Il
Monte Rite è uno dei balconi panoramici più belli delle Dolomiti Bellunesi.
Sia in estate che in inverno, i panorami sulla Val Boite, Pelmo e
Antelao sono semplicemente fantastici.
Vi ho già raccontato l'escursione sul Monte Rite in estate. Questa volta ve la racconto in inverno con le ciaspole, in un ambiente total white dal fascino unico.
Calcolate 8 km a tratta, 650 metri di dislivello e circa 2 or a salire.
Il punto di partenza di questa escursione in inverno sul Monte Rite con le ciaspole è sempre il Passo Cibiana, raggiungibile dalla Val diZoldo oppure da Pieve di Cadore passando per Cibiana di Cadore.
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Consiglio sempre di avere delle proprie ciaspole (senza pensare più al noleggio) o ramponcini da mettere sotto le scarpe in caso di poca neve.
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L'itinerario che ci porterà al rifugio Dolomites fa parte del circuito Cadore Regno delle Ciaspole, una serie di percorsi battuti da fare sulla neve che conducono a rifugi aperti anche in inverno. Nel mio blog ve ne ho descritti un paio, spero con il tempo di farne altri.
Sistemato zaino e scarponi iniziamo la nostra camminata in una giornata di dicembre a cavallo tra Natale e Capodanno.
Visto che il tracciato è ben battuto, e l'ultima nevicata è stata quasi un venti giorni fa, oggi non servono le ciaspole. Sono utilissimi invece i ramponcini perchè alla fine si supererà un galleria con fondo completamente ghiacciato.
SI PARTE DA PASSO CIBIANA
L'itinerario segue la strada militare, lunga 8 km, utilizzata dalle jeep in estate.
Superiamo
una serie di caratteristiche baite con vista sulla Val di Zoldo e
arriviamo al tornante da dove parte il sentiero nel bosco. Pure
in inverno si può fare questo sentiero perchè di solito è batttuto.
Noi però l'abbiamo trovato subito con ghiaccio, tratti senza neve, rami abbattuti e sarebbe stato un continuo togli e metti i ramponcini.
Decidiamo quindi di proseguire sul sentiero principale e saliamo di quota superando i numerosi tornanti fino ad abbandonare il limite del bosco e godere di magici panorami sul Civetta, Bosco Nero e Sassolungo di Cibiana.
GALLERIA
Verso la fine del percorso compare la galleria. E' importante avere i ramponcini perchè l'interno è una lastra di ghiaccio. Per la luce va bene anche la torcia del cellulare.
FORCELLA DEONA
Usciti dalla galleria passiamo sulla sinistra una caserma e raggiungiamo la forcella Deona da dove si aprono i primi panorami su Antelao e Pelmo.
RIFUGIO DOLOMITES
Ormai manca poco. Continuiamo la nostra escursione in inverno sul Monte Rite e raggiungiamo in pochi minuti il rifugio Dolomites che, a nostra sorpresa, troviamo aperto (avevo provato a chiamare diverse volte il giorno prima ma il numero era sempre irraggiungibile. Al rifugio presso il passo Cibiana, invece, non conoscevano i giorni di apertura 😒).
Il rifugio è situato all'interno di un forte della Grande Guerra. Non è difficile capire il motivo della scelta di costruire un forte qui: posiziona strategica a dominio verso il Tirolo e i passaggi verso Venezia.
Vi
invito a leggere la sezione del blog dedicata alla Grande Guerra per
scoprire itinerari a tema, ma anche il breve riassunto della prima guerra mondiale, le varie cause, come l'attentato di Sarajevo e i vari personaggi storici tra cui Francesco Giuseppe I d'Austria, sua moglie Sissi oppure la guida alpina Sepp Innerklofer.
CIMA DEL MONTE RITE
Facciamo una brevissima sosta foto e proseguiamo la camminata, andando a sinistra in direzione della cima del Monte Rite. Che meraviglia!!
La vista arriva fino alle Tofane di Cortina d'Ampezzo, tutta la Valle del Boite con San Vito di Cadore, e l'Antelao e la Marmarole sulla sinistra.
Spero che le foto qui sotto possano dare giustizia a tanta bellezza.
In cima ci sono le installazioni di vetro del Museo di Messner, chiuso in inverno, ma che non mi aveva molto entusiasmato anni fa (come quelli di Plan de Corones, Brunico e Ciardes).
PRANZO IN RIFUGIO
Ritorniamo in rifugio e facciamo la sosta per il pranzo. La scelta è ricaduta su un classico delle Dolomiti: uova, speck e patate, da degustare assolutamente all'aperto visto le restrizioni Covid.
Il rientro lo effettuiamo lungo lo stesso sentiero dell'andata.
Calcolate circa 2 ore per l'andata e 1h45 per il rientro, 650 metri di dislivello. Totale 16 km
SOSTA A FORNESIGHE
Prima di tornare a Mestre e immergerci nella nebbia della laguna di Venezia, facciamo una sosta a Fornesighe, un borgo che meriterebbe di entrare nella lista del borghi più belli del Veneto e d'Italia, ma che invece è semplicemente snobbato.
Forse meglio così, perchè camminando tra i suoi tabià di legno si può respirare ancora il fascino antico dei villaggi di montagna.
Ultima sosta a Forno di Zoldo presso la Tana dell'Orso (l'unico locale aperto) per una buona cioccolata calda. Il modo ideale per concludere l'escursione invernale sul Monte Rite e dare l'arrivederci alla montagna del Veneto.
Invece, se volete passare qualche giorno sulla neve, vi consiglio di puntare direttamente ai "miei" HOTEL WELLNESS IN ALTO ADIGE oppure HOTEL CON CENTRO BENESSERE IN TRENTINO 😉
VEDI ANCHE:
Itinerari ciaspole Cortina d'Ampezzo
Itinerari ciaspole San Martino di Castrozza
La sezione del blog dedicata al VENETO, all'inverno OLTRE LO SCI e agli HOTEL, per organizzare al meglio la tua vacanza
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