Una delle escursioni più interessanti da fare in Lessinia è quella che conduce alla Valle delle Sfingi e al Rifugio Lausen.

Punto di partenza di questa escursione è il grande parcheggio che si trova a Camposilvano, nei pressi di Velo Veronese,  in provincia di Verona.

Da qui sistemo zaino e scarponi e seguo la strada asfaltata superando il centro paese e, dopo il campeggio, sulla destra, prendo un piccolo sentiero con presenza di segnaletica del rifugio. Noterete anche un grande fungo di pietra (viene chiamato così), non potete sbagliare.

 

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La Lessinia è una delle mete che frequento più spesso durante le mie escursioni di gruppo.

Se vuoi partecipare alle prossime uscite, puoi:  iscriverti al canale Whatsapp Montagna di Viaggi, visitare la sezione ESCURSIONI DI GRUPPO del blog, oppure mandarmi una mail a andreapizzato76@gmail.com

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valle delle sfingi

 

Tra i tanti laghi del Trentino che si possono visitare, uno poco conosciuto, ma ricco di fascino, è il lago di Santa Colomba in Val di Cembra.

Ho avuto il piacere di visitarlo in una mite giornata d'autunno, immerso nel silenzio assoluto del bosco e della montagna.

Raggiungere il lago di Santa Colomba è molto facile: dai paesi di Civezzano o Albiano si sale in macchina su strada asfaltata e si raggiungono i 926 metri di quota dove sorge il lago. Al vostro arrivo troverete un grande parcheggio dove lasciare l'auto.

Il lago di Santa Colomba si estende per poco più di 2 ettari e la sua profondità massima non raggiunge i 10 metri. E' circondato da fitti boschi e sulle sue rive, qua e là, crescono lembi di canneto. Nelle acque vivono il luccio, la scardola, la tinca, la carpa e altre specie di pesci.

 

lago santa colomba sentiero delle canope

 

Naturno è uno dei centri più importanti della Val Venosta. Soggiornare in questo paese significa scoprire una storia antichissima e, nello stesso tempo, immergersi nelle tradizioni e nella natura più autentica.

Con il post di oggi voglio raccontarvi la mia esperienza di poco tempo fa in questo angolo di Alto Adige, velocemente raggiungibile da Merano e da Bolzano.

Le cose da vedere a Naturno sono davvero molte e varie, quindi chiunque troverà qualcosa di suo piacimento.

Il mio itinerario inizia dal centro paese e poi si sposterò un po' nei dintorni. Partiamo da:

 

CHIESA E MUSEO DI SAN PROCOLO

Subito vicino al centro troviamo la Chiesa di San Procolo, una delle chiese paleocristiane più antiche dell’Alto Adige. Gli affreschi raffigurano scene della vita di S. Procolo e sono fra i più importanti tesori artistici d’Europa in quanto unici affreschi del primo medioevo in tutta l’Europa continentale.

Vicino troviamo il
museo dedicato al santo che nei suoi interni ci spiega 1500 anni di storia suddivisi in quattro argomenti.

naturno cosa vedere

Una delle escursioni più belle da fare in valle di Ledro è quella che conduce a Cima Parì e al rifugio Pernici.

Ho avuto modo di effettuare questa escursione in una giornata di settembre, lontano dalle folle di agosto, e quindi di godermi in completa tranquillità tutti i panorami che si possono ammirare lungo il percorso.

Punto di partenza della mia escursione è Malga Trat (mt. 1500), raggiungibile in macchina risalendo una stretta stradina asfaltata che parte da Lenzumo (circa 20/30 minuti di tragitto).

Sistemato zaino e scarponi inizio a camminare seguendo il sentiero 435 in direzione Bochet de Caret e Bocca Saval.

 

cima pari rifugio pernici

Vivere un soggiorno tra dolci colline, storia, natura, sport e tradizione. Questo è stato il tema del mio soggiorno sulle Colline Moreniche del Garda, un piccolo paradiso situato a poca distanza dal lago di Garda nei pressi di Desenzano e Sirmione.

Infatti, la settimana scorsa ho avuto il piacere di partecipare ad un educational tour organizzato da Viral Passport assieme al Consorzio Colline Moreniche del Garda e di rendermi conto di persona della bellezza di questi posti.

Le cose da vedere sulle Colline Moreniche sono davvero tante e riuscirle a raccontare tutte in un singolo post è difficile.

Cercherò, quindi, con il post di oggi, di raccontarvi le cose principali da vedere, andando poi più sullo specifico nei successivi post.

 

colline moreniche del garda
Colline Moreniche del Garda

L'itinerario dei bunker, in provincia di Treviso - Veneto è una bella passeggiata sul Montello che ci conduce alla scoperta delle postazioni della Grande Guerra a contatto con il fiume Piave.

 

Punto di partenza è la piazza di Santa Croce del Montello. Di fianco alla chiesa  si prende via Luigi Lama che ci conduce, in pochi minuti, al fiume Piave, nella zona chiamata La Scarpata. 

 

La strada diventa sterrata e entra nel bosco. L'associazione che ha curato il lavoro di ripristino dei bunker del Montello ha posizionato dei cartelli di carta sugli alberi in modo da seguire un percorso di visita. Purtroppo non c'è nessun cartello che spiega la storia, i personaggi e quello che è successo in questo posto. Immagino che questo abbia un costo e che necessiti del benestare dell'amministrazione comunale (ho già detto tutto).

 

Con il post di oggi spero almeno io di spiegarvi come su svolge l'itinerario dei bunker, per la storia, invece, vi consiglio di documentarvi su qualche libro sul Montello e la Grande Guerra.

 

Alla prima deviazione tenete la destra (nessuna indicazione) e raggiungete il primo bunker, una postazione che fungeva da vedetta e che si può entrare anche all'interno.

 

bunker montello

L'autunno è un periodo magico per scoprire il territorio tra Bolzano e Villandro. Infatti, in questi mesi viene festeggiato il Torggelen, la quinta stagione dell'Alto Adige. L'aria frizzante e gli incantevoli colori autunnali dei boschi invitano a piacevoli passeggiate nei luoghi tradizionali della Valle Isarco, dove da sempre vengono coltivate castagne e viene prodotto vino.

Vi ho già raccontato cos'è il Torggelen nei post passati. Il Torggelen è essenzialmente un periodo dove è possibile abbinare passeggiate nel bosco facendo soste nei vari masi e osterie (buschenschank) assaggiando le specialità della stagione, sia a pranzo che a cena, a volte anche con musiva e folklore.

Quello che vi racconterò oggi è la mia esperienza di poco fa a Villandro, un incantevole borgo poco distante da Bolzano, dove ho trascorso una giornata di escursione tra tradizioni, panorami e storia, organizzata dall'Hotel Stephanshof.

Infatti, questa escursione fa parte del programma “Autunno & Torggelen”, un pacchetto di 7 o 4/3 notti dove si può vivere al meglio questo evento altoatesino. A fine del post vi metto tutte le info!

 

torggelen escursione bolzano villandro

Tra i vari castelli del Veneto, uno dei più suggestivi lo troviamo sulle Dolomiti Bellunesi, ed è il Castello di Andraz. Per arrivare bisogna prendere la strada che da Arabba sale al Passo Falzarego e poi svoltare a sinistra fino a raggiungere questo angolo pittoresco immerso nel bosco.

Pensate che la grande roccia su cui sorge il Castello di Andraz è un masso erratico trasportato a valle dall'ultima glaciazione. La sua posizione strategica per il controllo del territorio, non poteva quindi passare inosservata in epoca medievale, quando la zona passò sotto il dominio dei vari signori. Fu così che qualcuno finì per costruirci sopra una fortezza, tanto compatta da sembrare il prolungamento verso l'alto della roccia stessa. 

 

Una delle escursioni più belle che ho effettuato quest'anno è stata quella che mi ha portato alla cascata del Salton nei pressi di Lamon in provincia di Belluno.

Vi ho già raccontato nel blog della scarsa presenza di segnaletica in Veneto, soprattutto sulle Prealpi. Pure questa volta abbiamo avuto sorprese!

Ma vediamo le cose con ordine!

La zona di Lamon non ha segnali CAI, i pochi cartelli presenti sono stati messi da volontari e pro loco, pertanto per trovare l'itinerario corretto ci si deve affidare ad internet.

 

LA DISAVVENTURA

Nei pochi siti che parlano di questa escursione, viene descritto un itinerario ad anello con partenza dal primo tornate di via Val, poco prima del Ponte Aron, della durata di 6 ore.

E così abbiamo fatto noi. Parcheggiata la macchina lungo la strada provinciale 40 (in via Val è impossibile, c'è spazio solo per un posto auto) iniziamo la nostra escursione, seguiamo il corso del fume, vediamo la piantina dei sentieri della zona sistemata dal comune (quindi siamo sulla direzione giusta), ma, dopo 30 minuti, ci troviamo in mezzo al torrente. Probabilmente il sentiero è franato o sommerso dall'acqua. Impossibile vedere altre tracce di sentieri o alternative su come continuare.

Cosa facciamo? Purtroppo torniamo indietro e decidiamo di raggiungere la cascata del Salton dal paese di San Donato. Questo implica altri 25 minuti di viaggio in macchina con la speranza che questa volta vada bene!

 

cascata del salton

SI PARTE DA SAN DONATO

A San Donato inizia la nostra escursione.

 

cascata del salton

Vediamo la segnaletica per Crosere e grotta dell'Acqua Nera (una tappa che era indicata nell'itinerario originario; ovviamente nessuna segnaletica per la cascata del Salton) e da qui scendiamo su stradina asfaltata che poi diventa sterrata fino a raggiungere le radure della località I Pian, situata in cima a una rupe a strapiombo sulla Val Senaiga. Il posto è molto bello, c'è un caratteristico edificio rurale ben ristrutturato e una chiesetta sospesa sul baratro. Il proprietario dell'edificio deve essere una persona molto alternativa viste le cose e i cartelli appesi all'esterno.

 

cascata del salton

 

 cascata del salton


cascata del salton

 
cascata del salton

Seguiamo sempre in discesa il sentiero e raggiungiamo in pochi minuti il Molin de Sot (m 645) dove si trovano degli edifici con evidenti frammenti di macine inseriti nella pavimentazione esterna. Qui è presente anche un tavolo con panche dove ci si può sedere per riposarsi un po' e firmare anche il libro del passante!

 

cascata del salton

3 PONTI SOSPESI

Oltre il mulino il sentiero entra nel Boal Santo, un canalone che ci porterà nel fondovalle attraversando ben tre ponti sospesi!

Il primo lo troviamo dopo pochi minuti. E' in ferro e in leggera discesa, quindi bisogna fare un po' di attenzione quando si cammina. Al suo lato una serie di cascate davvero suggestive ci permettono di avere un primo contatto con il  mondo delle acque di questa escursione.

 

cascata del salton


Attraversato il ponte inizia una discesa dove è presente uno scorrimano di ferro (per sicurezza) e dove in molti libri viene descritto come sentiero attrezzato. In realtà non è altro che un cordino che aiuta ad appoggiarsi durante la camminata, spero che dalla foto qui sotto si capisca.

 

cascata del salton

Dopo questo tratto arriviamo nel fondovalle dove ci aspetta il secondo ponte sospeso, non è in buone condizioni ma per il momento sembra reggere!


 

cascata del salton

 

cascata del salton

Andiamo a destra (attenzione, dopo il ponte non c'è segnaletica) e seguiamo il corso del torrente arrivando al terzo ponte. Se quello di prima era preso male, questo è ancora peggio! Mi chiedo quanto possa incidere sulle casse di un comune o della provincia la manutenzione di un ponte di legno! Dà comunque un tocco “wild” a tutto l'ambiente.

 

cascata del salton


  

Una volta attraversato il ponte, saliamo su ripidissimo sentiero e troviamo la deviazione per la Grotta Acqua Nera. Decidiamo di andare al ritorno e giriamo a sinistra verso la cascata del Salton. Prima di arrivare bisogna superare un breve tratto dominato da una parete di roccia verticale (attenzione alla possibilità di caduta massi) e, dopo qualche minuto di cammino  nel bosco, iniziamo a sentire il fragore della cascata!

 

cascata del salton


CASCATA DEL SALTON

Eccoci qui!! Ma che meraviglia!!! Tra mille peripezie siamo riusciti ad arrivare e ne è valsa la pena! Un salto di 30 metri di pura bellezza!


 

cascata del salton

 

cascata del salton

Ovviamente tempo per fare le foto di rito e di metterle sui social (seguitemi su instagram! Questo è l'account: @pizzo_76) e iniziamo il ritorno seguendo il sentiero dell'andata. Facciamo la piccola deviazione alla Grotta Acqua Nera (niente di che), attraversiamo di nuovo i tre ponti sospesi e affrontiamo tutta la salita fino ad arrivare a San Donato!

 

GROTTA DELL'ACQUA NERA

 

cascata del salton

Che dire di questa escursione? E' stata davvero bella, ci sono molti ambienti diversi, inoltre è divertente perchè si attraversano tre ponti sospesi. Poi la cascata è davvero suggestiva e merita davvero la camminata.

Un peccato per non essere riusciti a fare l'escursione completa, ma anche per  l'abbandono in cui abbiamo visto i sentieri e i ponti. Davvero un peccato.

 

VEDI ANCHE:

Escursioni e passeggiate a Lamon

Giro del lago Senaiga


NB. Mi è stato riferito che i ponti pericolanti sono stati sostituiti con dei ponti nuovissimi! Non ho avuto modo di verificare di persona, ma così dovrebbe essere :)

 

 



Vedi anche la sezione dedicata alle escursioni TREKKING e al VENETO


 

Ammirare il foliage in Val di Fiemme è assolutamente una delle cose da fare sulle Dolomiti.

Se la primavera parte dal basso, l'autunno parte dall'alto. Infatti, le prime macchie ocra e arancio dei larici si avvistano alle quote più alte. A metà ottobre il colore travolge i paesi, fino a riflettersi nelle acque del torrente Avisio.

Al tramonto i toni di giallo, arancione e rosso avvolgono anche le pareti pallide delle Dolomiti del Trentino, dando vita allo straordinario spettacolo naturalistico dell’enrosadira.

Scoprire l’autunno, in Val di Fiemme, non è solo una questione di colori. Le foglie secche e gli aghi delle conifere producono un suono amico che accompagna ogni passo.

Colori, suoni, ma anche sapori. L'autunno in Val di Fiemme invita a curiosare fra ristoranti e agritur, con il miele, il formaggio, i funghi, lo speck, la Birra di Fiemme e i vini della vicina Val di Cembra.

 

foliage val di fiemme
foliage in Val di Fiemme, credits Michele Bertagnolli

Tra le passeggiate in Trentino, più semplici e interessanti, troviamo Il Sentiero dell'Acqua, una facile escursione lungo il torrente Astico con partenza dal centro di Carbonare sull'Alpe Cimbra.

Siccome l'escursione è breve (2 ore), ho unito anche l'escursione al Monte Rust in modo da farla diventare un'escursione giornaliera. Vedete voi poi come fare. Potete farle anche  in due giorni diversi. 
 
Dal centro di Carbonare si prende via Alessandro Manzoni e si vede subito la segnaletica del Sentiero dell'Acqua. Dopo pochi minuti si arriva a un primo ponticello dove si ha il primo contatto con il torrente. Lungo il sentiero si incontrano importanti testimonianze del passato, lontano e recente, come ad esempio i resti murari dell'antico maso della Porta, i resti di una segheria idraulica e i resti di una fornace.
 
sentiero dell'acqua alpe cimbra
 

Pordenone è una delle città più suggestive del Friuli Venezia Giulia. Vedere Pordenone significa immergersi in un centro storico medievale davvero caratteristico. Lo si può visitare in una mezza giornata ( se includiamo anche le visite ai musei), oppure in 1 – 2 ore se decidiamo di visitare solo gli esterni. Infatti, le cose da vedere a Pordenone non sono molte, ma questo piccolo capoluogo di provincia può essere il punto di partenza o di arrivo di interessanti itinerari da fare in giornata, come ad esempio le Pozze Smeraldine, Sacile o il lago di Barcis.



Pronti a scoprire cosa si può vedere a Pordenone? Partiamo!

PALAZZO COMUNALE

Inizio la mia visita dal Palazzo Comunale, l'attrazione più importate della città. Costruito in forme gotiche tra il 1291 e il 1365, quando fu sede del consiglio, chiude la prospettiva di Corso Vittorio Emanuele, su un piccolo colle a ridosso del Noncello. Si tratta di un edificio affascinante e indecifrabile allo stesso tempo, frutto della commissione di stili diversi e di tanti elementi: un ampio loggiato al pian terreno, trifore gotiche sulla facciata, una balconata e un orologio monumentale, aggiunto nel 1452, che ricorda l'orologio di Piazza San Marco a Venezia. E' possibile entrare nell'androne al pian terreno.


pordenone cosa vedere


pordenone cosa vedere

DUOMO

Dal Palazzo Comunale raggiungo la vicina Cattedrale di San Marco, la maggior chiesa cittadina, eretta nel XIII secolo con influenza gotica. Sulla facciata incompiuta risalta il portale scolpito, opera di Giovanni Antonio Pilacorte del 1511. All'interno si conservano affreschi, dipinti e oggetti religiosi, oltre alla Pala di San Marco, sull'altare. 

 

pordenone cosa vedere

 

pordenone cosa vedere

Appena fuori merita di vedere l'altissimo campanile (72m),costruito nel 1347. Questa zona, per me, è la parte più bella di Pordenone.

 

pordenone cosa vedere

 
pordenon

CORSO VITTORIO EMANUELE

Passeggerete un sacco di volte in questa via pedonale, che si sviluppa tra Piazza Cavour e il fiume Noncello, durante la vostra visita a Pordenone. I portici di Pordenone sono i più lunghi d'Italia dopo quelli di Bologna e accolgono un susseguirsi di negozi, caffè storici e anche il Museo Civico (che non ho visitato).


pordenone cosa vedere

Lungo Corso Vittorio Emanuele si possono ammirare diversi palazzi affrescati. Pordenone è infatti nota anche come la città dipinta.

 

pordenone cosa vedere

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PIAZZA XX SETTEMBRE

Dal corso raggiungiamo poi Piazza XX Settembre. Fin dal Medioevo questa è la piazza dove si svolge il mercato e dove si può comperare di tutto.

 

pordenone cosa vedere

 

PARCO FLUVIALE NONCELLO

Questo è quello che offre il centro storico, subito vicino al Duomo si può passeggiare nel verde del Parco del Noncello. Per accedervi bisogna attraversare il Ponte di Adamo ed Eva, così detto per la presenza di due statue che in realtà rappresentano Giove e Giunone; la popolazione, però, le ha ribattezzate in senso cristiano e così sono note ovunque :))

 

pordenone cosa vedere
 

E voi siete mai stati a Pordenone? Vi è piaciuta?

 

VEDI ANCHE:

La sezione del blog dedicata al FRIULI VENEZIA GIULIA

 

La torta di grano saraceno è una delle torte che si trovano più spesso in Alto Adige e in Trentino, e di sicuro è una delle più richieste durante le pause in rifugio dopo un lungo trekking.

In questi primi giorni di autunno, ho approfittato delle giornate più fresche per prepararla direttamente a casa, cercando di portare un po' di sapore di montagna in pianura.

Ecco qui sotto la ricetta della torta di grano saraceno:

 

torta grano saraceno

 

Il Monte Zoncolan, sulle montagne della Carnia, in Friuli Venezia Giulia,  è un vero paradiso in estate di escursioni, passeggiate, pascoli e malghe.

Con il post di oggi volevo presentarvi una bellissima escursione che unisce tutti gli “elementi” appena descritti; una camminata, sullo Zoncolan, che porta alla cima del Monte Tamai, passando per malghe e rifugi.

Ma vediamo le cose con ordine.

Inizio la mia giornata dal Dolomiti Village di Ravascletto, un piccolo paradiso di 20 chalet di legno immersi nel bosco. Se cercate un posto dove passare una vacanza nel silenzio della natura, e in totale autonomia, questo posto fa per voi. Inoltre, c'è anche la possibilità di dormire all'interno di una casa sull'albero, un modo davvero originale e unico per vivere la montagna!!  

 

monte zoncolan estate anello tamai

Vivere un weekend romantico sulle montagne dell'Alto Adige, tra benessere, trekking e tradizioni, immersi tra i verdi boschi dell'altopiano del Renon,

Se state cercando delle idee per un weekend romantico in montagna, siete sul posto giusto! Con l'articolo di oggi vi racconterò quello appena trascorso in Alto Adige e spero di potervi essere d'aiuto.

Base del mio soggiorno in Alto Adige è stato il bellissimo HOTEL BEMELMANS di Collalbo, un hotel che ha fatto la storia del turismo nella regione, situato in centro paese e con una vista mozzafiato sulle vicine Dolomiti.

Pensate che per arrivare qui si potrebbe fare a meno della macchina. Si arriva in treno a Bolzano, poi, di fronte la stazione, si prende la funivia che conduce sul'altopiano del Renon, e da qui si sale a bordo del trenino storico che attraversa prati e pascoli facendo fermata a Collalbo!

Ovviamente si può anche arrivare in macchina (come ho fatto io) e da Bolzano Nord di sale sulla strada che raggiunge i 1000 metri d'altezza dell'altopiano.


idee weekend romantico

HOTEL BEMELMANS

Entrare all'interno dell'hotel Bemelmans è stato come immergersi nell'atmosfera delle antiche villeggiature del secolo passato, in un ambiente storico, elegante e tirolese, abbinato a tutti i comfort moderni di una struttura a 4* con una bellissima spa.

Pensate che l'hotel ha più di 300 anni di storia. Tra gli ospiti illustri che soggiornarono qui troviamo Sigmund Freud. Il professore viennese festeggiò in questo hotel le nozze d'argento. E qui scrisse una delle opere più famose, Totem e Tabù. Troveremo più volte Freud durante il nostro soggiorno quindi vi invito a leggere tutto il post!

 

idee weekend montagna bemelmans

CAMERE

La prima cosa che ho fatto al mio arrivo è stato prendere possesso della camera. Qui all'hotel Bemelmans ce ne sono di diversi tipi. Vi consiglio di dare un'occhiata al sito dell'hotel (  https://www.bemelmans.com/it/camere-suite/abitare.html)  per scoprire quale è la più adatta alle vostre esigenze.

Io ho soggiornato in una camera molto spaziosa, con bagno in marmo, ambiente luminoso con molto legno, spa kit e un grande balcone fiorito con vista mozzafiato sulle Dolomiti. Spero che le foto qui sotto possano dare giustizia a tanta bellezza.

 

idee weekend montagna bemelmans

idee weekend montagna bemelmans

idee weekend montagna bemelmans

Il Ledro Trek è un itinerario che percorre i sentieri attorno al lago di Ledro facendo il giro completo delle sue acque. Questo bellissimo percorso è diviso in Ledro Trek Low e Ledro Trek Medium, il primo, lungo 19 km percorre le basse vie e lo si può fare in giornata, il secondo, invece, è lungo 28 km e lo si percorre in due giorni, camminando lungo i sentieri di mezza costa. Per scoprire l'itinerario completo, con dislivelli e itinerari, visita il sito ufficiale nel sito OutdoorActive del LedroTrek Medium Tappa 1 e Tappa 2 e Ledro Trek Low

Con il post di oggi, invece, voglio presentarvi un'escursione da fare in giornata che abbina tutti e due gli itinerari: si raggiunge prima il Monte Cocca e poi la Madonnina di Besta, lungo i vari sentieri del Ledro Trek.


Cosa fare a Madonna di Campiglio se piove è una delle domande che ho ricevuto spesso quest'estate. A differenza di altre località più a bassa quota del Trentino e dell'Alto Adige, Campiglio offre meno attività da fare in caso di brutto tempo. Ma non disperiamoci! Cose da fare ce ne sono e volevo raccontarvele con il post di oggi dedicato alle 7 cose da fare durante una vacanza a Madonna di Campiglio se piove!

 

cosa fare a madonna di campiglio se piove