportiva, azienda fondata nel 1928 dal calzolaio di Tesero Narciso Delladio e ancora oggi al 100% di proprietà della stessa famiglia, con sede a Ziano, in Val di Fiemme


Scoprire una valle ancora incontaminata, selvaggia e ricca di tradizioni a breve distanza dai centri più famosi di San Candido, Brunico e Dobbiaco. Ebbene si, la Valle di Anterselva si incunea dalla super turistica Val Pusteria e risale i contrafforti meridionali delle Vedrette di Ries fino al lago di Anterselva e al passo di Stalle.
Vi consiglio veramente di passare una vacanza in questa valle, io l'ho trovata davvero suggestiva, ricca di storia, cultura e ambienti unici da scoprire con numerose escursioni trekking.
 
 
Punto di appoggio della mia vacanza è stato l'HOTEL AUTENTIS, un ottimo 4 stelle con centro benessere situato nella località di Rasun di Anterselva. La sua posizione, infatti, è davvero strategica: vicinissimo alle attrazioni della valle, ma anche comodissimo per visitare le altre località come Plan de Corones, Brunico, lago di Braies e, volendo, anche le Tre Cime di Lavaredo. (Qui vi lascio il link dell'hotel, per tutti i lettori del blog sconto del 5%, vedi fine post).

valle di anterselva cosa vedere
vista sulla Valle di Anterselva
Camminare tra vigneti, ulivi, castelli e cantine. Questo è stato il tema della mia escursione lungo la “Vecia Via della Lana”, un percorso trekking, inaugurato da poco, che permette di riscoprire il sentiero che un tempo veniva utilizzato dai pastori cimbri e dagli abitanti delle contrade per trasportare la lana grezza dalla montagna alla pianura.
 
Il Trekking Vecia Via della Lana è lungo circa 48 chilometri, attraversa gli abitati di Soave, Cazzano, Illasi, Tregnago, Badia Calavena e Selva di Progno, che in diverse fasi hanno provveduto al recupero di vecchi sentieri, mulattiere e percorsi sterrati, creando una rete in grado di collegare territori molto diversi tra loro, con lo scopo di valorizzare un’antica tradizione e promuovere così un turismo lento e sostenibile. 
 
Il percorso è molto lungo ed è difficile effettuarlo tutto in giornata, soprattutto perchè per tornare indietro i mezzi pubblici non sono così frequenti. Consiglio pertanto di percorrerlo a piccoli tratti magari in giornate diverse.

vecia via della lana percorso
Malga Pramper e il rifugio Sommariva al Pramperet sono state le mete di questa bella giornata di festa del 2 giugno.
Siamo in Val di Zoldo e questa escursione si snoda all'interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, un parco nazionale che la maggior parte dei veneti non sa nemmeno esista.
Prima di partire ho letto in internet che il punto di partenza di questa escursione è la località Pian de la Fopa, raggiungibile in macchina da Forno di Zoldo,
Una volta che sono arrivato sul posto, però, mi sono reso conto che questa strada all'inizio è asfaltata e poi diventa sterrata con buche e fondo sconnesso. Mi è subito venuto in mente l'esperienza  del Monte Ortigara sull'altopiano di Asiago, pertanto abbiamo deciso di fermarci prima e di iniziare la nostra escursione a Malga Pramper dal parcheggio nella località di Pra Toront a metri 998 d'altezza, allungando in questo modo i tempi della camminata. Ho visto tanta gente comunque che saliva senza problemi in macchina, vedete voi come fare. Con la mia soluzione sono circa 50 minuti in più a piedi per  tratta.

malga pramper rifugio pramperet

Il territorio di Riva del Garda è un territorio ricco di acque, canyons, cascate e ambienti unici. Non solo lago di Garda, ma anche piccoli gioielli, più o meno conosciuti, che meritano di essere scoperti.
Con il post di oggi vi racconterò le cascate che si possono vedere a Riva del Garda e dintorni, alcune molto conosciute, altre, invece, che per raggiungerle bisogna proprio conquistarle!
Pronti a scoprire le cascate di Riva del Garda? Partiamo!

cascate riva del garda


Una vacanza estiva tra le Dolomiti e le vette immacolate del Lagorai. La Val di Fiemme è da sempre uno dei miei luoghi preferiti in Trentino perché, oltre all'escursionismo, permette di abbinare tradizioni, natura, storia, arte e buona cucina con le immancabili soste in malga e in rifugio.

Nel blog vi ho già raccontato le cose principali da vedere in Val di Fiemme in estate. Con il post di oggi, invece, volevo descrivervi come la valle si appresta ad affrontare l'imminente stagione estiva 2020, incluse le attività e le attrattive da non perdere.

Vista la delicata situazione attuale dovuta al corona virus, sarà sempre più un’esigenza forte avvicinarsi alla natura, agli alberi, ai fiori e ai panorami sconfinati d’alta quota con un nuovo spirito. Sarà occasione anche per il nostro corpo di rimettersi in movimento con passeggiate dolci, tra foreste di abeti, pascoli e ruscelli. Tutto nel rispetto delle attuali disposizioni igienico sanitarie. 

La Val di Fiemme, infatti, è già pronta con un’offerta ricca e variegata che permette di vivere la natura con un approccio “slow”. Sarà un’estate di distanze sociali, dove gli operatori turistici metteranno in campo misure e servizi capaci di mantenere i giusti spazi fra le persone.

val di fiemme vacanza estate
tramonto sul Latemar, credits Visit Fiemme - Campanile
Mossano e la valle dei mulini sono stati la meta di questa mia escursione sui Colli Berici, una bella camminata che ci regala panorami, ambienti diversi e storia immersi in questo piccolo angolo della provincia di Vicenza.
 
Il punto di partenza dell'escursione è Mossano, paese che si trova nella parte orientale dei monti Berici.
 
Parcheggio nei pressi del municipio, in via Capitello (altrimenti c'è un grande parcheggio nel cimitero) e, all'altezza del capitello, prendo via Calbin e scendo su strada asfaltata fino al bivio a destra per Contra' de' Munari, dove inizia il percorso della Valle dei Mulini. 
 

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I Colli Berici sono una delle mete che frequento più spesso durante le mie escursioni di gruppo.

Se vuoi partecipare alle prossime uscite, puoi:  iscriverti al canale Whatsapp Montagna di Viaggi, visitare la sezione ESCURSIONI DI GRUPPO del blog, oppure mandarmi una mail a andreapizzato76@gmail.com

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valle dei mulini mossano colli berici

Ammirare uno dei panorami più belli in assoluto sulle Dolomiti in completa solitudine! E' stato questo il tema della mia escursione al rifugio Sasso Bianco nei dintorni di Alleghe.
 
Muniti di mascherina e amuchina, decidiamo di effettuare questa escursione in un bel sabato di maggio, seguendo tutte le precauzioni dovute al corona virus. Precauzioni che in questa escursione non sono servite visto che non abbiamo incontrato nessuno in tutta la giornata. Meglio così? Beh forse si!
 
 

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L'Agordino è una delle mete che frequento più spesso durante le mie escursioni di gruppo.

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rifugio sasso bianco


Può un piccolo paesino di provincia essere la sesta località in Italia per numero di turisti? A quanto pare sì! Cavallino Tre Porti, in provincia di Venezia, accoglie ogni anno 6.3 milioni di turisti e si posiziona davanti a metropoli come Napoli, Torino, Verona e Genova.
Con il post di oggi volevo farvi scoprire cosa si può vedere a Cavallino Tre Porti, non un post “balneare”, ma un post a tema outdoor e turismo lento, che si abbina alla perfezione con questo territorio. Poi, volendo, si può finire la giornata al mare :)

cosa vedere a cavallino treporti

Le Dolomiti sono una terra ricca di leggende. Vi avevo già raccontato tempo fa la leggenda del lago di Misurina con il suo specchio incantato. Questa volta vi porto in Val di Fassa a scoprire Re Laurino con il bellissimo Catinaccio che fa da sfondo a tantissime nostre escursioni trekking.

GIARDINO DI ROSE

Pensate che una leggenda racconta che nei pressi del Catinaccio ci fosse un grandissimo giardino di rose (da cui deriva il suo nome in tedesco Rosengarten) governato da Re Laurino, sovrano di un popolo di nani che scavava nelle viscere della montagna alla ricerca di cristalli, argento e oro.
Re Laurino possedeva anche due armi magiche: una cintura che gli forniva una forza pari a quella di 12 uomini e una cappa che lo rendeva invisibile. 

leggenda re laurino catinaccio

Tra le varie escursioni da fare a San Martino di Castrozza, oggi volevo raccontarvi quella che conduce alle malghe Valcigolera e Tognola.
Punto di partenza della nostra escursione è il centro di San Martino di Castrozza e più precisamente la zona del campeggio. Qui vediamo la segnaletica per tantissime escursioni come ad esempio quella che vi avevo descritto tempo fa per Malga Ces e laghettiColbricon, noi, invece, prendiamo il sentiero 368, con indicazione Forcella Valzanchetta, e iniziamo a salire su comoda strada forestale nel bosco.

malghetta tognola sentieri

Il Bivacco dei Loff è una delle mete più amate sulle Prealpi Trevigiane. Ci sono vari modi per arrivarci: dal Passo San Boldo, oppure dal paese di Cison di Valmarino. Ho scelto di effettuare il giro più conosciuto di 600 metri di dislivello, 4 ore e 10 km di lunghezza, partendo da Passo San Boldo, ma spero prossimamente di fare anche gli altri sentieri. 
 
Questa è la mia prima escursione dell'anno dopo mesi a casa dovuto al corona virus. Non mi sembra vero di poter vedere di nuovo le montagne!!
 
Ma vediamo le cose con ordine.
Arrivare al passo San Boldo è già un'avventura: si attraversano numerose gallerie con all'interno stretti tornanti che ti permettono di raggiungere velocemente i 700 metri di quota. Presto sul blog tutta la storia di questa strada costruita dagli austriaci durante la Grande Guerra
 
 

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La zona delle prealpi è una delle mete che frequento più spesso durante le mie escursioni di gruppo.

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bivacco dei loff da passo san boldo


Durante le vostre camminate nel centro storico di Cavalese avrete di sicuro notato il grandioso Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, una delle opere più rappresentative dell'intero panorama artistico trentino nonché simbolo delle millenarie tradizioni di autogoverno ed autonomia della popolazione locale.
Il palazzo, al fianco del quale si innalza la torre civica, venne fatto costruire nel medioevo dai principi vescovi di Trento come sede, prima temporanea, poi fissa, del vicario che qui, tra l'altro, amministrava la giustizia. Con il passare del tempo, e con l'ampliarsi e l'abbellirsi della struttura, il palazzo divenne anche residenza estiva degli stessi principi vescovi.
Quando, con il terremoto napoleonico, il principato vescovile smise di esistere, il palazzo venne utilizzato come carcere e poi come magazzino del sale dal governo austriaco, fino a quando non venne acquistato dalla Magnifica Comunità di Fiemme (nel 1850), che vi trasferì la propria sede.

palazzo magnifica comunità val di fiemme
credits Visit Fiemme,