A Villa
Giusti, nei pressi di Abano Terme, lungo la strada verso i Colli Euganei,
furono condotte le trattative per la conclusione di un armistizio fra
il Regno d’Italia e l’Impero Austro-ungarico, ponendo così fine
alla Grande Guerra. Queste trattative, portate avanti da due
Commissioni militari, iniziarono il 1 novembre 1918 e si conclusero
nella tarda serata del 3 novembre.
Il
sentiero delle Meatte è probabilmente una delle escursioni,
a tema Grande Guerra, sul Monte Grappa più bella da fare.
In una
giornata come quella di ferragosto, in cui mi sono trovato
improvvisamente da solo, non ho pensato due volte a prendere la
macchina e partire in solitaria per una delle uscite che avevo da tempo in
programma: il monte Grappa e il sentiero delle Meatte.
Parto
prestissimo da casa per paura di trovare la folla dei vacanzieri. Da
Paderno del Grappa salgo verso la valle di San Liberale (m. 570) e
lascio la macchina dove la strada finisce, in prossimità del Motoristorante con varie zone per parcheggio.
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Il Monte Grappa è una delle mete che frequento più spesso durante le mie escursioni di gruppo.
Se vuoi partecipare alle prossime uscite, puoi: iscriverti al canale Whatsapp Montagna di Viaggi, visitare la sezione ESCURSIONI DI GRUPPO del blog, oppure mandarmi una mail a andreapizzato76@gmail.com
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SI PARTE DA SAN LIBERALE
Inizio la
mia escursione seguendo il sentiero 151 con destinazione
Pian dea Bala, un sentiero che si immerge subito nella
vegetazione e continua a tornanti lasciandosi poi alle spalle il
bosco, continuando poi in un ambiente roccioso. Fuori dalla
vegetazione si può fin da subito ammirare uno splendido panorama
sulla pianura, ma questo è niente in confronto a quello che mi
aspetterà più avanti.
vista verso la pianura |
Raggiungo
Pian dea Bala (m. 1380) dopo circa un'ora e trenta di cammino (le tabelle indicavano due ore) e un dislivello
di circa 810 metri. Qui si trova anche la strada che arriva dalla
pianura e, infatti, senza sorpresa, incontro tutti i villeggianti del
Ferragosto con moto, auto, camper e postazioni picnic.
Volendo si può venire qui in macchina e iniziare l'escursione da questo punto.
Trovandosi questa escursione in provincia di Treviso, la segnaletica è
abbastanza scarsa (lo scrivo perchè è ormai un dato di fatto). Vedo
però un cartello di legno (questo qui sotto) che indica il Sentiero
delle Meatte.
segnaletica all'ultimo grido |
SENTIERO DELLE MEATTE
Sono nella
direzione giusta. Svolto a destra e inizio a camminare alla
scoperta di questa straordinaria opera militare costruita durante
la Grande Guerra.
Lo stesso
tracciato militare, assieme ad altre opere di cui si intravedono le
tracce, merita d’essere ammirato per la sua arditezza. Venne
realizzato dal Genio militare italiano nel 1918 incidendo e
forando le rocce strapiombanti sulla Val Boccaor e serviva ad
assicurare i movimenti e i rifornimenti al riparo dal tiro
nemico per sostenere ed alimentare la battaglia sulle vette.
a strapiombo sulla valle |
Il sentiero
è pianeggiante e sempre abbastanza largo. Si passano diverse
gallerie, corte abbastanza da non essere necessario l'uso della
torcia, e si ammira un panorama eccezionale sulla pianura fino a
Venezia (con le giornate limpide).
Ad un certo
punto si passa sotto un ponte sospeso che serve per raggiungere una
via ferrata e si continua fino ad arrivare ad un incrocio che,
svoltando a sinistra, porterebbe di nuovo a Pian dea Bala (calcolate
trenta minuti per percorrere il sentiero delle Meatte).
Peccato che non ci sia nessun cartello a spiegare la storia di questo posto :((
segnaletica alla fine del sentiero delle Meatte |
VERSO MALGA VEDETTE
Siccome è
ancora presto, continuo la mia passeggiata lungo lo stesso sentiero.
Ad un certo punto il versante della montagna svolta bruscamente e mi
trovo davanti ai miei occhi una fantastica vista sulla pianura e sui Colli Euganei.
Proseguo
ancora per un po' e raggiungo la strada asfaltata con la fine del
sentiero dove è presente malga Vedetta. In una giornata così di
festa era logico trovare una marea di gente. Se poi si può arrivare
con la macchina ancora di più! Tutti a mangiare :))
Dalla strada
faccio un ultimo sforzo e raggiungo la bellissima chiesetta di
Cima delle Mandria. Davvero suggestiva! E che panorama!!
Calcolate
circa 3 ore per arrivare fino a qui da San Liberale.
Foto a
manetta e faccio sosta per il mio pranzo a sacco :))
RITORNO A PIAN DEA BALA
A questo
punto l'itinerario raccontato in altri siti consiglierebbe di seguire
la strada asfaltata passando per altre malghe concludendo così un giro ad
anello. Siccome oggi, ogni angolo di strada asfaltata è occupata da macchine, decido di ritornare per lo stesso sentiero
dell'andata e di ammirare di nuovo il sentiero delle Meatte fino
al parcheggio in Pian dea Bala.
Nel 1917
questa parte del Monte Grappa, Val delle Mure, fu una delle zone
più devastate dalla guerra. Le truppe italiane erano in alto
sulla cresta, ma i rifornimenti e i feriti dovevano passare per la
valle sotto il tiro continuo dell'esercito austroungarico. Sono
ancora visibili i sentieri che salgono alle prime linee della cresta,
seminascosti, per sfuggire, dove possibile, all'occhio del nemico.
Ritrovo il
sentiero 151 di questa mattina e ritorno nel silenzio della montagna
inoltrandomi nel bosco e scendendo a zig zag fino a San Liberale.
Prima del
parcheggio si possono visitare delle gallerie di ricovero, una
stazione di pompaggio acquedotto e una galleria antigas.
Finisce così
una bellissima escursione a tema Grande Guerra sul Monte Grappa
della durata di 7 ore circa (con tante soste fotografiche), tra
panorami mozzafiato e storia.
Scheda
Tecnica:
San Liberale 570 m. – Pian dea Bala, 1380 m., 1H30
Pian dea
Bala – fine sentiero delle Meatte , 30 minuti
fine
sentiero delle Meatte - chiesetta Cima delle Mandria, 45 minuti
Dislivello: 810 metri
Visita la senzione del blog dedicata alla Grande Guerra
e anche i migliori itinerari a tema Grande Guerra
Visita la senzione del blog dedicata alla Grande Guerra
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- La montagna spaccata a Recoaro Terme
Scoprire una
delle zone più belle della montagna veneta immersi tra dolci
colline, vette dolomitiche, fonti termali e buona cucina. Il tutto
lungo un percorso di 120 km da fare a piedi, in bici o a cavallo.
Sto parlando dell'Anello delle Piccole Dolomiti, un circuito
ecoturistico che collega i dieci comuni della comunità montana Agno
– Chiampo, in provincia di Vicenza, raggiungile facilmente
dall'uscita dell'autostrada di Montecchio Maggiore.
Regina
indiscussa dell'Anello delle Piccole Dolomiti è Recoaro Terme,
un tempo stazione top del termalismo in Europa e da sempre polo di
attrazione di tutta la zona. Ma la Valle dell'Agno non è solo Recoaro
Terme, anzi. Da scoprire ci sono angoli autentici,
e sconosciuti anche per me che bazzico molto spesso sulle
montagne della mia regione. L'anello è percorribile anche solo
per alcuni tratti, per un paio di giorni oppure anche in
giornata.
le Piccole Dolomiti |
Durante
la mia “vita da viaggiatore” non ho mai avuto il problema di
pensare dove parcheggiare all'aeroporto di Venezia. Abitando a circa
7 km in linea d'aria, ho avuto sempre la fortuna che qualcuno (il
papà) mi accompagnasse. Ma c'è sempre un però! Il mese scorso un
lettore del blog, in partenza per una vacanza in Germania, mi ha
chiesto consigli sui parcheggi economici vicino all'aeroporto Marco
Polo di Venezia. Dubbio atroce!! Fino a questo momento conoscevo solo
il servizio di sosta veloce, giusto il tempo per salutarsi e prendere
la valigia. E così ho iniziato a smanettare in internet ed ho
trovato una giungla di siti che proponevano più o meno lo stesso
servizio, ma poche informazioni utili.
Un
viaggio sulle montagne della provincia di Bergamo, e più
precisamente in Valle Imagna, non può non passare attraverso i
suoi prodotti tipici bergamaschi e i suoi sapori, senza dubbio
uno dei modi migliori per conoscere il territorio e le sue
tradizioni.
Tradizioni
che sono antichissime e che si tramandano di generazione in
generazione, portando fino ai giorni nostri segreti di alcune
lavorazioni che in altri posti si sono perse da diverso tempo.
E'
proprio questo il punto di forza della Valle Imagna: a pochi
chilometri da Bergamo e dalla metropoli milanese, è riuscita
a conservare il fascino intatto e incontaminato che
contraddistingue i veri territori di montagna.
![]() |
la Torta Quarenghi, uno dei prodotti d'eccellenza del bergamasco |
Soggiornare in un
territorio ai piedi di ghiacciai e dalla natura ancora
incontaminata. E' stato questo il tema del mio soggiorno in
Val di Vizze, una delle valli laterali che si aprono da Vipiteno
e che, a differenza di tutte le altre, è riuscita a mantenete
quell'anima autentica lontano dal turismo di massa e dai luna
park degli impianti da sci.
Il Tirolo,
non si era capito, è da sempre una delle mie mete preferite. Per
secoli gli abitanti del Tirolo sono stati, e si sono visti, come il
cuore d'Europa: poi la grande storia li ha visti divisi, spezzando in
due il Paese ed esasperando le diversità tra una parte e l'altra, il
Tirolo al nord e l'Alto Adige a sud. Con il post di oggi volevo
raccontarvi tutta la magia del Tirolo austriaco, una regione
vasta e alpina per eccellenza, in cui una sola vacanza (ma nemmeno
due o tre), non basterebbe per vedere tutto.
Una terra
ricca di laghi alpini, tradizioni, ghiacciai che ho voluto riassumere
in dieci punti principali.
![]() |
Kitzbuhel, credits TirolWerbung |
Una delle
escursioni più panoramiche e complete della Valle di Ledro è
l'escursione che conduce alla cima del monte Corno. Dico panoramica
perchè dall'alto dei suoi 1732 metri si può ammirare un panorama a
360° gradi, mentre, completa, perchè presenta varie situazioni,
incluso il tratto attrezzato (molto semplice che si può fare anche senza imbragatura a seconda del proprio livello) Mora e Pellegrini.
![]() |
verso la cima del Monte Corno |
Il Montello
è un rilievo che sorge quasi isolato in mezzo alla pianura, in
provincia di Treviso, con un'altezza massima di 400 metri e
dall'aspetto simile a quello del dorso di una balena.
Vedere tutto
il Montello significa passare una giornata all'insegna della storia e
della natura. Se questo territorio non presenta molti tesori di
interesse architettonico è dovuto principalmente a due fattori: da
un lato sotto la dominazione veneziana, quest'area era rigidamente
protetta e regolamentata da apposite leggi che ne vietavano
l'edificazione; dall'altro la Prima Guerra Mondiale vide in questi
luoghi uno dei teatri più cruenti degli scontri con bombardamenti e
costruzione di appostamenti militari.
![]() |
l'abbazia di Sant'Eustachio |
Il lago Millstatter See è il secondo lago della Carinzia per grandezza (lungo 12 km,
largo 1,5 km e profondo fino a 141 metri) e si trova in suggestiva
posizione fra il boscoso Seeruecken a sud e i Nockberge a nord. Le
sua acque calde (25°C) da maggio a settembre lo hanno reso noto
centro di sport acquatici, e le sue rive sono meta di turisti che
passano le loro giornate alla scoperta delle sue meraviglie. La
scorsa settimana ho passato un bellissimo weekend in terra
austriaca e così ho potuto scoprire le principali cose da
vedere sul lago Millstatter See.
![]() |
attraversare del Porta del Granato |
Castelli,
montagne e prodotti del territorio, la formula magica che combina
un itinerario di gusto natura e cultura, che ha la semplicità
delle cose autentiche. Costruiti nel Medioevo, i castelli del
Trentino sono in perfette condizioni grazie a ristrutturazioni
attente alla storia; da visitare soggiornando per un breve periodo,
magari nei dintorni di Trento, abbinando il tour a delle
degustazioni nelle cantine. E' proprio questo il tema del
Festival del Turismo Medievale che si svolge a Trento da ottobre
a novembre, un festival che unisce due punti di forza del turismo
trentino, la storia dei suoi castelli centenari e la cultura del
vino, qui di altissima qualità, con un occhio ai paesaggi che
queste valli regalano.
Vivere una vacanza a Merano tra benessere, sport, relax
e panorami mozzafiato.
E' stato questo il tema del mio soggiorno presso l'hotel
Giardino Marling, un ottimo hotel
a 5 stelle a Merano dalla vista mozzafiato e uno dei migliori hotel wellness in Alto Adige.
Ebbene sì,
perché quello
che colpisce di più di questo hotel, al momento dell'arrivo, è la
splendida vista che si ha sulla conca di Merano,
un panorama davvero unico da far invidia a tutti i migliori punti
panoramici della zona.
Al Giardino
di Marlengo ho soggiornato due notti, poco tempo in realtà per
scoprire tutte le bellezze della zona e per godere al massimo i
benefici della spa, ma abbastanza sufficiente per ricaricare
le energie e rendersi conto di trovarsi in un
posto davvero speciale.
posizione unica |
L'autunno è la migliore
stagione per vivere le montagne dell'Alpe Cimbra. Una
stagione che non è un passaggio fra le vacanza estive e quelle
invernali sulle piste. E' un periodo pieno di esperienze e
iniziative, di
esplosioni
di colori nelle foreste dell’Alpe, tra il profumo di funghi nei
boschi e il relax nei wellness hotel. Una suggestione che merita
essere
scoperta a ritmo lento a
pieno contatto con la natura, magari, accompagnati dalle guide
naturalistiche del territorio, o dagli albergatori esperti che
propongono weekend nella natura. Poi è il momento delle passeggiate
per godersi
i foliage spettacolari:
e qui sull'Alpe Cimbra c'è davvero l'imbarazzo della scelta visto
che il territorio è circondato da foreste e giganti del bosco,
soprattutto nella zona attorno al famoso Avez del Prinzep.
Visitare i
castelli e palazzi della Baviera è davvero un'esperienza memorabile,
che siano spettacolari follie in cima a un monte come Neuschwanstein
oppure regge spettacolari su un lago come Herrenchiemsee.
Artefice di
tutto questo è stato Ludwig II, eccentrico personaggio che riuscì a
dilapidare le finanze dello stato per assecondare le sue manie
architettoniche, Neuschwanstein è il castello più noto, ma non meno
imponenti sono Linderhof vicino a Oberammergau o Herrenchiemsee sul
lago Chiemsee. Alla loro realizzazione dedicò anni e vi risiedette
tuttavia solo per brevi periodi. Erano inadatti a viverci e a
governare. Ma non era certo uno scopo pratico che muoveva la frenesia
costruttrice del “re folle”. L'importante era creare qualcosa che
riproducesse nella realtà il suo mondo di sogni e raffinata
bellezza. I vari stili che caratterizzano i castelli della Baviera è
oggi l'espressione più tangibile del mondo fiabesco in cui Ludwig
II viveva; irreale e fantastico, ma perfetto per alimentare una
fiorente industria di souvenir e turismo.
castello di Neuschwanstein |
La traversata delle Vette Feltrine dal
rifugio Dal Piaz al rifugio Boz è la seconda tappa del famoso
trekking Park 2 Trek Dolomites, un itinerario che collega due
parchi, il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e il Parco
Naturale Paneveggio Pale di San Martino in Trentino, seguendo
l'Alta Via 2 delle Dolomiti.