Una
delle escursioni più belle che ho effettuato quest'anno è stata
quella che mi ha portato alla cascata
del Salton nei pressi di Lamon in provincia di Belluno.
Vi
ho già raccontato nel blog della scarsa presenza di segnaletica in
Veneto, soprattutto sulle Prealpi. Pure questa volta abbiamo avuto
sorprese!
Ma
vediamo le cose con ordine!
La
zona di Lamon non ha segnali CAI, i pochi cartelli presenti sono stati messi da volontari e pro loco, pertanto per trovare
l'itinerario corretto ci si deve affidare ad internet.
LA DISAVVENTURA
Nei
pochi siti che parlano di questa escursione, viene descritto un itinerario
ad anello con partenza dal primo tornate di via Val, poco prima del
Ponte Aron, della durata di 6 ore.
E
così abbiamo fatto noi. Parcheggiata la macchina lungo la strada
provinciale 40 (in via Val è impossibile, c'è spazio solo per un posto auto) iniziamo la nostra
escursione, seguiamo il corso del fume, vediamo la piantina dei sentieri della zona sistemata
dal comune (quindi siamo sulla direzione giusta), ma, dopo 30 minuti,
ci troviamo in mezzo al torrente. Probabilmente il sentiero è franato o sommerso dall'acqua. Impossibile vedere altre tracce di
sentieri o alternative su come continuare.
Cosa
facciamo? Purtroppo torniamo indietro e decidiamo di raggiungere
la cascata del Salton dal paese di San Donato. Questo implica altri
25 minuti di viaggio in macchina con la speranza che questa volta vada bene!
SI PARTE DA SAN DONATO
A
San Donato inizia la nostra escursione.
Vediamo la segnaletica per Crosere e grotta dell'Acqua Nera (una tappa che era
indicata nell'itinerario originario; ovviamente nessuna segnaletica per la cascata del Salton) e da qui scendiamo su stradina
asfaltata che poi diventa sterrata fino a raggiungere le radure della località I Pian, situata in cima a una rupe a
strapiombo sulla Val Senaiga. Il posto è molto bello, c'è un
caratteristico edificio rurale ben ristrutturato e una chiesetta
sospesa sul baratro. Il proprietario dell'edificio deve essere una
persona molto alternativa viste le cose e i cartelli appesi
all'esterno.

Seguiamo
sempre in discesa il sentiero e raggiungiamo in pochi minuti il Molin
de Sot (m 645) dove si trovano degli edifici con evidenti frammenti
di macine inseriti nella pavimentazione esterna. Qui è presente
anche un tavolo con panche dove ci si può sedere per riposarsi un
po' e firmare anche il libro del passante!
3 PONTI SOSPESI
Oltre
il mulino il sentiero entra nel Boal Santo, un canalone che ci
porterà nel fondovalle attraversando ben tre ponti sospesi!
Il
primo lo troviamo dopo pochi minuti. E' in ferro e
in leggera discesa, quindi bisogna fare un po' di attenzione quando
si cammina. Al suo lato una serie di cascate davvero suggestive ci
permettono di avere un primo contatto con il mondo delle acque di questa
escursione.
Attraversato
il ponte inizia una discesa dove è presente uno scorrimano di ferro
(per sicurezza) e dove in molti libri viene descritto come sentiero
attrezzato. In realtà non è altro che un cordino che aiuta ad
appoggiarsi durante la camminata, spero che dalla foto qui sotto si
capisca.
Dopo questo tratto arriviamo nel fondovalle dove ci aspetta il secondo
ponte sospeso, non è in buone condizioni ma per il
momento sembra reggere!
Andiamo
a destra (attenzione, dopo il ponte non c'è segnaletica) e seguiamo
il corso del torrente arrivando al terzo ponte. Se quello di prima
era preso male, questo è ancora peggio! Mi chiedo quanto possa
incidere sulle casse di un comune o della provincia la manutenzione di un ponte di legno! Dà
comunque un tocco “wild” a tutto l'ambiente.
Una volta attraversato il ponte, saliamo su ripidissimo sentiero e troviamo la deviazione per la
Grotta Acqua Nera. Decidiamo di andare al ritorno e giriamo a sinistra verso
la cascata del Salton. Prima di arrivare bisogna superare un breve
tratto dominato da una parete di roccia verticale (attenzione alla possibilità di
caduta massi) e, dopo qualche minuto di cammino nel bosco, iniziamo a
sentire il fragore della cascata!
CASCATA DEL SALTON
Eccoci
qui!! Ma che meraviglia!!! Tra mille peripezie siamo riusciti ad
arrivare e ne è valsa la pena! Un salto di 30 metri di pura
bellezza!
Ovviamente
tempo per fare le foto di rito e di metterle sui social (seguitemi su
instagram! Questo è l'account: @pizzo_76) e iniziamo il ritorno
seguendo il sentiero dell'andata. Facciamo la piccola deviazione alla
Grotta Acqua Nera (niente di che), attraversiamo di nuovo i tre ponti sospesi
e affrontiamo tutta la salita fino ad arrivare a San Donato!
GROTTA DELL'ACQUA NERA
Che
dire di questa escursione? E' stata davvero bella, ci sono molti ambienti diversi, inoltre è divertente perchè si attraversano tre ponti
sospesi. Poi la cascata è davvero suggestiva e merita davvero la camminata.
Un
peccato per non essere riusciti a fare l'escursione completa, ma
anche per l'abbandono in cui abbiamo visto i sentieri e i ponti. Davvero un peccato.
VEDI ANCHE:
Escursioni e passeggiate a Lamon
Giro del lago Senaiga
NB. Mi è stato riferito che i ponti pericolanti sono stati sostituiti con dei ponti nuovissimi! Non ho avuto modo di verificare di persona, ma così dovrebbe essere :)
Vedi anche la sezione
dedicata alle escursioni TREKKING
e al VENETO