Come si distraevano i soldati nelle trincee?

La mancanza di libertà, la situazione di pericolo costante e la scarsità di spazio costringevano i soldati schierati in prima linea a cercare degli stratagemmi che consentissero di distrarsi dalla dura realtà e di risollevare il morale durante il tempo libero.


Come ci è stato tramandato dalle testimonianze di chi l’ha vissuta, la vita di trincea trascorreva in maniera monotona e snervante. L’ansia dei possibili attacchi nemici, le notti trascorse al freddo di rigidi inverni, le attese lunghe e interminabili sfiancavano i soldati e fiaccavano il morale delle truppe.


Chi stava in prima linea durante alcuni tra i più tristemente celebri conflitti della storia aveva molto tempo libero, che impiegava in attività solitarie o di gruppo. Durante la Guerra di successione americana e nel corso della Prima guerra mondiale, molti soldati appostati nelle trincee di guerra giocavano a carte, organizzavano giochi d’azzardo, scrivevano lettere e cercavano altre forme di intrattenimento che li aiutassero a mantenere alto lo spirito.

 

soldati nelle trincee
 

Una bellissima camminata da fare tutto l'anno,  nei dintorni di Verona, che porta alla scoperta dell'ambiente naturale del fiume Adige presso la Chiusa di Ceraino e dei forti austriaci e italiani.

Infatti, più di ogni altro confine, a Ceraino la divisione è nettamente visibile, è un confine fisico. 

 

La valle dell'Adige si stringe così tanto che oltre alla strada e al fiume non c'è più spazio. Naturale quindi che nel corso dei secoli fosse proprio qui il “posto di confine”, il luogo in cui si pagava il dazio e il luogo più facile da tenere sotto controllo attraverso numerosi forti situati in cima alle montagne.


chiusa ceraino forte

Tra le varie escursioni e passeggiate più popolari intorno a Cortina d'Ampezzo, ci sono quelle che conducono ai numerosi laghi situati nella conca ampezzana.

 

Infatti, una particolarità nella zona di Cortina sono i tanti laghi sulle pendici dei grandi massicci dolomitici. Rappresentano tutti delle mete molto conosciute e, nella maggior parte delle volte, le provviste possono essere traquillamente lasciate a casa, poiché i rifugi del lago si occuperanno volentieri di sfamare i buongustai!


Con il post di oggi voglio descrivervi i laghi da non perdere a Cortina d'Ampezzo in estate con relativa piccola descrizione su come raggiungerli.

 

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Cortina è una delle mete che frequento più spesso durante le mie escursioni di gruppo.

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Con quale iniziamo? Che domande, con quello più famoso:


1. LAGO SORAPIS

Anche se sempre super frequentato, basta scegliere una giornata infrasettimanale di bassa stagione per godere della bellezza di questo lago senza la folla e con la giusta atmosfera.

Il lago di Sorapis stupisce per il colore delle sue acque e anche per l'anfiteatro dolomitico che lo circonda.

Arrivare è molto semplice: sentiero 215, circa 2 ore di cammino a tratta. Il livello è medio. Al vostro arrivo troverete il rifugio Vandelli e poi, subito dietro, il fantastico scenario del lago.

Vedi: Lago Sorapis

 

lago sorapis cortina

Udine è una delle principali città del Friuli Venezia Giulia. 

Le cose da vedere a Udine si possono ammirare anche in un solo pomeriggio, senza considerare, però, gli interni di musei e mostre d'arte. L'ideale, quindi, per una passeggiata domenicale, oppure, per una gita fuori porta da abbinare, per esempio, a Cividale del Friuli, Venzone o Gemona.


Arrivare ad Udine è molto semplice, solo un'ora e quindici minuti di macchina la separano da MestreVenezia.

Il treno invece, non è molto comodo, perchè bisogna, nella maggior parte dei casi, fare un cambio a Mestre, e prendere poi la linea in direzione Villach e Vienna.


Per il parcheggio io di solito mi dirigo verso la grande piazza I° Maggio, oppure in zona Tempio Ossario dei Caduti. In entrambi i casi il centro cittadino si raggiunge velocemente a piedi.


Inizio il mio itinerario per Udine, con la visita della:


PIAZZA LIBERTA'

Qui troviamo un piccolo angolo di Venezia in terra friulana, probabilmente uno degli scorci più suggestivi di tutto il Friuli. 

 

cosa vedere a udine

Il forte di Campolongo e la caverna carsica del Sieson sono due delle mete escursionistiche che si possono raggiungere in breve tempo, 1H25 di cammino e 220 metri di dislivvello,  dal rifugio Campolongo.


Arrivare al rifugio Campolongo è molto facile: poco prima di Rotzo si prende sulla destra una stradina che sale a tornanti in direzione Monte Verena e, circa a metà del percorso, si svolta a sinistra (indicazioni) su comoda strada asfaltata che in pochi minuti conduce al parcheggio del rifugio.


SI PARTE DAL RIFUGIO CAMPOLONGO

Sistemato zaino e scarponi, prendiamo il sentiero che parte vicino al parcheggio, di fronte al rifugio Campolongo, e attraversiamo il pianeggiante pascolo. 

 

interno Forte di Campolongo

Le piste ciclabili del Trentino sono particolarmente mantenute e attraversano le principali vallate della provincia.

 

Le principali sono quelle della  “Valle dell'Adige”, con lunghi tratti sull'argine dell'omonimo fiume; la “Valsugana” nel suo rincorrere il corso del fiume Brenta, la ciclabile “del Primiero”, con un tracciato che collega comodamente tutti i paesi della zona, la “Val del Sole”, ritmando la corrente del fiume Noce e la pista delle “Valli di Fiemme e di Fassa”, a ridosso di prati verdi lungo il torrente Avisio, ai piedi delle magnifiche Dolomiti.

 

Continuiamo nella zona ovest con la “Val Rendena”con viste improvvise sulle guglie del Gruppo di Brenta, la “Valle delle Chiese” a fianco di fortezze austroungariche, la zona del Garda in un turbinio di sport e colori, la pista “Dei Laghi”che seguendo il corso del fiume Sarca tocca diversi laghi, sfiorando i filari di vigneti e frutteti, la “Val di Ledro” che partendo dall'omonimo lago passa tra campagne e prati e la Val di Non, affiancando meleti e verdeggianti prati. 

 

NB. Per ulteriori foto, video e itinerari in "diretta", seguimi anche su INSTAGRAM. Grazie!

 

piste ciclabili trentino
credits Trentino.com

Il borgo di Rango rientra di sicuro nella top list dei borghi del Trentino da vedere assolutamente. Siamo vicino a Comano Terme e questo splendido borgo, oltre ad essere nel club dei Borghi più belli d'Italia,  stupisce per l'aspetto rurale ancora intatto delle sue abitazioni.

 

Come arrivare: 

Arrivare a Rango è molto facile: da Trento si segue la strada per Comano Terme e poi si svolta a sinistra in direzione Bleggio. Da Riva del Garda, invece, si passa per un altro borgo stupendo, Canale di Tenno, e si prosegue in direzione Fiavè. Da qui in pochi minuti si arriva a Rango.


Cosa vedere:

Le cose da vedere a Rango sono essenzialmente esterne, quindi, il consiglio che vi posso dare,  è quello di perdervi per le viuzze e i vicoli del borgo e respirare tutta l'aria medievale e antica del villaggio.


rango trentino come arrivare

Prato Piazza è una delle escursioni più conosciute da fare in zona Alta Pusteria e Cortina D'Ampezzo.

Ci sono vari modi per arrivare a Prato Piazza. Io ho scelto di partire da Passo Cima Bianche, in Valle di Landro, evitando così la folla, stile Jesolo, presente in Valle di Braies neri mesi di alta stagione.


Passo Cimabanche è facilmente raggiungibile da Venezia - Mestre passando per la provincia di Belluno.

Parcheggiata la macchina inizio la mia camminata seguendo la segnaletica sentiero 18 per Prato Piazza.

 

prato piazza
 

La Val Casies è una delle valli che si dirama verso nord dalla Val Pusteria partendo da Monguelfo. Sia in estate che in inverno questa valle offre diverse cose da vedere

Infatti, con una comoda strada si risale in dolce pendenza tutta la valle, tra boschi e prati, e si raggiungono tutti i numerosi e minuscoli villaggi.

 

Ho visitato due volte questa valle: una volta con la neve, in inverno e, la seconda, in una caldissima giornata d'estate.

La valle si promuove per il suo essere ancora incontaminato, lontano  dal vicino turismo di massa dell'Alta Pusteria e dal caos delle piste da sci alpino (in primis Plan de Corones).


 


 

Forni di Sopra è un vero paradiso per gli amanti delle escursioni trekking. Le possibilità di escursioni e camminate sono davvero tante, il tutto immersi in panorami da favola della Montagna del Friuli, con le selvagge Dolomiti Friulane a fare da cornice.


Poco tempo fa ho avuto modo di soggiornare qualche giorno a Forni di Sopra e quindi di farmi una buona idea delle numerose camminate trekking presenti in zona, molte lunghe e impegnative, altre più semplici e adatte a tutti.


Vi ho già raccontato nel blog cosa vedere a Forni di Sopra in estate. Con il post di oggi, invece, mi concentrerò sulle escursioni da fare in questa località della Carnia. Pronti a camminare? Partiamo!

 

forni di sopra escursioni passeggiate

Tra le tante camminate da fare a Padova, oltre a quelle di trekking urbano in centro per visitare i monumenti (leggi il mio itinerario Cosa vedere a Padova), le passeggiate sugli argini  sono tra le più suggestive e frequentate.


La città, infatti, è bagnata da due fiumi, il Brenta, che scende dalle montagne della Valsugana, e il Bacchiglione, che nasce nei dintorni di Vicenza.

 

Oltre a questi due fiumi ci sono altri corsi d'acqua di risorgiva che lambiscono la città. Fiumi e canali padovani formano così un ingegnoso e complesso sistema idraulico, difficile da governare, ma utile a garantire nei secoli i collegamenti tra la città e il territorio limitrofo. 

Un tempo queste vie d'acqua erano percorse da barconi da carico, soprattutto burchi. Ora invece, sono mete di interessanti e facili passeggiate (per le altre in regione, vedi Passeggiate in Veneto) da percorrere lungo i loro argini tra Padova e paesi vicini.

 

Queste passeggiate sono molto semplici e ideali soprattutto per chi vive in zona ed è alla ricerca di spazi nel verde dove camminare. I benefici della camminata valgono ovunque, anche in città!

 

passeggiate argini padova

 

C'è un palazzo sul Canal Grande a Venezia che ha la fama di essere un palazzo maledetto.

Della Venezia Segreta e Insolita vi ho già parlato nel blog. Questa volta andiamo più sullo specifico e scopriamo il Palazzo Ca' Dario, splendido esempio d'architettura rinascimentale (in contrasto con la maggior parte dei palazzi in stile gotico), contraddistinto da una larghezza limitata di circa 10 metri e una pendenza su un fianco a causa di un cedimento strutturale.

 

Il palazzo Ca' Dario ha l'oscura fama di essere il “Palazzo che uccide”. Tutti i proprietari di questa casa hanno avuto una morte violenta, per incidente o per suicidio; nulla invece accadrebbe a ospiti e visitatori. 

 

ca dario palazzo maledetto venezia

 

Il palazzo fu fatto costruire da Giovanni Dario, un dalmata di famiglia non nobile, nel 1487.

La prima a essere colpita a morte fu Marietta, la figlia di Giovanni Dario, per il dolore seguito al tracollo economico del marito Vincenzo Barbaro.


Dopo che la famiglia Barbaro ereditò il palazzo, Giacomo Barbaro fu ucciso in un agguato a Candia, nell'isola di Creta, nel XVI secolo. 

 

ca dario palazzo maledetto venezia

 

Fiera di Primiero è la località sulle Dolomiti più veloce da raggiungere da Venezia, ragione per cui vengo spesso in zona a fare le mie escursioni trekking in giornata, senza pensare all'autostrada e dove dormire.

Ma cosa si può fare in inverno a Fiera di Primiero? Ve lo racconto con il post di oggi sul blog.


Per prima cosa dobbiamo considerare l'altitudine: a circa 700 metri d'altezza è difficile trovare neve se non in brevi periodi dell'anno dopo qualche nevicata.

Ecco quindi che un soggiorno a Fiera di Primiero in inverno deve essere considerato come base per raggiungere le nevi della vicina San Martino di Castrozza, oppure, per effettuare delle camminate invernali su comodi sentieri.

 

fiera di primiero inverno
Fiera di Primiero in inverno, credits APT San Martino, Enrica Pallaver


Cividale del Fruli è una delle cittadine più misteriose e suggestive del Friuli Venezia Giulia. La visita del centro richiede qualche ora e le cose principali da vedere sono il Duomo, il Museo Archeologico , il Tempietto e il Ponte del Diavolo


Quando arrivate a Cividale, attraversate il Ponte del Diavolo sul Natisone e non perdetevi la città vecchia, dove la storia ha lasciato varie tracce dei tempi antichi: non solo il tempietto Longobardo, l'altare di Ratchis e la fonte battesimale di Callisto, ma anche altri piccoli tesori sparsi, che hanno fatto entrare il centro di Cividale nella lista dei Patrimoni dell'Unesco. 

 


Vivere un'escursione trekking sul lago di Weissensee in maniera sostenibile, utilizzando solo mezzi di trasporto pubblici.

Vi ho già raccontato nel blog di come questa località della Carinzia si sia contraddistinta negli ultimi anni per le sue politiche e attività rispettose dell'ambiente.

 

Sul Weiseensee, infatti, non ci sono strade di attraversamento lungo le sponde: si arriva con la macchina nei due punti estremi del lago e ci si sposta poi a piedi o in bici, in piena sintonia con i principi, non solo del mio blog, ma anche di Alpine Pearls, un gruppo di 19 località alpine unite dal denominatore comune della sostenibilità e della mobilità dolce


da dolomitenblick a techendorf weissensee

 

I Monti Lessini e la Valpolicella sono un vero paradiso per passeggiate, escursioni e camminate di vario livello da fare su sentieri panoramici immersi nel verde.

Con il post di oggi voglio raccontarvi le mie escursioni/passeggiate preferite sui Monti Lessini, includendo anche la vicina zona della Valpolicella, territorio ideale per praticare nordic walking e camminate tutto l'anno, anche in inverno.


Ad ogni escursione vi lascio il link che richiama l'articolo completo nel blog, così, se siete interessati, potete leggerlo tutto.

 

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La Lessinia è una delle mete che frequento più spesso durante le mie escursioni di gruppo.

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monti lessini valpolicella escursioni passeggiate

Kitzbühel è forse la località più mondana del Tirolo ed è inserita all'interno del circuito Best of The Alps, un club che raccoglie le 13 località più esclusive dell'intero arco alpino (all'interno del mio blog ci sono Cortina d'Ampezzo e Seefeld), oltre ad essere una delle migliori località sciistiche in Austria.

Con il post di oggi voglio raccontarvi le cose principali da vedere a Kitzbuhel in estate, soggiornando tra le vette delle Kitzbuheler Alpen e Kaisergebirge.


Dovereso, però, fare una piccola presentazione di questa cittadina. Infatti, quello che un tempo era un villaggio di minatori è da un secolo il salotto prediletto dai vip e dalle stelle dello sci mondiale. Nel '35 l'arrivo sulle nevi di Kitzbuhel, chiamata anche “Kitz”, del Duca di Windsor segnò il connubio tra sci e bel mondo.

Oggi più che mai Kitzbuhel non è una qualsiasi località sciistica, e la sua diversità si apprezza soprattutto a metà gennaio quando c'è la discesa dell'Hahnenkamm - Sreif, che richiama più di 30.000 spettatori, tra cui vip e personaggi politici e dello spettacolo.

 

In estate la situazione è un po' diversa, e si può scoprire questa perla del Tirolo a ritmo lento, con belle escursioni trekking e visite dei dintorni.

 

kitzbuhel cosa vedere in estate

 

Tra i vari siti e trincee a tema Grande Guerra presenti sul nostro territorio, il Parco Tematico Grande Guerra di Monfalcone, in Friuli Venezia Giulia,  è quello che maggiormente mi ha impressionato.

 

Si tratta di un museo all'aperto composto da vari sentieri che passano per grotte e trincee dei diversi fronti. E' suddiviso in tre ambiti tematici, tutti segnalati da appositi cartelli.

 

parco tematico grande guerra monfalcone


Avete mai pensato di dormire in un faro? Ci sono tantissimi fari in Italia che offrono camere e appartamenti dove poter dormire, molti sono facilmente raggiungibili in macchina, altri, invece, sono più isolati e richiedono l'uso di una barca per poterci arrivare.


Con il post di oggi vi svelerò un faro situato all'interno della mia “Heimat”, al confine sud del blog, presso il Delta del Po. Questo faro è il Faro di Goro, situato sull'isola dell'Amore, una striscia di terra lunga 5 km, di sicuro una delle strutture più originali dove dormire in Italia.


Costruito nel 1950 per sostituire l'ottocentesca Lanterna Vecchia, il faro di Goro è alto circa 22 metri ed è sormontato da una lanterna che crea un fascio luminoso di 10 miglia.

Accanto al faro troviamo la "casa del guardiano", ora trasformata in punto d'accoglienza con 5 camere doppie e un ristorante.

 

dormire in faro italia
 

Una delle escursioni a tema foliage più belle da fare in Veneto e sulle Dolomiti è quella che conduce al rifugio Mietres da Cortina d'Ampezzo, attraversando uno dei lariceti più grandi delle Alpi.

Ho avuto modo di effettuare questo giro ad anello la settimana scorsa in una giornata autunnale tra mille colori!

 

Ci sono vari modi per arrivare al rifugio Mietres: il più facile e breve è quello che parte direttamente da Rio Gere (1H30 a/r), nei pressi della strada per il Passo Tre Croci, oppure, come ho fatto io, con un'escursione partendo dal centro di Cortina d'Ampezzo, circa 4 ore di cammino e 700 metri di dislivello.


Con il post di oggi vi racconterò tutte e due le alternative!

 

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Cortina  è una delle mete che frequento più spesso durante le mie escursioni di gruppo.

Se vuoi partecipare alle prossime uscite, puoi:  iscriverti al canale Whatsapp Montagna di Viaggi, visitare la sezione ESCURSIONI DI GRUPPO del blog, oppure mandarmi una mail a andreapizzato76@gmail.com

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rifugio mietres come arrivare


 

Il Sentiero Salute di Predoi è una facile escursione da fare in Valle Aurina che ci conduce alla scoperta delle proprietà benefiche presenti in natura e, in particolar modo, in montagna.

Nel blog vi ho parlato varie volte delle attività da svolgere all'aperto per godere del Benessere nella Natura. Questa volta, invece, le troveremo tutte assieme all'interno di un'escursione trekking.


sentiero della salute predoi