Una delle escursioni più interessanti da fare in Lessinia è quella che conduce alla Valle delle Sfingi e al Rifugio Lausen.

Punto di partenza di questa escursione è il grande parcheggio che si trova a Camposilvano, nei pressi di Velo Veronese,  in provincia di Verona.

Da qui sistemo zaino e scarponi e seguo la strada asfaltata superando il centro paese e, dopo il campeggio, sulla destra, prendo un piccolo sentiero con presenza di segnaletica del rifugio. Noterete anche un grande fungo di pietra (viene chiamato così), non potete sbagliare.

 

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La Lessinia è una delle mete che frequento più spesso durante le mie escursioni di gruppo.

Se vuoi partecipare alle prossime uscite, puoi:  iscriverti al canale Whatsapp Montagna di Viaggi, visitare la sezione ESCURSIONI DI GRUPPO del blog, oppure mandarmi una mail a andreapizzato76@gmail.com

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valle delle sfingi

 

Tra i tanti laghi del Trentino che si possono visitare, uno poco conosciuto, ma ricco di fascino, è il lago di Santa Colomba in Val di Cembra.

Ho avuto il piacere di visitarlo in una mite giornata d'autunno, immerso nel silenzio assoluto del bosco e della montagna.

Raggiungere il lago di Santa Colomba è molto facile: dai paesi di Civezzano o Albiano si sale in macchina su strada asfaltata e si raggiungono i 926 metri di quota dove sorge il lago. Al vostro arrivo troverete un grande parcheggio dove lasciare l'auto.

Il lago di Santa Colomba si estende per poco più di 2 ettari e la sua profondità massima non raggiunge i 10 metri. E' circondato da fitti boschi e sulle sue rive, qua e là, crescono lembi di canneto. Nelle acque vivono il luccio, la scardola, la tinca, la carpa e altre specie di pesci.

 

lago santa colomba sentiero delle canope

 

Naturno è uno dei centri più importanti della Val Venosta. Soggiornare in questo paese significa scoprire una storia antichissima e, nello stesso tempo, immergersi nelle tradizioni e nella natura più autentica.

Con il post di oggi voglio raccontarvi la mia esperienza di poco tempo fa in questo angolo di Alto Adige, velocemente raggiungibile da Merano e da Bolzano.

Le cose da vedere a Naturno sono davvero molte e varie, quindi chiunque troverà qualcosa di suo piacimento.

Il mio itinerario inizia dal centro paese e poi si sposterò un po' nei dintorni. Partiamo da:

 

CHIESA E MUSEO DI SAN PROCOLO

Subito vicino al centro troviamo la Chiesa di San Procolo, una delle chiese paleocristiane più antiche dell’Alto Adige. Gli affreschi raffigurano scene della vita di S. Procolo e sono fra i più importanti tesori artistici d’Europa in quanto unici affreschi del primo medioevo in tutta l’Europa continentale.

Vicino troviamo il
museo dedicato al santo che nei suoi interni ci spiega 1500 anni di storia suddivisi in quattro argomenti.

naturno cosa vedere

Una delle escursioni più belle da fare in valle di Ledro è quella che conduce a Cima Parì e al rifugio Pernici.

Ho avuto modo di effettuare questa escursione in una giornata di settembre, lontano dalle folle di agosto, e quindi di godermi in completa tranquillità tutti i panorami che si possono ammirare lungo il percorso.

Punto di partenza della mia escursione è Malga Trat (mt. 1500), raggiungibile in macchina risalendo una stretta stradina asfaltata che parte da Lenzumo (circa 20/30 minuti di tragitto).

Sistemato zaino e scarponi inizio a camminare seguendo il sentiero 435 in direzione Bochet de Caret e Bocca Saval.

 

cima pari rifugio pernici

Vivere un soggiorno tra dolci colline, storia, natura, sport e tradizione. Questo è stato il tema del mio soggiorno sulle Colline Moreniche del Garda, un piccolo paradiso situato a poca distanza dal lago di Garda nei pressi di Desenzano e Sirmione.

Infatti, la settimana scorsa ho avuto il piacere di partecipare ad un educational tour organizzato da Viral Passport assieme al Consorzio Colline Moreniche del Garda e di rendermi conto di persona della bellezza di questi posti.

Le cose da vedere sulle Colline Moreniche sono davvero tante e riuscirle a raccontare tutte in un singolo post è difficile.

Cercherò, quindi, con il post di oggi, di raccontarvi le cose principali da vedere, andando poi più sullo specifico nei successivi post.

 

colline moreniche del garda
Colline Moreniche del Garda

L'itinerario dei bunker, in provincia di Treviso - Veneto è una bella passeggiata sul Montello che ci conduce alla scoperta delle postazioni della Grande Guerra a contatto con il fiume Piave.

 

Punto di partenza è la piazza di Santa Croce del Montello. Di fianco alla chiesa  si prende via Luigi Lama che ci conduce, in pochi minuti, al fiume Piave, nella zona chiamata La Scarpata. 

 

La strada diventa sterrata e entra nel bosco. L'associazione che ha curato il lavoro di ripristino dei bunker del Montello ha posizionato dei cartelli di carta sugli alberi in modo da seguire un percorso di visita. Purtroppo non c'è nessun cartello che spiega la storia, i personaggi e quello che è successo in questo posto. Immagino che questo abbia un costo e che necessiti del benestare dell'amministrazione comunale (ho già detto tutto).

 

Con il post di oggi spero almeno io di spiegarvi come su svolge l'itinerario dei bunker, per la storia, invece, vi consiglio di documentarvi su qualche libro sul Montello e la Grande Guerra.

 

Alla prima deviazione tenete la destra (nessuna indicazione) e raggiungete il primo bunker, una postazione che fungeva da vedetta e che si può entrare anche all'interno.

 

bunker montello

L'autunno è un periodo magico per scoprire il territorio tra Bolzano e Villandro. Infatti, in questi mesi viene festeggiato il Torggelen, la quinta stagione dell'Alto Adige. L'aria frizzante e gli incantevoli colori autunnali dei boschi invitano a piacevoli passeggiate nei luoghi tradizionali della Valle Isarco, dove da sempre vengono coltivate castagne e viene prodotto vino.

Vi ho già raccontato cos'è il Torggelen nei post passati. Il Torggelen è essenzialmente un periodo dove è possibile abbinare passeggiate nel bosco facendo soste nei vari masi e osterie (buschenschank) assaggiando le specialità della stagione, sia a pranzo che a cena, a volte anche con musiva e folklore.

Quello che vi racconterò oggi è la mia esperienza di poco fa a Villandro, un incantevole borgo poco distante da Bolzano, dove ho trascorso una giornata di escursione tra tradizioni, panorami e storia, organizzata dall'Hotel Stephanshof.

Infatti, questa escursione fa parte del programma “Autunno & Torggelen”, un pacchetto di 7 o 4/3 notti dove si può vivere al meglio questo evento altoatesino. A fine del post vi metto tutte le info!

 

torggelen escursione bolzano villandro

Tra i vari castelli del Veneto, uno dei più suggestivi lo troviamo sulle Dolomiti Bellunesi, ed è il Castello di Andraz. Per arrivare bisogna prendere la strada che da Arabba sale al Passo Falzarego e poi svoltare a sinistra fino a raggiungere questo angolo pittoresco immerso nel bosco.

Pensate che la grande roccia su cui sorge il Castello di Andraz è un masso erratico trasportato a valle dall'ultima glaciazione. La sua posizione strategica per il controllo del territorio, non poteva quindi passare inosservata in epoca medievale, quando la zona passò sotto il dominio dei vari signori. Fu così che qualcuno finì per costruirci sopra una fortezza, tanto compatta da sembrare il prolungamento verso l'alto della roccia stessa. 

 

Una delle escursioni più belle che ho effettuato quest'anno è stata quella che mi ha portato alla cascata del Salton nei pressi di Lamon in provincia di Belluno.

Vi ho già raccontato nel blog della scarsa presenza di segnaletica in Veneto, soprattutto sulle Prealpi. Pure questa volta abbiamo avuto sorprese!

Ma vediamo le cose con ordine!

La zona di Lamon non ha segnali CAI, i pochi cartelli presenti sono stati messi da volontari e pro loco, pertanto per trovare l'itinerario corretto ci si deve affidare ad internet.

 

LA DISAVVENTURA

Nei pochi siti che parlano di questa escursione, viene descritto un itinerario ad anello con partenza dal primo tornate di via Val, poco prima del Ponte Aron, della durata di 6 ore.

E così abbiamo fatto noi. Parcheggiata la macchina lungo la strada provinciale 40 (in via Val è impossibile, c'è spazio solo per un posto auto) iniziamo la nostra escursione, seguiamo il corso del fume, vediamo la piantina dei sentieri della zona sistemata dal comune (quindi siamo sulla direzione giusta), ma, dopo 30 minuti, ci troviamo in mezzo al torrente. Probabilmente il sentiero è franato o sommerso dall'acqua. Impossibile vedere altre tracce di sentieri o alternative su come continuare.

Cosa facciamo? Purtroppo torniamo indietro e decidiamo di raggiungere la cascata del Salton dal paese di San Donato. Questo implica altri 25 minuti di viaggio in macchina con la speranza che questa volta vada bene!

 

cascata del salton

SI PARTE DA SAN DONATO

A San Donato inizia la nostra escursione.

 

cascata del salton

Vediamo la segnaletica per Crosere e grotta dell'Acqua Nera (una tappa che era indicata nell'itinerario originario; ovviamente nessuna segnaletica per la cascata del Salton) e da qui scendiamo su stradina asfaltata che poi diventa sterrata fino a raggiungere le radure della località I Pian, situata in cima a una rupe a strapiombo sulla Val Senaiga. Il posto è molto bello, c'è un caratteristico edificio rurale ben ristrutturato e una chiesetta sospesa sul baratro. Il proprietario dell'edificio deve essere una persona molto alternativa viste le cose e i cartelli appesi all'esterno.

 

cascata del salton

 

 cascata del salton


cascata del salton

 
cascata del salton

Seguiamo sempre in discesa il sentiero e raggiungiamo in pochi minuti il Molin de Sot (m 645) dove si trovano degli edifici con evidenti frammenti di macine inseriti nella pavimentazione esterna. Qui è presente anche un tavolo con panche dove ci si può sedere per riposarsi un po' e firmare anche il libro del passante!

 

cascata del salton

3 PONTI SOSPESI

Oltre il mulino il sentiero entra nel Boal Santo, un canalone che ci porterà nel fondovalle attraversando ben tre ponti sospesi!

Il primo lo troviamo dopo pochi minuti. E' in ferro e in leggera discesa, quindi bisogna fare un po' di attenzione quando si cammina. Al suo lato una serie di cascate davvero suggestive ci permettono di avere un primo contatto con il  mondo delle acque di questa escursione.

 

cascata del salton


Attraversato il ponte inizia una discesa dove è presente uno scorrimano di ferro (per sicurezza) e dove in molti libri viene descritto come sentiero attrezzato. In realtà non è altro che un cordino che aiuta ad appoggiarsi durante la camminata, spero che dalla foto qui sotto si capisca.

 

cascata del salton

Dopo questo tratto arriviamo nel fondovalle dove ci aspetta il secondo ponte sospeso, non è in buone condizioni ma per il momento sembra reggere!


 

cascata del salton

 

cascata del salton

Andiamo a destra (attenzione, dopo il ponte non c'è segnaletica) e seguiamo il corso del torrente arrivando al terzo ponte. Se quello di prima era preso male, questo è ancora peggio! Mi chiedo quanto possa incidere sulle casse di un comune o della provincia la manutenzione di un ponte di legno! Dà comunque un tocco “wild” a tutto l'ambiente.

 

cascata del salton


  

Una volta attraversato il ponte, saliamo su ripidissimo sentiero e troviamo la deviazione per la Grotta Acqua Nera. Decidiamo di andare al ritorno e giriamo a sinistra verso la cascata del Salton. Prima di arrivare bisogna superare un breve tratto dominato da una parete di roccia verticale (attenzione alla possibilità di caduta massi) e, dopo qualche minuto di cammino  nel bosco, iniziamo a sentire il fragore della cascata!

 

cascata del salton


CASCATA DEL SALTON

Eccoci qui!! Ma che meraviglia!!! Tra mille peripezie siamo riusciti ad arrivare e ne è valsa la pena! Un salto di 30 metri di pura bellezza!


 

cascata del salton

 

cascata del salton

Ovviamente tempo per fare le foto di rito e di metterle sui social (seguitemi su instagram! Questo è l'account: @pizzo_76) e iniziamo il ritorno seguendo il sentiero dell'andata. Facciamo la piccola deviazione alla Grotta Acqua Nera (niente di che), attraversiamo di nuovo i tre ponti sospesi e affrontiamo tutta la salita fino ad arrivare a San Donato!

 

GROTTA DELL'ACQUA NERA

 

cascata del salton

Che dire di questa escursione? E' stata davvero bella, ci sono molti ambienti diversi, inoltre è divertente perchè si attraversano tre ponti sospesi. Poi la cascata è davvero suggestiva e merita davvero la camminata.

Un peccato per non essere riusciti a fare l'escursione completa, ma anche per  l'abbandono in cui abbiamo visto i sentieri e i ponti. Davvero un peccato.

 

VEDI ANCHE:

Escursioni e passeggiate a Lamon

Giro del lago Senaiga


NB. Mi è stato riferito che i ponti pericolanti sono stati sostituiti con dei ponti nuovissimi! Non ho avuto modo di verificare di persona, ma così dovrebbe essere :)

 

 



Vedi anche la sezione dedicata alle escursioni TREKKING e al VENETO


 

Ammirare il foliage in Val di Fiemme è assolutamente una delle cose da fare sulle Dolomiti.

Se la primavera parte dal basso, l'autunno parte dall'alto. Infatti, le prime macchie ocra e arancio dei larici si avvistano alle quote più alte. A metà ottobre il colore travolge i paesi, fino a riflettersi nelle acque del torrente Avisio.

Al tramonto i toni di giallo, arancione e rosso avvolgono anche le pareti pallide delle Dolomiti del Trentino, dando vita allo straordinario spettacolo naturalistico dell’enrosadira.

Scoprire l’autunno, in Val di Fiemme, non è solo una questione di colori. Le foglie secche e gli aghi delle conifere producono un suono amico che accompagna ogni passo.

Colori, suoni, ma anche sapori. L'autunno in Val di Fiemme invita a curiosare fra ristoranti e agritur, con il miele, il formaggio, i funghi, lo speck, la Birra di Fiemme e i vini della vicina Val di Cembra.

 

foliage val di fiemme
foliage in Val di Fiemme, credits Michele Bertagnolli

Tra le passeggiate in Trentino, più semplici e interessanti, troviamo Il Sentiero dell'Acqua, una facile escursione lungo il torrente Astico con partenza dal centro di Carbonare sull'Alpe Cimbra.

Siccome l'escursione è breve (2 ore), ho unito anche l'escursione al Monte Rust in modo da farla diventare un'escursione giornaliera. Vedete voi poi come fare. Potete farle anche  in due giorni diversi. 
 
Dal centro di Carbonare si prende via Alessandro Manzoni e si vede subito la segnaletica del Sentiero dell'Acqua. Dopo pochi minuti si arriva a un primo ponticello dove si ha il primo contatto con il torrente. Lungo il sentiero si incontrano importanti testimonianze del passato, lontano e recente, come ad esempio i resti murari dell'antico maso della Porta, i resti di una segheria idraulica e i resti di una fornace.
 
sentiero dell'acqua alpe cimbra
 

Pordenone è una delle città più suggestive del Friuli Venezia Giulia. Vedere Pordenone significa immergersi in un centro storico medievale davvero caratteristico. Lo si può visitare in una mezza giornata ( se includiamo anche le visite ai musei), oppure in 1 – 2 ore se decidiamo di visitare solo gli esterni. Infatti, le cose da vedere a Pordenone non sono molte, ma questo piccolo capoluogo di provincia può essere il punto di partenza o di arrivo di interessanti itinerari da fare in giornata, come ad esempio le Pozze Smeraldine, Sacile o il lago di Barcis.



Pronti a scoprire cosa si può vedere a Pordenone? Partiamo!

PALAZZO COMUNALE

Inizio la mia visita dal Palazzo Comunale, l'attrazione più importate della città. Costruito in forme gotiche tra il 1291 e il 1365, quando fu sede del consiglio, chiude la prospettiva di Corso Vittorio Emanuele, su un piccolo colle a ridosso del Noncello. Si tratta di un edificio affascinante e indecifrabile allo stesso tempo, frutto della commissione di stili diversi e di tanti elementi: un ampio loggiato al pian terreno, trifore gotiche sulla facciata, una balconata e un orologio monumentale, aggiunto nel 1452, che ricorda l'orologio di Piazza San Marco a Venezia. E' possibile entrare nell'androne al pian terreno.


pordenone cosa vedere


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DUOMO

Dal Palazzo Comunale raggiungo la vicina Cattedrale di San Marco, la maggior chiesa cittadina, eretta nel XIII secolo con influenza gotica. Sulla facciata incompiuta risalta il portale scolpito, opera di Giovanni Antonio Pilacorte del 1511. All'interno si conservano affreschi, dipinti e oggetti religiosi, oltre alla Pala di San Marco, sull'altare. 

 

pordenone cosa vedere

 

pordenone cosa vedere

Appena fuori merita di vedere l'altissimo campanile (72m),costruito nel 1347. Questa zona, per me, è la parte più bella di Pordenone.

 

pordenone cosa vedere

 
pordenon

CORSO VITTORIO EMANUELE

Passeggerete un sacco di volte in questa via pedonale, che si sviluppa tra Piazza Cavour e il fiume Noncello, durante la vostra visita a Pordenone. I portici di Pordenone sono i più lunghi d'Italia dopo quelli di Bologna e accolgono un susseguirsi di negozi, caffè storici e anche il Museo Civico (che non ho visitato).


pordenone cosa vedere

Lungo Corso Vittorio Emanuele si possono ammirare diversi palazzi affrescati. Pordenone è infatti nota anche come la città dipinta.

 

pordenone cosa vedere

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PIAZZA XX SETTEMBRE

Dal corso raggiungiamo poi Piazza XX Settembre. Fin dal Medioevo questa è la piazza dove si svolge il mercato e dove si può comperare di tutto.

 

pordenone cosa vedere

 

PARCO FLUVIALE NONCELLO

Questo è quello che offre il centro storico, subito vicino al Duomo si può passeggiare nel verde del Parco del Noncello. Per accedervi bisogna attraversare il Ponte di Adamo ed Eva, così detto per la presenza di due statue che in realtà rappresentano Giove e Giunone; la popolazione, però, le ha ribattezzate in senso cristiano e così sono note ovunque :))

 

pordenone cosa vedere
 

E voi siete mai stati a Pordenone? Vi è piaciuta?

 

VEDI ANCHE:

La sezione del blog dedicata al FRIULI VENEZIA GIULIA

 

Tra le tante cose che si possono fare e vedere a Malcesine, le passeggiate e le escursioni trekking in montagna sono le attività più comuni e conosciute.

Un errore che ho commesso in tutti questi anni è stato quello di sottovalutare questa zona preferendone altre, ma devo ammettere che ora mi sto ricredendo.

Infatti, la scorsa settimana ho avuto modo di passare qualche giorno a Malcesine e di rendermi conto di persona di quanto la proposta escursionistica sia eccellente!

Con il post di oggi volevo raccontarvi solo alcune delle passeggiate e delle escursioni che si possono fare in zona. Spero con il tempo di poterne aggiungerne delle altre.



escursioni sentieri trekking malcesine

 

1. MADONNA DELL'ACCOGLIENZA

La prima camminata che vi consiglio di fare è quella che conduce alla Madonna dell'Accoglienza. Purtroppo la segnaletica è scarsa, ma basta prendere la strada giusta all'inizio e si arriva senza problemi.

 

escursioni malcesine

Dal centro di Malcesine si prende la via che conduce alla partenza della funivia. Poco prima dell'impianto si gira a destra per via Saltarino e poi per via Sant'Antonio. All'incrocio con via Monti si seguono i cartelli CAI che indicano Paier e si inizia a salire su sentiero, a tratti un po' ripido, che sale a tornanti fino a raggiungere le case della località Paier. 

 

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Qui si vede il primo cartello per la Madonna dell'Accoglienza. Si va a destra e si prosegue in piano nel bosco, si supera poi una serie di gradini e si raggiunge questo straordinario balcone panoramico che regala una vista incredibile sul lago di Garda e Malcesine.

Tempo: 1h30 di cammino (andata), 250 metri di dislivello

Leggi: Madonna dell'Accoglienza

 

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2. SENTIERO DEL VENTRAR

Si parte da Tratto Spino, a 1780 metri d'altezza, raggiungibile  con la funivia da Malcesine 

(Vi lascio il link così potete vedere gli orari e le tariffe  https://funiviedelbaldo.it/it/ ).

 

All'uscita della stazione a monte, si svolta a sinistra e si inizia a camminare lungo la Colma di Malcesine, un tratto pianeggiante che regala viste uniche sul lago di Garda.

 

Arrivati alla fine, dove è presente una staccionata di legno, si segue il sentiero sulla destra che scende in direzione Bocca di Navene.

 

malcesine escursioni

 

Giunti all'altrezza della strada asfaltata si prende, sulla sinistra, il Sentiero del Ventrar. 

Qui ci si immerge nel bosco e si cammina su stretto sentiero con tratti un po' esposti messi in sicurezza con un cordino metallico ( non adatto a chi soffre di vertigini).


Ci si lascia alle spalle le rocce ed il bosco, nei pressi di Punta di Vo (mt 1535), e si rientra alla funivia su sentiero vista lago.

Se non volete fare il tratto esposto, potete fare l'escursione al contrario fino a Punta di Vo e poi tornare indietro.

 

Tempo: 2H00

Dislivello: 300 metri 

Escursione per esperti per tratti esposti

Leggi: Escursione Sentiero del Ventrar 

 

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3. BALOT TACA' VIA

Punto di partenza di questa suggestiva escursione è l'abitato di Sommavilla nei pressi di Cassone - Brenzone.

A Sommavilla si trova un parcheggio (a pagamento) dove si può lasciare la macchina. Da qui si prendono le scale situate proprio di fronte al parcheggio (nascoste dai cassonetti della spazzatura), che salgono verso il Monte Baldo. 

 

escursioni malcesine

escursioni malcesine

In questa prima parte il sentiero è in costante salita in mezzo alla vegetazione, poi si entra improvvisamente nella stretta valle formata dal torrente immergendosi in un ambiente selvaggio, di roccia e massi

 

escursioni malcesine

All’inizio della valle, dopo qualche metro, si trova un muretto alto circa due metri da scavalcare con una scala metallica. Qui bisogna fare attenzione. Nei siti degli uffici del turismo questa escursione è considerata facile ma, per me, solo la presenza della scala, e anche alcuni tratti dove bisogna superare dei massi, sarebbe da classificare di livello medio (il CAI lo chiamerebbe anche sentiero attrezzato). 

 

escursioni malcesine

 

 

 

 

 

 

Proseguendo in salita per un altro chilometro nel letto del corso d'acqua ci troviamo davanti al Balot tacà Via, un masso incastonato su due alte pareti di roccia. Un posto davvero incredibile! 

NB escursione da evitare nelle giornate di pioggia o dopo i temporali

tempo: 50 minuti ( andata), 240 metri di dislivello 

Vedi: Escursione Balot Tacà Via



escursioni malcesine

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trekking malcesine

4. MONTE ALTISSIMO DI NAGO

Per raggiungere il rifugio Altissimo da Malcesine bisogna prendere la funivia del Monte Baldo. Non sono un amante delle funivie (questa in particolare molto costosa), ma se non si vuole spostare la macchina è l'unica soluzione. In alternativa sarebbe da fare quasi 2000 metri di dislivello (cosa non da tutti).

Una volta arrivati sulla stazione a monte della Funivia si segue in salita le indicazioni per il Monte Altissimo (sentiero 651). Si superano gli impianti da sci e si prosegue dritto sul crinale del Monte Baldo, sempre accompagnati da panorami unici sul lago.

Si scende a destra restando sul sentiero 651 fino a raggiungere la strada. A questo punto andiamo a sinistra fino ad incrociare il Rifugio di Bocca Navene a 1425 metri d'altezza. Poco dopo il rifugio si lascia la strada asfaltata per il sentiero 651.

Si cammina immersi nel bosco e poi sul prato percorrendo le creste del Lastè di Tolghe. Si continua su una strada militare per poi trovarsi sulla strada sterrata del sentiero 633 che conduce al rifugio Altissimo.

 

escursioni malcesine

 

Da qui possiamo ammirare uno dei panorami tra i più famosi di tutto il lago di Garda!

Rientro lungo lo stesso sentiero!

tempo: 3h50, 350 metri di dislivello

Se non volete prendere la funivia, potete raggiungere il rifugio Altissimo anche da Torbole o da Brentonico.

Leggi la mia escursione al rifugio Altissimo da Brentonico

 

5. NORDIC WALKING PARK BRENZONE

Nella vicinissima località di Brenzone è stato creato un anello nordic walking costituito da 4 diversi di diversa lunghezza. 

Io ne ho percorsi tre creando così un'escursione di 14 km partendo da Sommavilla e percorrendo i sentieri alti fino a Biazza, passando per il borgo fantasma di Campo. Poi sono sceso sul lago all’altezza di Castelletto e ho percorso tutta la passeggiata lungolago fino al parcheggio. 

Potete leggere la descrizione dell'itinerario nel mio post dedicato al Nordic Walking Park Brenzone .

Tempo: 3H45 

Dislivello: 279 metri

 

malcesine nordic walking


6. MALCESINE MONTE FUBIA

Altra escursione panoramica da fare sui sentieri del Monte Baldo partendo direttamente da Malcesine (mt 60). 


In salita si raggiunge il punto belvedere della Madonna dell'Accoglienza (panorama splendido su Malcesine) e poi, all'interno del bosco, si sale alla stazione intermedia della funivia in località San Michele.

 

Qui si prende il sentiero 4A che va a sinistra e raggiunge la frazione di Faigolo

In discesa ora ci si avvicina alla vetta del Monte Fubia (mt 656) che si conquista con un ultimo strappo in salita su stretto sentiero. In vetta panorama sublime verso la parte sud del lago.

Si rientra per un breve tratto sul sentiero di prima e si seguono le indicazioni per Malcesine.

 

Tempo: 4 ore

Dislivello: 600 metri

Leggi la descrizione: Malcesine Monte Fubia

 

malcesine escursioni

 

Queste sono le 6 escursioni trekking che mi sento di consigliarvi di fare a Malcesine. 3 uscite differenti che regalano angoli suggestivi e panoramici sul lago più grande d'Italia.



INFO UTILI:

Dove Dormire:

Se cercate consigli su dove dormire sul lago di Garda, vi propongo il nuovissimo Elle Ecoholiday Resort, un piccolo nido di 6 camere dove tutto parla di natura e panorami mozzafiato sul lago. 

Ci troviamo poco sopra Malcesine e presso questo resort è possibile passare una vacanza immersi tra gli uliveti, il profumo della mentuccia e il rosso vivo dei papaveri, iniziando la giornata con una prima colazione a base di prodotti locali e finendo con un tuffo in piscina vista lago!

 

Per maggiori info: https://www.elleholiday.it/


hotel malcesine


VEDI ANCHE

La sezione dedicata alle escursioni TREKKING e al LAGO DI GARDA